“Il potere politico dovrebbe farsi servizio”

Continueremo nel nostro impegno per un paese migliore

Sarà una sfida ancora più interessante ed entusiasmante

 

 

Nel “Il Sorpasso” di novembre 2018 Marco Tabellione nel suo articolo Polis e Politica ha messo molto bene in risalto le grosse criticità che penalizzano pesantemente la nostra società.

Il buon Marco, mette in risalto le profonde diversità tra “la Polis”, comunità di cittadini dell’antica Grecia partecipativa, e la politica odierna dove “Il popolo ha l’illusione di decidere di eleggere i propri rappresentanti senza che ci sia nessuna garanzia che il politico eletto segua la volontà popolare piuttosto che la propria” e seguita con l’affermare “il potere politico dovrebbe invece farsi servizio…e non gestione. Allo stesso modo una città dovrebbe essere luogo di servizio per i suoi abitanti, e non luogo … che determini la vita dei singoli, spesso aberrante (traffico, inquinamento, emarginazione, imbarbarimento degli spazi comuni…)”. Ed ancora, con una disamina accusatoria lucida definisce la città “.. chi si serve degli spazi cittadini in realtà li subisce e ne diventa vittima … Montesilvano, purtroppo, non fa eccezione a queste dinamiche … la comunità in cui esistevano spazi comuni e condivisi di socializzazione … sono definitivamente scomparsi …” “.. un buon governo dovrebbe oggi cercare di mettere mano al labirinto caotico della città moderna, dargli un senso, attribuirgli percorsi di vitalità ed identità, e permettere … al cittadino di sentirsi a casa e non … in un autentico inferno”.

Quanto Marco descrive, con tratti incisivi ed indelebili, quasi un quadro a tinte forti, rispecchia nella sua essenza e nel suo messaggio quanto noi vorremmo portare all’attenzione, perché la politica prenda finalmente consapevolezza del ruolo che ricopre e delle sue immense responsabilità, perché si possa finalmente parlare di un reale cambiamento.

L’informazione spesso è un parlare, bla-bla superficiale e poco attendibile, rivolta tutt’al più alla notizia roboante e scandalistica, spesso gonfiata ad arte e piena di molte inesattezze e futilità.

Questo modo preminente di fare informazione sta mettendo a dura prova tutta la carta stampata.

Noi, nel nostro piccolo, abbiamo osservato con attenzione, cercato prima di capire, per poi raccontare, polemizzare, tornare a pensare e in ultima istanza, anche proporre risoluzioni, e quando lo abbiamo ritenuto necessario, in quanto ignorati, ci siamo costituiti parte lesa per ricorrere contro le prevaricazioni dei diritti dei cittadini. Vedi articolo “Sentenza 201/2018 del 22.11.2018 TAR Abruzzo contro Comune Montesilvano, …” della Dr.ssa Maria Marchetti.

Noi, piccola testata giornalistica, crediamo che sia questo il modo corretto di fare informazione. Questo è stato il motivo fondante della nascita del mensile “Il Sorpasso” e continueremo a perseguirlo con grande passione, correttezza e l’imparzialità che ci ha sempre contraddistinto in quattro anni di attività.

A chi pensa e grida che, dare informazione e risalto a interessi comuni con chiarezza e trasparenza, abbia l’aspetto e l’interesse di un complotto, e per questo abbia il diritto dovere a denigrare e cercare di ostacolare quanto viene pubblicato, nel tentativo di spazzare così chi disturba, noi diciamo che le critiche “fondate e provate” non sono complotti , ma sono il pane quotidiano di una società civile per opporsi a chi, ricoprendo un ruolo pubblico, se ne serve in modo privatistico e prevaricante.

È costume della politica arrogante, considerare i mass-media o amici o nemici, il sollevare critiche e dubbi è considerato lesa maestà e non accettare che un giornale sia veramente libero ed espressione della comunità e non risponda a padroni o padrini.

Noi, alla fine di ogni anno, si è soliti tirare le somme, per capire se l’obiettivo, il compito che ci eravamo prefissati di perseguire, a garanzia di un’autonomia professionale e culturale, sia stato rispettato e raggiunto. In verità in ogni momento esaminiamo con attenzione se il compito di rappresentare le criticità, le bellezze di un territorio, le esigenze di chi ci vive, è stato svolto con onestà, chiarezza ed approfondimenti, senza alcun pregiudizio.

Chi, già dopo poche uscite, preconizzava funerali anticipati per il nostro giornale, è rimasto profondamente deluso perché le esequie sono state rimandate, e con orgoglio diciamo che ci accingiamo a superare il quarto anno di vita.

A chi scommetteva sul fallimento dei nostri obiettivi, visto che trattasi di un giornale cartaceo  distribuito gratuitamente, che non ha contributi pubblici, né sostegno economico di politici o partiti, oltretutto in un periodo di grossa crisi della carta stampata, ma viene sostenuto dalla pubblicità e dalla simpatia e l’apprezzamento di lettori che intervengono a sostegno con erogazioni liberali, comunichiamo che siamo più vivi che mai e che vi è un continuo aumento di consensi e riconoscimenti.

“Il Sorpasso” con il nuovo anno, non stravolgerà la sua fisionomia, continuerà nel suo progetto di informazione franca, senza pregiudizi e conformismi, aumenterà ancora di più il suo impegno nel compito di promuovere inchieste, riportare opinioni che altrove, in altra stampa tradizionale non sarà possibile trovare, ed implementerà la sua attività On-line grazie a collaboratori fantastici.

Non avrà l’imbarazzo ad essere scomodo, nella verità, come redazione non faremo chiacchiere inutili ricche di fronzoli.

Continueremo ad interessarci di politica, di cultura, di economia, di medicina, cercando di essere anticonformisti, diversamente dalla stampa scontata e cortigiana.

Ci occuperemo sempre più degli aspetti critici e patologici del territorio, delle deficienze dei servizi perché i cittadini non si sentano più vittime “in una città senza senso”, “in una comunità ibrida, la cui identità si fa fatica ad individuare ed immaginare … dove non esistono spazi comuni e condivisi di socializzazione … dove le manifestazioni culturali non sono altro che i soliti mercatini, intrattenimenti turistici estivi poco significanti” dove è impossibile sentirsi a casa.

È stato e sarà sempre nostro precipuo dovere dare l’informazione migliore, dare risalto a ciò che non funziona e anche al poco che c’è di buono, senza radici fuorvianti perché portatrici di interessi; continueremo a perseguire questo comportamento perché crediamo che, solo così, con l’aiuto dei nostri concittadini, qualcosa cambierà in meglio e il 2019 sarà una sfida ancora più interessante ed entusiasmante.

 

“Se fai il bene ti attribuiscono secondi fini egoistici; non importa. L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile? Non importa sii franco e onesto. Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano? Ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. 

Con questo aforisma di M. Teresa di Calcutta auguro a tutti, per l’occasione, un Sereno Natale ed un Anno Nuovo ricco di sorprese positive per tutta la Comunità.

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