Tragedie di Bologna e Genova: diverse, ma analoghe cause di base

Tragedie di Bologna e Genova: diverse, ma analoghe cause di base

di Fabio Camplone

 

“Tragedia inaccettabile, accertamento rigoroso delle responsabilità” Presidente Mattarella 18 agosto 2018 in rifermento al crollo del ponte Morandi

In questi giorni ci si interroga in tutte le sedi sulle responsabilità che hanno causato due grandi tragedie nel mese di agosto appena trascorso: l’incidente dell’autocisterna sull’A14 a Bologna il 6 agosto e il crollo del Ponte Morandi a Genova il 14 agosto. Come ormai consuetudine, è partita la ricerca dei colpevoli con proclami da tutte le parti circa la necessità di essere rigorosi; ora, questa ricerca dei responsabili è necessaria e sacrosanta, ma il punto cruciale è che tutto ciò non è sufficiente, non basta! In altre parole, una volta individuate le responsabilità, consci che ci vorranno diversi anni, queste tragedie saranno purtroppo destinate a ripetersi con altre responsabilità. Quello che manca oggi in Italia, è un’analisi rigorosa dei problemi arrivando fino alle cause di fondo dei problemi. I principali esperti di Miglioramento Continuo (vedi anche Filosofia Toyota o LEAN, poco note in Italia…), sanno benissimo che nel 99,99% dei casi le cause di fondo (o cause alla radice del problema) si possono raggruppare in tre aree principali:

  1) Mancanza di uno standard o standard non adeguato

  2) Non aderenza allo standard

  3) Mancanza di sistemi/processi o sistemi/processi non adeguati

Senza voler entrare nei dettagli che le inchieste accerteranno, risulta evidente che in entrambe le tragedie ci siano state delle gravi mancanze nei sistemi di controllo.

 

Partiamo dall’incidente causato dall’autocisterna.

Ci sono da tempo sistemi anti-collisione per gli automezzi che trasportano sostanze pericolose, ma evidentemente gli stessi non erano attivi nel momento del tamponamento. Quali sistemi di controllo ci sono oggi in Italia per essere sicuri che questi sistemi anti-collisione siano sempre attivi e ben funzionanti?

Quali sistemi di controllo abbiamo oggi che ci assicurino che il conducente di un qualsiasi autoveicolo, a maggior ragione di un mezzo pesante, non si distragga con uno smartphone?

Vediamo tutti sulle strade veicoli che zigzagano perché il conducente è distratto dal telefonino, ma sappiamo tutti che questi controlli purtroppo oggi non esistono.

 

Caso del ponte Morandi: oltre ad individuare le responsabilità, sarà fondamentale capire se esisteva un sistema di controllo che evidenziasse quali processi di controllo fossero in atto e con quale frequenza, quali processi di controlli incrociati sui primi controlli fossero previsti e con quale frequenza.

Anche in questo caso, tutti i sistemi di controllo, se esistenti, si sono purtroppo rivelati non adeguati.

 

In conclusione, l’auspicio è che sì, venga svolta una rigorosa individuazione dei responsabili di queste tragedie, ma che in parallelo si arrivi scientificamente anche alle cause di base relative ai sistemi di controllo, adeguandoli o creandone di più robusti.

 

Siamo nel 2018, la tecnologia fa continuamente passi da gigante: usiamola allora in maniera intelligente anche per creare dei robusti sistemi di controllo che ci consentano di smettere di piangere ogni giorno per queste tragedie assurde. Allo stesso tempo iniziamo ad indignarci quando vediamo qualcuno che si distrae con uno smartphone, se alla guida di un automezzo, e ricordiamoci di essere noi tutti più responsabili, dando il buon esempio ai nostri figli: loro faranno domani quello che ci vedono fare oggi!

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