Lettera al Direttore

Un finto conflitto?

Ricevuta via mail da Francesco Squillante Subbiano (Arezzo) il 13 settembre 2022


A mio avviso Cina e Usa vanno verso la diarchia mondiale, sfruttando la guerra europea e usando la leva monetaria; la Cina svaluta e esporta, gli Usa rivalutano e attraggono capitali da reinvestire delocalizzando e sfruttando la Cina stessa come base produttiva a basso costo pro-commercio elettronico per i grandi colossi californiani della Rete, del Web e dei Social. Nell’ambito di questo trend strategico vi possono essere giochi e divergenze tattiche su vari fronti fra cui il principale è Taiwan; ma nulla potrà mettere in discussione il tentativo di lungo periodo di creare una diarchia per la gestione del mondo che possa durare per moltissimo tempo.

La creazione di un tale ordine passa per il definitivo ridimensionamento della Russia e per la perpetuazione dell’auto sottomissione europea, tenuta ferma dalla sudditanza militare e dall’uso di élite in loco di stampo prettamente coloniale.

Primo pericolo per la diarchia sarebbe stata una saldatura fra Europa e Russia che avrebbe determinato la nascita di un terzo attore sulla scena mondiale invincibile e incomprimibile per chiunque, potenze talassocratiche incluse. Un simile colosso avrebbe potuto mettere in definitiva discussione la primazia del dollaro come moneta di riserva mondiale parificata all’oro a seguito degli accordi di Breton Woods; sarebbe stato energeticamente totalmente autonomo e militarmente fortissimo.

Praticamente uno spauracchio assoluto per la diarchia in itinere, che approfittando della totale insipienza dell’Europa comunitaria ha preso e sta prendendo le proprie contromisure geo strategiche e così ecco l’apparente impotenza nel porre fine alla guerra europea con una seria e dignitosa trattativa e la gravissima crisi inflattiva ed energetica europea con la grave situazione tedesca per la ulteriore crisi delle esportazioni!

E così tutto procederà secondo gli interessi supremi della santa alleanza occulta fra Usa e Cina con la Russia nel mezzo e l’insipiente Europa comunitaria nel ruolo del tacchino natalizio!

Risposta del direttore: Gentile Francesco la ringrazio per le sue letture non convenzionali degli scenari geopolitici globali. Quanto da lei affermato risponde a verità inconfutabile. È palese l’interesse geopolitico degli USA si stia spostando dall’Europa al lontano oriente. È altrettanto evidente l’Europa non lo ha compreso pienamente in quanto nel recente passato non ha realizzato passi concludenti per avere uno strumento di difesa unico. L’Unione Europea deve procedere ad essere nei fatti non più esclusivamente un mercato comune di libero scambio e circolazione ma una federazione capace di rinunciare alla protezione militare degli USA. Oltre a ciò sarebbe importante procedere ad una integrazione sempre maggiore, come risulta ormai chiaro a tutti nella gestione del mercato comune dell’energia. Pensare di essere in grado di affrontare sfide globali come quella della transizione energetica a livello nazionale e non europeo è davvero superficiale.

Purtroppo la Russia ha intrapreso un percorso che l’ha allontanata dal rispetto delle libertà individuali e delle minoranze tipico delle democrazie occidentali e non credo l’Europa potrà ritornare a cooperare con la Russia nel medio termine.

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