No frenatori, si acceleratori!

  di Mauro De Flaviis

A distanza di due mesi dal numero prenatalizio sono a presentarvi il numero di febbraio. Abbiamo scelto la frequenza bimestrale perché il costo di stampa è cresciuto enormemente e le risorse a disposizione sono limitate. Ringraziamo i soci dell’associazione Prospettiva Futura ETS che sostenendo l’associazione contribuiscono a mantenere vivo il progetto editoriale de Il Grande Sorpasso. Se tra i lettori vi fossero degli aspiranti soci che volessero contribuire al progetto non hanno che da contattarci all’indirizzo mail ilsorpassomts@gmail.com, o via whatsapp/telefono al 335.318580.

Abbiamo scelto su questo numero di approfondire il tema relativo ai lavori delle commissioni consiliari in vista della costituzione della Nuova Pescara anche prendendo spunto dalla tavola rotonda “Nuova Pescara” tenutasi il 25 gennaio 2022 e visionabile al link https://m.youtube.com/watch?v=QBC3DA2HNcM

Vi consiglio caldamente l’ascolto di tutta la registrazione, tra i relatori ricordo Carlo Masci, Luciano D’Alfonso, Enzo Fidanza, Gianni Melilla e Marco Camplone. Ospitiamo una intervista al Sen. D’Alfonso che, valutata improduttiva l’attività delle commissioni consiliari nel rispetto della Legge Regionale 26 del 24.08.2018, ha richiesto la nomina di un commissario ad acta da parte del Presidente della Giunta regionale, come previsto dall’art. 9 della LR 26, commissario che possa rapidamente guidare il processo di fusione dei tre comuni entro i termini previsti.

La Assemblea Costitutiva, come definito dall’art 5 della succitata LR, avrebbe dovuto proporre entro 24 mesi dalla sua costituzione (19.10.2018) il progetto di statuto provvisorio da inviare ai tre Consigli Comunali. Dalla sua costituzione ad oggi la Assemblea Costitutiva si è riunita sei volte senza essere stata in grado di assolvere al suo compito. L’ultima seduta del 02/12/2021 è stata dichiarata deserta essendo presenti 28 consiglieri contro un quorum di 38; per Montesilvano presenti Ernesto De Vincentiis, Adriano Tocco, Enzo Fidanza, Antonio Saccone, Romina Di Costanzo, Giovanni Bucci e Gabriele Straccini. Stessa sorte per la seduta del 07/10/2021. Le due uniche adunanze della Assemblea Costitutiva nel 2021 sono andate deserte. Sono trascorsi infruttuosamente 40 mesi dalla costituzione della Assemblea Costitutiva e non sembra ci sia nessuna possibilità essa possa essere in grado di assolvere al suo mandato. Mi pare evidente i consiglieri comunali dei tre comuni stiano tentando di frenare il processo di fusione chiaramente scelto dai cittadini il 27.05.14 con 64.891 favorevoli su 111.407 votanti (64%) e su 160.464 aventi diritto (il 69% degli aventi diritto ha votato).

I consiglieri comunali hanno ricevuto un chiarissimo mandato dagli elettori ed è quello di lavorare per trovare il miglior bilanciamento degli interessi delle tre comunità nel nuovo soggetto unitario, ma essi stanno volontariamente disattendendo il mandato e la Legge Regionale.

Vorrò essere il più esplicito possibile, i consiglieri comunali non hanno spazi di manovra perché devono applicare la LR 26 e non la possono disattendere pena incorrere in un reato. Essi non possono agire in disaccordo con la LR 26 perché la Legge va rispettata fino a quando sarà vigente e il Presidente della Giunta regionale, Marsilio, ha il dovere di esercitare il ruolo definito nella stessa nel nominare un commissario ad acta nel caso di inadempienza della Assemblea Costitutiva.

Perché soprattutto i consiglieri comunali di Montesilvano e Spoltore si oppongono al progetto di fusione? A mio avviso primariamente perché sarà molto difficile per loro essere riconfermati alla prossima elezione.

Nella condizione di scarsezza di risorse nella quale ci troviamo, secondo voi abbiamo bisogno di chi continua a frenare o di chi invece accelera nella direzione di ottimizzazione dell’utilizzo delle scarse risorse disponibili?

