Intervista a Paolo Cilli su conferimento rifiuti

Abbandono dei rifiuti, fototrappole e “Segnala l’incivile” su whatsapp, abbiamo fatto il punto della situazione su questi temi con Paolo Cilli, assessore con delega all’Igiene Urbana del Comune di Montesilvano.

 

di Maria Letizia Santomo

 

Assessore, stante il problema ormai dilagante dell’abbandono dei rifiuti qui a Montesilvano, un grosso aiuto nel contrasto al fenomeno sta arrivando dalle fototrappole. Quante sono attualmente le fototrappole piazzate su tutto il territorio comunale?

Ad oggi le fototrappole piazzate sono sette, ma stiamo provvedendo all’acquisto di altre sette e forse, spero, di più. Sono per noi un validissimo aiuto, ma il problema più grande delle fototrappole è la loro gestione sia perché vengono danneggiate e rubate, sia perché, fotografando a ripetizione, producono moltissimo materiale da analizzare. I Vigili, però, svolgono un ottimo lavoro ed elevano molte contravvenzioni, visto che, purtroppo, abbiamo tantissimi incivili.

Come fa un cittadino a segnalare una particolare criticità in una certa zona e a suggerire l’installazione di una fototrappola?

Il cittadino può contattare l’ufficio della Polizia Municipale per segnalare una zona in cui avvengono abbandoni e la Polizia si attiverà, dopo aver effettuato dei sopralluoghi, per piazzare la fototrappola. Questo già avviene spesso e in alcuni casi abbiamo piazzato le fototrappole anche sui terrazzi di alcuni cittadini che ci avevano segnalato la problematica. Io però ho dato mandato ai Vigili di interpellare sempre Formula Ambiente-SAPI prima di posizionare uno di questi dispositivi perché sicuramente Formula Ambiente-SAPI, avendo il polso della situazione, sa qual è il luogo più consono per ottenere i risultati migliori nell’attività di controllo.

Uno dei problemi lamentati, anche in una precedente intervista con noi, dal Comandante Casale è che il Corpo che lui dirige è sottorganico e riscontra quindi delle difficoltà oggettive di controllo sia su questo specifico problema sia in tutti gli altri ambiti in cui i Vigili sono impegnati.

Assolutamente sì, il Comandante ha ragione, però voglio anche dire che abbiamo recentemente integrato il Corpo con sei o otto unità, mi pare, assunte con contratto stagionale. Nonostante questo, le unità rimangono poche soprattutto rispetto alla realtà del comune di Pescara che, a fronte di un numero di abitanti due volte e mezza superiore a quello di Montesilvano, presenta un numero di Vigili cinque volte superiore e dunque un numero di Vigili per cittadino che è quasi il doppio rispetto al nostro.

Come sta procedendo invece l’esperienza, avviata in estate, del Centro di Raccolta Rifiuti di Via Inn?

Direi che il risultato è discreto, proprio in settimana, infatti, abbiamo superato il millesimo cittadino, in soli due mesi, che si è rivolto al Centro di Raccolta. È un servizio apprezzato soprattutto da chi deve disfarsi di materiali derivanti da piccoli lavori edili. Prima chi voleva disfarsi, per esempio, delle mattonelle di un bagno, doveva rivolgersi a una ditta specializzata per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti. Ma a Via Inn si possono conferire anche cellulari, televisori, lampade, neon, che a noi Comune vengono ritirati a costo zero perché siamo registrati al circuito RAEE. Mi ritengo abbastanza soddisfatto, anche se per alcuni raggiungere il Centro di Raccolta Rifiuti rimane ancora complicato e, proprio per venire maggiormente incontro alle esigenze di tutti, le preannuncio che abbiamo già affidato l’incarico di progettazione di un nuovo centro di raccolta, l’ultimo che farà quest’amministrazione, poi spero che ne seguiranno altri, e che sorgerà a Montesilvano Colle nei terreni di proprietà del Comune già individuati nei pressi dell’auditorium. Un Centro pensato proprio per cercare di dislocare più punti di raccolta possibile su tutto il territorio comunale, in modo da facilitarne a tutti il raggiungimento. La struttura sarà realizzata grazie a un finanziamento in compartecipazione della Regione Abruzzo e del Comune di Montesilvano.

A breve dovrebbe arrivare anche un Centro del ri-uso che avrà sede a via Nilo. Conferma?

Sì, abbiamo già approvato il progetto per questo centro del ri-uso che si troverà nell’ex sede dell’Ecoemme a Via Nilo e che speriamo di poter inaugurare per Febbraio/Marzo 2019. Sarà un luogo in cui i cittadini potranno andare a portare oggetti che a loro non servono più ma che a qualcun altro che non può permettersi di acquistarli potrebbero servire.

Per conferire un rifiuto presso il centro di Via Inn o per prenotare il ritiro a casa bisogna essere necessariamente in regola con i pagamenti TARI?

