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Misteriosi incendi su Marte (prima parte)

8 Novembre 2224 sulla Terra – 6 febbraio 150 su Marte

Spazio Porto di Nuova Roma Marziana, capitale della colonia italiana sul pianeta rosso

E’ la terza volta che vengo chiamato dal console della colonia Aurora, primo insediamento italiano su Marte; questa volta pare ci sia un problema grave in uno stabilimento che produce pannelli solari sotto una delle gigantesche cupole nella periferia industriale di Nuova Roma. Le misure di sicurezza sono state aumentate dopo i recenti scontri sulla Terra tra gli Stati Uniti e la Russia: purtroppo i problemi non risolti sul nostro pianeta Madre Terra potrebbero arrivare anche sulle colonie marziane. In realtà, con l’esperienza dei secoli precedenti, sulle nuove colonie, le leggi della robotica di Isaac Asimov sono state leggermente corrette, per cui, nel caso un piccolo gruppo di individui metta a rischio la pace di una colonia, le intelligenze artificiali sono autorizzate a istruire i robot più vicini a neutralizzare con le buone o con le cattive i malintenzionati. Anche lo sviluppo della telepatia ha contribuito a bloccare “cattivi pensieri” sul nascere.

Il viaggio è stato un’esperienza incredibilmente breve e confortevole; nonostante i 200 milioni di chilometri di distanza in questo periodo, è durato solo un paio di ore grazie all’utilizzo della tecnologia di teletrasporto spazio-temporale. Questa tecnologia è ormai consolidata e gli incidenti dei primi scimpanzé clonati dispersi in chissà quale galassia sono solo un lontano ricordo. Nonostante il costo ancora elevato, pari a 10.000 monete galattiche, il viaggio è stato un’esperienza unica e indimenticabile. L’unico inconveniente riscontrato è stato un leggero mal di testa, ma è passato nel giro di qualche ora. Al momento dell’uscita dalla Spazio Porto, ci siamo trovati di fronte a un potente scanner che si è collegato ai nostri chip sotto pelle per controllare le condizioni di salute e per leggere le retine dei nostri occhi (metodo molto più sicuro ed efficiente degli antichi passaporti).

Abbiamo viaggiato su una nuovissima navicella autopilotata Leonardo-I70: 5 robot umanoidi come equipaggio per l’assistenza e circa 100 passeggeri: quasi tutti terrestri, ma anche alcuni coloni della Luna e un paio di coppie di coloni marziani di ritorno dalla luna di miele in Italia.

L’Intelligenza Artificiale dello Spazio Porto ci ha dato il benvenuto, collegandosi direttamente con la mente di ogni passeggero, nel rispetto della privacy, ovviamente: a me ha fatto gli auguri di buon compleanno. Compio oggi 130 anni, ma nei fatti mi sento come un giovane cinquantenne del passato: qualche acciacco, ma discretamente bene. Ogni 10 anni faccio un controllo, una specie di manutenzione periodica dove si sostituiscono le parti più usurate seguendo le pratiche della medicina moderna: esatto, nei fatti mi posso considerare un cyborg, un essere umano con alcune parti robotiche. Non sono un’eccezione, quindi di fatto la popolazione della Terra è aumentata talmente tanto da forzarci a colonizzare nuovi satelliti, per ora la Luna della Terra e il pianeta Marte con i suoi tre satelliti principali: Fobos, Deimos e Marte I.

Ogni esperienza di viaggio è per me unica e indimenticabile, non vedo l’ora di ripeterla tra qualche giorno per il rientro, nella Grande Pescara, la mia città metropolitana sulla Terra.

Mi chiamo Fabiolean, sono il discendente di uno dei primi pionieri della Filosofia LEAN1 in Italia vissuto a cavallo tra il 20° e 21° secolo dC2. Ho proseguito la tradizione di famiglia e sono ora Sensei3 certificato per la trasmissione delle conoscenze LEAN nei pianeti del sistema solare. Esiste la credenza che i concetti LEAN che abbiamo sviluppato da più di un secolo con l’azienda Toyota come pioniera sul Pianeta Madre, non si possano applicare sulle colonie lunari e marziane. In realtà sono concetti universali, dovrò fare del mio meglio per spiegarlo sia sulla Luna, che su Marte per evitare di essere chiamato in continuazione.

All’uscita dello Spazio Porto mi aspetta Alfred Gianjack: è anche lui un cyborg nativo terrestre, uno dei massimi esperti di Sicurezza in circolazione e si occupa di tutti gli impianti che producono pannelli solari nella colonia Aurora. Ci conosciamo da tanti anni e ne abbiamo viste di tutti i colori in giro. Saliamo a bordo di una capsula che viaggia nei canali sotterranei di Marte: è una specie di metropolitana senza attrito, ultraveloce e gestita da un sistema di Intelligenza Artificiale per ottimizzare il traffico. Alfred mi aggiorna brevemente: è molto preoccupato, nello stabilimento in questione si sviluppano incendi con una frequenza preoccupante; ogni mese ce n’è uno in impianti diversi della fabbrica. La squadra di droni pompieri interviene sempre prontamente, ma non è possibile continuare così.

Dopo pochi minuti arriviamo nello stabilimento, si trova in una cupola periferica della zona industriale della colonia. La capsula arriva e ci accoglie il direttore del sito, Jack Picard, anche lui un caro amico. Alfred e Jack hanno organizzato una riunione con il responsabile della manutenzione meccatronica del sito Edoard Nerons. Ci sediamo intorno al tavolo e chiedono al cervellone centrale che supporta il sito, chiamato AI-Mars, di iniziare a proiettare un video sulla parete di cristalli liquidi tridimensionali per darmi maggiori dettagli della problematica.

Nel video si ricorda che la pressione atmosferica su Marte è solo una frazione di quella sulla Terra e che l’atmosfera marziana è composta principalmente di anidride carbonica. Inoltre, la temperatura sulla superficie di Marte può variare notevolmente, con temperature che possono scendere fino a -143°C durante la notte. Nella cupola c’è un equilibrio molto fragile, con produzione di ossigeno per permettere la vita degli esseri umani e della flora e fauna. Questo significa che un incendio potrebbe essere difficile da controllare, con effetti catastrofici per l’ecosistema. Per questo motivo, è importante che vengano prese tutte le precauzioni necessarie per prevenire gli incendi e per garantire la sicurezza degli esseri umani che si trovano su Marte. (continua..)

1. LEAN: filosofia sviluppata dopo la Seconda Guerra Mondiale sulla Terra, intorno al 1950, dall’azienda automobilistica giapponese Toyota; attraverso il coinvolgimento di tutti i lavoratori nella risoluzione scientifica di problemi, ogni azienda riesce così a ridurre tutti gli 8 tipi di sprechi ed aumentare il valore per i lavoratori, l’azienda e i clienti.

2. dC: dopo la nascita di Gesù Cristo, divinità cristiana ancora molto diffusa in diverse aree della Terra.

3. Sensei: veniva indicato così sulla Terra un esperto nel campo del LEAN, del Miglioramento Continuo, qualcuno che aveva avuto esperienza e praticato una certa disciplina e doveva trasmettere la propria conoscenza ad altri.

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