Quale è il senso della dichiarazione del Sindaco Di Lorito, da sempre contrario alla fusione, effettuata il 10 febbraio ’22, che ha chiesto formalmente ai colleghi De Martinis e Masci la creazione di una centrale unica di committenza e di gestione dei contratti per superare i limiti in vigore per i comuni non capoluogo di Provincia?

Se il Sindaco Di Lorito avesse contribuito con i consiglieri comunali di Spoltore ad attuare la LR 26, e segnatamente l’art. 4 commi 1 e 2, dal 24.02.2020 avremmo avuto funzionante la centrale unica di committenza, ora ritenuta necessaria. Ciò avrebbe permesso a Spoltore e Montesilvano di poter ambire al riparto dei fondi del PNRR ed invece ora siamo costretti ad assistere a chi può partecipare al banchetto …

Chiunque abbia un minimo di cognizione di organizzazione aziendale si rende conto di quanto può essere più efficace avere una unica centrale di acquisto utilizzando le risorse umane attualmente disponibili nelle tre amministrazioni in un’unica squadra, al posto di tre squadre con triplicazione dei ruoli.

Chi ha ritardato colpevolmente questo processo che comunque rimane ineludibile dovrà assumersene la responsabilità con le rispettive comunità.

Quello di cui oggi abbiamo bisogno e che le sei commissioni della Nuova Pescara e la Assemblea Costituente dimostrino di essere in grado di recuperare il tempo perduto ed evitino la nomina di un commissario ad acta che non potrà assecondare i bisogni delle piccole comunità e giocoforza scontenterà molti. Esiste la possibilità di mediare le esigenze e le opportunità nella sede istituzionale, ma deve cambiare radicalmente l’approccio e la dichiarazione del Sindaco Di Lorito potrebbe essere lo spartiacque. Il tempo a disposizione è davvero limitato, non si può attendere oltre. A mio avviso o entro Pasqua si concretizza una proposta di statuto oppure il commissario ad acta sarà la via obbligata per manifesta incapacità dei nostri amministratori.

Tra i frenatori di certo vanno annoverati i presidenti dei consigli comunali Ernesto De Vincentiis e Lucio Matricciani che il 17 febbraio hanno emesso una nota congiunta di biasimo per non essere stati coinvolti nell’incontro effettuato presso il Ministro dell’Interno con il Ministro Luciana Lamorgese. Il biasimo era rivolto alla delegazione composta da soli sei pescaresi e da nessun componente proveniente da Spoltore e Montesilvano. Ho immediatamente pensato che a furia di frenare inevitabilmente si viene superati di gran carriera da parte di chi, fiutando l’opportunità, gioca la partita del coinvolgimento del governo nazionale per ottenere risorse e una corsia preferenziale per sbloccare il processo insabbiato. Ben vengano i ganci nazionali al netto delle motivazioni.

I malpancisti lamentano sempre le scarse risorse disponibili e se tra i promotori ci si attiva per incrementare le risorse quale la risposta? I pescaresi sono brutti e cattivi e vogliono soverchiarci nel nuovo ente. La risposta non può che essere, ma voi cosa avete fatto negli ultimi quattro anni per fare in modo di tutelare gli interessi della più piccole Montesilvano e Spoltore? La risposta se ammantata di onestà dovrebbe essere, disertare le commissioni e la Assemblea Costituente.

Vi consiglio caldamente la lettura dei vari contributi sul tema che ospitiamo e tra questi almeno il pezzo in prima pagina del dr. Filiberto Masciangelo, Presidente della Associazione S.A.L.E. (Sviluppo Ambiente Lavoro Etica), tra i fondatori della Associazione Nuova Pescara e quello del prof. Alessio Basilico che ripercorre la storia delle fusioni dei comuni e tra questi quella tra Pescara e Castellammare Adriatico.

Cambiando argomento un altro esempio di incapacità a lavorare nella direzione del cambiamento e non del mantenimento dello status quo è la discussione sul tracciato del bus elettrico, di prossima attivazione, che collegherà Pescara e Montesilvano su viale della Liberazione. Vi copio di seguito parte del comunicato stampa del Comune di Montesilvano: il sindaco Ottavio De Martinis è intervenuto sull’argomento: “Il transito dei mezzi elettrici sulla strada parco rappresenta qualcosa di importante per il territorio. Ben venga però, nella fattispecie nella giornata del martedì, un percorso alternativo che possa coniugare tutte le esigenze e allo stesso tempo preservare la tradizione del mercato rionale a cui i cittadini sono abituati”.

