La realtà distorta
E’ incredibile il parallelismo tra la modalità di comunicazione e la relativa rappresentazione della realtà fornita da chi governa le città a livello locale e chi governa lo Stato a livello nazionale. Tenterò di far comprendere il significato della mia affermazione con degli esempi concreti. La modalità di comunicazione di chi governa, dalle città allo Stato, e quella di inondare il cittadino di comunicati stampa che anticipano scelte di governo che si andranno a concretizzare nel seguito come se queste scelte fossero oramai a qualche giorno dalla realizzazione.
La realtà e tristemente differente, perché alcune volte quelle azioni vengono modificate nel loro iter di implementazione, e sin qui possiamo anche comprenderlo, ma la maggior parte delle volte esse si realizzano molto dopo quanto promesso e con modifiche anche sostanziali, mentre in alcuni casi vengono semplicemente dimenticate.
Il 29 dicembre 2017 l’ufficio stampa del Comune di Montesilvano emana un comunicato stampa ad oggetto: Consiglio, via libera all’acquisizione di un’area per realizzare il secondo ingresso al Liceo D’Ascanio, avete mai visto dopo oltre sei anni il secondo ingresso? A suo tempo l’attuale Sindaco era Vicesindaco!
Il 27 marzo 2023 l’ufficio stampa del Comune di Montesilvano emana un comunicato stampa ad oggetto: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2023 nel quale vengono annunciati tra gli altri la previsione di utilizzo per via Vestina 3 milioni e per Villa Delfico 2 milioni 860 mila euro. Tutti noi sappiamo come sono ridotte la via Vestina (vedi foto nei pressi del ristorante le Botti) e Villa Delfico. A proposito della riqualificazione della via Vestina a fine luglio 2023 sono stati annunciati che i lavori sarebbero iniziati entro l’autunno del 2023, poi ad ottobre e stato annunciato sarebbero partiti a gennaio 2024; siamo quasi a fine aprile e tutto tace. Atteso che i fondi sono afferenti al PNRR, l’incapacità di prevedere tempi certi e davvero preoccupante, atteso che i lavori devono terminare entro il 2026 pena la perdita del finanziamento.
Il 31 marzo 2023 l’ufficio stampa del Comune di Montesilvano emana un comunicato stampa ad oggetto: MONTESILVANO DICHIARA GUERRA ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
All’interno si legge letteralmente: “Prosegue spedita anche l’azione del settore tecnico verso la riqualificazione di alcune vie, in particolare il lungomare, parte di corso Umberto e via Vestina, nelle quali previsto l’abbattimento totale delle barriere architettoniche.”
E passato più di un anno e di abbattimento totale delle barriere architettoniche su via Vestina e su Corso Umberto, al netto del misterioso tratto in prossimità delle poste chiuso da molto più tempo di quanto previsto, purtroppo nessuno ha potuto goderne. Meno male che l’azione era spedita!
Il 17 giugno 2023 l’ufficio stampa del Comune di Montesilvano emana un comunicato stampa ad oggetto: NUOVI ASFALTI NELLE VIE PERIFERICHE E COLLINARI SOPRALLUOGO DEL SINDACO DE MARTINIS E DELL’ASSESSORE COMARDI. All’interno e riportato: “si continuerà, poi, su via Strada della Fontana, sulla quale siamo già intervenuti nel primo tratto e su via San Gottardo, strada in cui abbiamo atteso la fine dell’anno scolastico, per evitare alle famiglie numerosi disagi.” Via San Gottardo da quella data ad oggi non ha visto un centimetro cubo di asfalto, se non i soliti tardivi rattoppi con asfalto a freddo per le buche più importanti, e nei pressi della scuola Ignazio Silone l’asfalto e completamente frantumato, nel senso che il sottofondo ha ceduto e sull’asfalto sono comparse crepe che attraversano tutta la carreggiata in tutte le direzioni, come a formare un puzzle di tessere di asfalto abbastanza piccole. Sta per terminare un ulteriore anno scolastico e nulla e accaduto. Su quella strada, tra l’altro, lo stato dei marciapiedi sul lato sud, dove presenti, e a dir poco penoso essendo invasi da erbacce e pieni di buche. Su un tratto di marciapiede lato nord, realizzato relativamente di recente, invece e norma che gli automobilisti vi parcheggino sopra per essere il più vicino possibile ad un noto ristorante, nonostante sia possibile parcheggiare a poca distanza e senza il rischio di prendere multe per sosta impropria. Ah già dimenticavo, Montesilvano nei fatti non è una città nella quale è raccomandabile girare a piedi o in bici, ma solo in automobile!
