Parcheggio orario su tratto finale via Vestina lato sud

 

Ricevuta via mail dal Ivano Giansante

Egregio Direttore,

sono Ivano Giansante, titolare del panificio Mondial di via Vestina, e le scrivo per sottoporLe una questione che sta particolarmente a cuore a me e ad altri titolari di attività commerciali situate nello stesso tratto di strada su cui insiste il mio negozio.
Spero con questa lettera di riuscire finalmente a ottenere l’attenzione dell’Amministrazione Comunale o degli organi competenti, che fino ad ora hanno sempre ignorato ogni mia istanza in merito.
Come Lei sicuramente saprà, proprio davanti alla porta e alla vetrina della mia attività, lungo via Vestina, c’è una parte della carreggiata adibita ad area di parcheggio contrassegnata da strisce bianche, che permette quindi di sostare gratuitamente.
A differenza però di tante altre zone della città, e addirittura anche a differenza dell’altro lato della strada, ove è possibile parcheggiare, sempre gratuitamente, ma per un tempo non superiore ai 30 minuti, davanti al mio negozio non sono previsti limiti di tempo per il parcheggio.
Tutto ciò crea diverse difficoltà a me e ad altri miei colleghi commercianti, poiché i parcheggi gratuiti in questione, non avendo limite di tempo, vengono occupati per giornate intere da alcuni residenti della zona, che sottraggono così ai nostri clienti la possibilità di parcheggiare serenamente per scendere e venire a fare acquisti senza essere costretti a sostare in maniera fantasiosa in aree non adibite al parcheggio col rischio di portare a casa, oltre a una bella pagnotta di pane fresco, anche una multa elevata dalla Polizia Municipale.
Il problema si presenta soprattutto nella mattinata del sabato, giorno peraltro di maggiore affluenza per noi poiché la concomitante presenza del mercato rionale richiama un numero più alto di persone e crea una situazione di maggior caos e “movimento”. Ma soprattutto perché molti residenti che nel fine settimana non lavorano hanno l’abitudine di parcheggiare proprio in quell’area il venerdì sera, rincasando dal lavoro, e riprendere la propria auto solo il lunedì mattina, quando escono per andare a lavorare.
Queste persone occupano così per ben due giorni un’area di sosta che potrebbe, e a mio avviso dovrebbe, rimanere a disposizione dei clienti che hanno intenzione di venire a fare acquisti da me o in un altro qualsiasi negozio di quel tratto di strada.
Aggiungo inoltre che, dal 2015 a oggi, per ben tre volte ho provato a portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e del Comando della Polizia Locale questa situazione, chiedendo di introdurre un limite orario di parcheggio anche sul tratto di strada del mio panificio, esattamente come sul lato immediatamente di fronte, ma non ho mai ricevuto nemmeno una risposta.
Mi sono anche premurato di raccogliere decine di firme di altri colleghi commercianti o di quei residenti dotati di buonsenso che ritengono sensata e civile la mia proposta ma niente, nonostante le tre lettere inoltrate (novembre 2015, settembre 2017 e gennaio 2018), nessuno ha mai ritenuto le mie richieste degne di essere prese in considerazione e meritevoli di uno straccio di risposta.
Una risposta che sia eventualmente anche negativa, ma pur sempre una risposta motivata, alla richiesta di un cittadino che come tutti gli altri paga le tasse e che con la sua attività, esistente da ben 56 anni, contribuisce a infoltire le fila della Montesilvano che produce.
Ovviamente a me farebbe piacere ottenere ciò che chiedo perché mi spiace vedere i miei clienti multati o attenti a sentire se arriva il fischio dei vigili e mi piacerebbe invece che potessero parcheggiare tranquillamente, ma mi accontenterei anche di una risposta negativa accompagnata da una motivazione che mi spieghi perché non è possibile dar seguito alla mia richiesta.
Come cittadino e commerciante ritengo di meritare almeno questo e spero che Lei e il suo giornale possiate aiutarmi ad accendere la luce su questo mio problema.
Grazie per l’attenzione e la comprensione.

 

La risposta del direttore

Gentilissimo sig. Giansante, pubblichiamo la sua lettera senza indugio, pregandola di farci conoscere il destinatario delle sue tre richieste, in modo da permetterci di chiedere direttamente ai destinatari come mai non ritengano opportuno rispondere al suo quesito. Personalmente lo ritengo un atteggiamento quanto meno scortese. Nel frattempo speriamo che la pubblicazione della sua lettera concorra a far prendere in considerazione la sua legittima richiesta.

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