IL CORTEGGIAMENTO IN ABRUZZO: CURIOSITA’ E TRADIZIONI

L’arte del corteggiamento ha sempre accompagnato le storie d’amore ed oggi vogliamo raccontarvi di come i nostri borghi siano stati la cornice perfetta dei giovani innamorati.

Vi portiamo con noi in uno dei Borghi più belli d’Italia, a due passi dal mare e dalla montagna, Città Sant’Angelo.

 

Quando gli unici mezzi a disposizione per conoscere una donna erano sguardi e parole, i giovani angolani innamorati, all’ombra di un albero, si dichiaravano amore eterno.

Abbiamo intervistato per voi Luigi Di Bonaventura, angolano doc, che ci parla dell’alborone con lo sguardo di chi quel luogo lo ha sentito sempre suo!

La tradizione angolana vuole che le coppie di innamorati passassero i loro momenti più intimi nei pressi di un albero nel terzo giardino del paese, terzo perché più appartato, lontano da sguardi indiscreti.

L ‘alborone, questo il nome dell’albero degli incontri e dei corteggiamenti, aveva una forma comoda e particolare, quattro tronchi si sviluppavano come a formare una seduta, pronta a tramutarsi in un dolce giaciglio dove potersi accoccolare.

Un posto ambito, conteso dai ragazzi angolani che percorrevano la strada dei giardini con la speranza di non trovarlo già occupato… spesso ciò accadeva e allora si andava oltre, fino ad arrivare alla Chiesa di Sant’Antonio e ai suoi amati gradini o alle vecchie carceri del Paese, luogo buio e perfetto anch’esso per gli incontri amorosi.

Oggi al posto dell’alborone, l’albero dell’amore, è stato costruito un monumento che lo rappresenta, dai cui piedi nasce una stradina di piccole pietre che termina con un calco di due mani, una grande e l’altra piccola, l’inequivocabile segno dell’incontro tra la vecchia e la nuova generazione.

Le Fate di Pezza

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