Mi fermo qui, altrimenti sarebbero necessarie almeno un paio di facciate fitte per raccogliere esempi di comunicazioni che fanno intendere che l’azione e prossima ad essere realizzata, ed invece …!!!
A livello statale voglio riportare solo due esempi eclatanti. Il primo riguardante la riforma fiscale che personalmente attendo da almeno tre decenni, allo scopo di razionalizzare buona parte delle deduzioni e detrazioni, allineare le aliquote delle varie tasse (sul lavoro, sulle attività finanziarie, sulla proprietà, …) e avere un unico sistema centralizzato per il sostegno al reddito per essere efficaci; non infiniti aiuti parcellizzati tra i vari enti, INPS, Comune, aziende speciali, … che si basano su ISEE alcune volte finti, perché ad esempio e prassi, per accedere ai benefici dello stato sociale, che i coniugi si separino formalmente ma non sostanzialmente. E incredibile ma tant’e! Ne prendiamo atto o facilitiamo la vita dei furbetti?
Il secondo, a febbraio 2023 la premier Meloni afferma con decisione: ≪Tasse, giustizia, burocrazia: il 2023 sarà l’anno delle grandi riforme≫. Sarà che e scoppiata la guerra in Medio Oriente ed io sono distratto, ma di queste grandi riforme qualcuno ne ha intercettata almeno una? Tutto tace ma la roboante cassa di propaganda annuncia in continuazione le riforme. Forse l’esposizione del prezzo medio nei benzinai e una di queste? Dal morire dal ridere per non piangere …
Il 04 aprile la premier intervistata da Vespa ha affermato ≪Nel 2024 il Fondo sanitario arriva al massimo storico di sempre. 134 miliardi. Se volessimo fare un raffronto, negli anni del Covid oscillava tra i 120 e i 122 miliardi. Nel 2019, prima del Covid, stava a 115 miliardi≫. In valore assoluto la premier ha citato dati corretti, ma a causa dell’inflazione i 134 miliardi del 2024 non sono assolutamente paragonabili ai 115 del 2019 e si deve ricorrere al rapporto con il PIL per normalizzarli. In rapporto al PIL nel 2019 la spesa sanitaria valeva il 7% mentre nel 2024, se il Pil sarà quello previsto ottimisticamente dal Governo, sarà del 6,8% mentre nel 2023 e stato del 6,6%. Va ricordato il Governo e entrato in carica il 22 ottobre 2022, quindi e parzialmente responsabile dei dati del 2023 e completamente per quelli del 2024. Se il cavallo di battaglia del Primo Ministro e quello di far tornare ad essere universale il servizio sanitario nazionale non e sufficiente il livello di finanziamento del 2019 in rapporto al PIL non raggiunto nel 2024. Va ricordato a proposito che l’ISTAT e il CNEL hanno di recente certificato nel 2022 4,1 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure sanitarie dichiarando di aver rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici pur avendone bisogno, per uno o più motivi: problemi economici (impossibilita di pagare, costo eccessivo), difficolta di accesso (struttura lontana, mancanza di trasporti, orari scomodi), lunghi tempi di attesa.
L’azione del Governo e funzionale a ridurre i tempi di attesa?
A parole si da ad intendere che accadranno cose che nella pratica non avvengono. La domanda sorge spontanea: perché noi elettori non puniamo questi comportamenti?
Forse perché siamo assuefatti e preferiamo credere a questi lanci che ci fanno sognare un domani migliore?
