Un gallo . . . per Stella Maris

ricevuta via mail dall’arch. Elio Fragassi 

 

Un noto proverbio recita: “In un pollaio con tanti galli non si fa mai giorno”.

Ciò è quanto accade per la colonia Stella Maris di Montesilvano. Ogni tanto sulla stampa si legge che “l’aereo” riprende a volare oppure che sarà restituito, finalmente, con tutti i suoi valori storici e culturali alla cittadinanza, ma purtroppo fino a oggi nonostante i milioni di lire prima e di euro poi spesi (“E io pago !!!” come diceva Totò) la colonia è ancora lì in attesa che dal pollaio esca un’idea condivisa che rispetti, anzitutto, il valore intrinseco dell’opera restituendole quella dignità di opera d’arte di architettura che molti, volutamente o per ignoranza, nel senso che non ne conoscono i valori del linguaggio della progettazione, vogliono disconoscere.

 

Queste, infatti, sono alcune proposte che si sono succedute negli ultimi nove anni e con le diverse amministrazioni.

Anno 2010        Facoltà universitaria con annessa casa dello studente

Anno 2011        Porto turistico da 650 posti barca con tunnel sottomarino lungo 400 metri

Salone del gusto con centro benessere che usa solo acqua delle terme di Caramanico

Fattoria didattica

Casinò

Polo regionale delle eccellenze culturali, enogastronomiche e turistiche dell’Abruzzo

Cittadella dell’innovazione

Centro benessere, albergo a cinque stelle, sala congressi, palestra, sala mostre

Fiera permanente con esposizione prodotti tipici

Università del mare

Cittadella della gioventù con ostello, biblioteca e laboratori audio-video

Laboratori per la nuova scuola di musica

Anno 2012        Pattinodromo con 400 posti e con campo omologato per competizioni nazionali

Pontile per raggiungere la spiaggia

Sede della Polizia provinciale

Anno 2013        Centro dialisi territoriale

Casinò come punto d’attrazione turistica

Edificio commerciale informativo (Provincia point)

Anno 2014        Ostello della gioventù

Polo direzionale per il turismo giovanile

Centrale della polizia provinciale

Presidio permanente del 118

Casa dello studente per gli universitari di Pescara

Colonia estiva

Ludoteca

Centro diurno per disabili

Asilo nido e scuola materna

Biblioteca come luogo d’incontro e socializzazione

Anno 2015        Porticciolo turistico

Accademia di belle arti di Roma

Anno 2016        Centro di ricerca per le arti visive esteso a tutte le accademie

Anno 2017        Casinò

Accademia di belle arti e centro di formazione alla ricerca nel campo artistico

Convitto per l’Istituto alberghiero con ristorante e spazi culturali

Ostello

Colonia marina estiva

Anno 2018        Museo laboratorio per bambini e anziani

 

Come si può facilmente evincere dall’elenco di cui sopra, sono state fatte proposte pensando a un semplice contenitore edilizio da riempire in qualche modo senza tener conto del valore storico, architettonico, culturale e ambientale dello stesso.

Nel trattare di questo manufatto, infatti, si parla sempre di opera o edificio fascista, dimenticando completamente che essa è l’espressione completa e compiuta di un perfetto connubio tra il “pensiero futurista” e i “concetti razionalistici”. Questa è un’opera che per essere l’espressione di sintesi di due esperienze culturali non è corretto rivestire solo con un abito ideologico-politico, ma merita un trattamento che ne valorizzi (come per le opere di pittura e scultura coeve) gli aspetti intrinseci (intellettuali) di opera di architettura dai punti di vista culturale,

compositivo: http://www.webalice.it/eliofragassi/private/Stella_maris/2%20Capitolo%20secondo.pdf

strutturale: http://www.webalice.it/eliofragassi/private/Stella_maris/3%20Capitolo%20terzo.pdf

sociale: “Non ho difficoltà a riconoscere che qui c’è stata una grande idea di Mussolini, un’idea da benessere diffuso che, per quanto mi riguarda, la storia ha cristallizzato e noi vogliamo ripetere” (Estratto da: “Aule per l’Alberghiero e la colonia” – Il Centro del 10 ottobre 2017) come avviene per altre opere dello stesso periodo storico e di altre realtà geografiche.

Poiché fino a oggi, nonostante i 3.300.000 euro spesi, l’opera è ancora in disuso e abbandonata, mi pare sia ormai tempo che il pollaio scelga definitivamente un gallo che canti e dia, in modo univoco, l’inizio di un nuovo giorno con il sole che s’alza dal mare a illuminare e ridare vita alla Stella Maris.

 

La risposta del direttore

Gentilissimo architetto Fragassi,

quanto da lei puntualmente elencato purtroppo è triste storia recente della nostra comunità, sempre preda di schizofrenica divisione tra parti. L’incapacità a trovare intese per essere in grado di eleggere per alcuni lustri rappresentanti in seno al Consiglio Provinciale ne è la riprova.

Il progetto caldeggiato dall’attuale Giunta Comunale a favore dell’Accademia delle belle arti aveva il vantaggio di potersi sostenere economicamente nel tempo. L’ex Governatore e l’ex Presidente provinciale hanno “giustamente” pensato di dover osteggiare l’operazione e, recuperate le risorse dal masterplan, hanno scelto il convitto per l’Istituto Alberghiero.

Peccato si stia trascurando completamente il valore storico e architettonico dell’edificio. È tanto vero quello che lei afferma che da qualche settimana incredibilmente sono spuntate due strutture in acciaio sul tetto della Stella Maris assolutamente non coerenti con l’identità della stessa.

Sovrintendenza, se ci sei, batti un colpo!

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