No, bisogna essere iscritti al ruolo TARI ma non necessariamente in regola con i pagamenti. Quando un cittadino si reca a conferire gli vengono richieste le generalità, gli viene chiesto da che abitazione o da che azienda proviene il rifiuto che conferisce e viene identificato il mezzo su cui viaggia. Viene poi controllato che il nominativo sia iscritto al ruolo TARI del Comune di Montesilvano, ma il conferimento è possibile anche in caso di non regolarità dei pagamenti TARI. Il Comune di Pescara vincola il servizio alla regolarità del pagamento TARI, noi no perché ci rendiamo conto che possono esserci delle situazioni particolari e preferiamo rendere in ogni caso possibile l’accesso al servizio. Per venire incontro all’esigenza dei cittadini di mettersi in regola coi pagamenti TARI, poi, abbiamo inviato, fino a tre mesi fa, provvedimenti senza sanzioni per gli anni 2015, 2016 e 2017 e abbiamo consentito delle dilazioni nei pagamenti. Anche il PIS, il Pronto Intervento Sociale, ci aiuta a volte intervenendo nei casi di maggior disagio e coprendo qualche bolletta.

Parliamo anche del servizio di segnalazione tramite whatsapp.

Sì, esatto, è partito solo una ventina di giorni fa e abbiamo per ora una decina di segnalazioni all’attivo. Stanno arrivando soprattutto foto di rifiuti abbandonati, più che di persone intente a compiere l’abbandono.

Questa domanda l’ho già fatta al Comandante Casale e la faccio  identica anche a lei. Su questo servizio “Segnala l’incivile” i commenti sono stati abbastanza discordanti tra chi lo ritiene un valido strumento di contrasto al problema e chi invece pensa che non sia giusto delegare al cittadino i compiti di controllo che spetterebbero all’amministrazione e alle autorità, trasformando il cittadino stesso in una sorta di “delatore”.Qual è il suo punto di vista al riguardo?

Non nascondo che anche a me preoccupa un po’ e io ho sempre raccomandato serenità e prudenza nell’uso di questo strumento. Potrebbe succedere, per esempio, che, per un equivoco, qualcuno fotografi una persona che sta lasciando un rifiuto poiché ha concordato preventivamente con Formula Ambiente-SAPI di lasciarlo in quel posto proprio quel giorno. In quel caso la segnalazione risulterebbe esagerata. Diverso è invece il caso in cui il cittadino assiste a un abbandono anomalo, troppo massiccio o addirittura sistematico, e allora lì è chiaro che c’è qualcosa che non va ed è giusto segnalarcelo. È importantissimo, però che i cittadini non si trasformino in investigatori privati perché non lo sono.

Quindi lei un servizio di questo tipo non lo ritiene un po’ un fallimento per  l’amministrazione che delega il compito di controllo al cittadino?

No, se usato bene lo ritengo utile come deterrente per scoraggiare l’incivile che sa che potrebbe essere ripreso da un altro cittadino. La mia richiesta ai montesilvanesi è però quella di non ergersi a sceriffi. Se fanno una fotografia, ce la inviano e punto. Lì finisce. Non devono mettersi a indagare, né a discutere perché ci sono delle persone preposte a fare tutti i controlli del caso.

Lei non ritiene che, di questi tempi e in questo clima di tensione e di “tutti contro tutti”, uno strumento simile possa fomentare una certa tendenza a denunciare pubblicamente, anche a mezzo social, esponendo i trasgressori alla gogna mediatica?

I social sono un’ottima cosa ma possono essere anche molto pericolosi, il servizio “Segnala l’incivile” non deve assolutamente fomentare nessuno in questo senso. Le foto vanno inviate solo tramite whatsapp e sono gestite solo da chi si occupa del servizio, anche perché dai numeri di telefono da cui provengono le segnalazioni noi possiamo riuscire a individuare i segnalatori.

Lei mi ha appena detto che, giustamente, le foto scattate dalle fototrappole o pervenute tramite whatsapp sono gestite solo da chi si occupa del servizio, io però le devo far notare che in alcuni casi qualche foto è stata diffusa alla stampa oppure pubblicata in diversi post apparsi sulla pagina Facebook del Comune di Montesilvano. Nelle foto pubblicate non si vedono targhe e visi, questo è vero, ma qualcuno che conosce quelle persone potrebbe comunque riconoscerne fisionomia e automobile.

Io credo però che la pubblicazione da parte del Comune, che naturalmente si premura di oscurare targhe, visi e altri particolari che potrebbero rendere riconoscibili i soggetti e spingere qualcuno a ergersi a paladino della giustizia nei confronti della persona fotografata, abbia un senso, un po’ perché porta a conoscenza dei cittadini ciò che succede nelle strade del Comune e un po’ proprio come effetto deterrente. La pubblicazione da parte di un cittadino, che non prende le stesse precauzioni del Comune per evitare di rendere riconoscibile la persona fotografata, diventa invece più pericolosa. Tenga conto, inoltre, che molte delle persone immortalate in quelle foto non sono neanche nostri concittadini. Delle multe elevate con le fototrappole, infatti, circa il 90% interessa persone che non risiedono a Montesilvano. Ci tengo a precisare, infine, che le foto impiegate nella campagna di sensibilizzazione a questo tema uscita qualche tempo fa non erano derivate dalle fototrappole, ma erano foto posate che ritraevano degli attori.

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