Le ultime elezioni regionali hanno certificato la insignificanza rappresentativa della città di Montesilvano. Per l’ennesima volta siamo riusciti, da terza città d’Abruzzo, nella impresa di non eleggere nessun consigliere regionale. Il candidato che si è avvicinato di più all’impresa, risultando il primo dei non eletti e stato il vicesindaco Cilli, in Forza Italia, che ha raccolto a Montesilvano 2.416 preferenze. L’ex sindaco Cordoma in Fratelli d’Italia ha raccolto 1.560 preferenze ed e risultato anche lui primo dei non eletti, mentre la terza piazza, in termini di preferenze, se l’e aggiudicata la Comardi sempre in Fratelli d’Italia con 1.142 preferenze. A seguire a Montesilvano hanno raccolto preferenze candidati non residenti Blasioli (Pd) 828, Sospiri (Forza Italia) 803 e D’Incecco 699.
Da l’intervista del vicesindaco, nelle pagine interne, e interessante apprendere che l’approvazione dello Statuto della Nuova Pescara, effettuato voluto da Montesilvano e Spoltore con un colpo di mano, in mancanza della approvazione del Comune di Pescara, sia in sostanza inutile. Ancora di più e interessante apprendere che il Vicesindaco voglia avere bilancio e autonomia di spesa a livello dei Municipi.
Come liberale suggerirei, a tutti i consiglieri comunali di Montesilvano e Spoltore, che se vogliono autonomia di spendere dovrebbero avere il coraggio di applicare ulteriori tasse municipali seguendo il principio di TAX & EXPENDITURE. Il concetto di volontà di spendere e di dover applicare, per questo motivo, ulteriore tassazione, dovrebbe essere detto in modo chiaro e trasparente, agli elettori. Cosi che, finalmente, i cittadini, possibilmente non più da sudditi ma edotti, potranno scegliere liberamente, se preferiscono lasciare il potere di raccogliere ulteriori risorse e di seguito se concedere agli assessori e ai presidenti delle municipalità stesse, di spenderle in pari misura. Le risorse sono infinite e per spenderle bisogna raccoglierle dallo stesso bacino elettorale.
Abbiamo intervistato anche Vincenzo D’Incecco che, nella debacle della Lega, ha raccolto pari consenso rispetto alle scorse regionali, e inoltre abbiamo appreso che ritiene bisogna ragionare in ottica area metropolitana dando per scontato che, Montesilvano e Spoltore, devono cedere sovranità alla Nuova Pescara.
Il risultato delle regionali dimostra la irrilevanza dei rappresentanti montesilvanesi che non riescono in alcun modo a sfruttare l’appartenenza alla terza comunità regionale e seconda provinciale non essendo in grado di eleggere nessun rappresentante in consiglio regionale dal lontano 1995.
Ecco spiegato perché tutti i consiglieri comunali si sono ritrovati concordi nello spostare, il più in avanti possibile, la fusione nella Nuova Pescara e hanno approvato uno Statuto che dovrebbe creare nuovi ruoli nelle municipalità. Una sorta di assicurazione, questa, a proseguire la parabola politica se non dovessero essere capaci di essere eletti in consiglio comunale e avere ruoli di governo nella Nuova Pescara. Non ho compreso quali siano i problemi insormontabili e il mancato efficientamento, se non le tre vie Roma o i tre Corso Umberto, ma davvero pensate che gli elettori siano cosi ebeti da non comprendere il vero motivo di tale opposizione? Cari consiglieri, vi abbiamo eletto cinque anni fa pensando avreste salvaguardato gli interessi della comunità all’interno del processo della costituzione della Nuova Pescara e cosa abbiamo ottenuto? Il record mondiale del calcio della lattina e la parziale approvazione dello Statuto della Nuova Pescara, che molto probabilmente sarà emendato, o antecedentemente il primo consiglio comunale della Nuova Pescara o subito dopo, perché i nostri rappresentanti, se dovessero ripetere l’exploit delle regionali, sarebbero in netta minoranza e senza possibilità di incidere a favore dei territori di provenienza, come avrebbero invece potuto fare.
Il knock out ottenuto alle regionali ha offuscato la minoranza, onestamente non pervenuta negli ultimi anni di opposizione in consiglio comunale, tanto da non essere stata in grado, fino a un mese e mezzo dalle elezioni, di individuare un candidato credibile nella corsa alle elezioni comunali. Il movimento cinque stelle pare vada a candidare il proprio candidato permettendo, all’attuale amministrazione, di perpetrare per altri due anni e mezzo questo balletto fatto di tanti comunicati stampa e di non conseguenti azioni.
Quale Opposizione? Complimenti!!!
A presto!