Tradotto il martedì mattina si chiede alla TUA di non far attraversare viale Europa al bus elettrico dirottandolo su Corso Umberto perché in viale Europa vi si svolge il mercato rionale. Tutti i sacri testi di gestione aziendale raccomandano di trasformare le difficoltà in opportunità. L’opportunità in questo caso è di rendersi finalmente conto che è anacronistico chiudere al traffico una via per farvi svolgere il mercato rionale. L’opportunità risiede nel fatto che il bus elettrico ha estrema necessità di regolarità nel servizio per essere attrattivo e non dovrebbe utilizzare Corso Umberto per rispettare la solita frequenza oltre che ingenerare confusione tra gli utenti scoraggiandoli nell’utilizzo del servizio. L’opportunità è essere spinti da questa necessità per trovare un luogo più dignitoso di una strada dove svolgere il tradizionale mercato rionale. Non è immaginabile ad esempio utilizzare il riqualificato spazio a ridosso della stazione ex-fea? Il progetto iniziale, sfruttato come veicolo per eliminare tutta la vegetazione presente in loco, prevedeva la riqualificazione dello spazio al fine di ospitare anche il mercato rionale. Oggi quello spazio è un parcheggio e non uno spazio attrezzato per ospitare un mercato, ma potrebbe di certo ospitarlo più dignitosamente. Quel parcheggio è distante 200 metri da dove oggi viene svolto il tradizionale mercato rionale. Perché non sfruttare l’opportunità? Di certo se si fosse seguito il progetto iniziale, che possedevaa progettualità a medio lungo termine, oggi non vi sarebbero stati dubbi, ma purtroppo devo constatare gli attuali amministratori non conoscono il significato del termine progettualità prediligendo soluzioni semplicistiche a problemi complessi da attuare nel breve termine e senza traguardare gli impatti delle scelte a medio e lungo termine.

Ai miei occhi, di certo obnubilati dalle innumerevoli scelte insensate a cui ho assistito negli ultimi quindici anni, prima tra tutte la scelta colpevolmente consapevole della amministrazione Cordoma di costruire una scuola di legno sul sedime identificato dall’ANAS per la prosecuzione della circonvallazione, con l’unico obiettivo di bloccare tale progetto per favorire gli interessi di alcuni, le amministrazioni che si sono succedute hanno privilegiato lisciare il pelo a gruppi di elettori, invece che assumere decisioni utili alla comunità e non a gruppi (commercianti, costruttori, ..). Lo strumento principe di tale azione è il comunicato stampa che non ha altro fine che blandire l’elettore. Solo ad esempio tra i tanti vi sottopongo un comunicato stampa del 30.12.2017: il vice sindaco, Ottavio de Martinis, annuncia l’approvazione del Consiglio Comunale, con 10 voti a favore e 5 contrari, per la compravendita di un’area di 497 metri quadri, tra via Chiarini e via Menotti, con la quale sarà possibile realizzare un nuovo accesso al Liceo Scientifico Corradino D’Ascanio. «Il Liceo Scientifico D’Ascanio – dice De Martinis – ha un’offerta didattica molto significativa, apprezzata da un numero ogni anno crescente di studenti. Il solo ingresso lungo via Vestina non risulta pertanto più sufficiente rispetto alla mole di studenti, docenti e personale che quotidianamente raggiungono il liceo. Con questa cessione, sarà possibile realizzare un secondo ingresso, ancora più sicuro». Sono passati più di quattro anni e nessun secondo ingresso è stato realizzato come precedentemente comunicato ed è paradssale nel corso della recente visita al Liceo, indubitabilmente la più importante istituzione culturale della nostra città da valorizzare al meglio, in qualità di presidente della Provincia il Sindaco ha di nuovo discusso con la dirigente della necessità di un secondo ingresso, ancor più importante per segregare i flussi in tempi di pandemia, come se nulla fosse accaduto 4 anni fa. Personalmente, nei panni del Sindaco, mi sarei vergognato ricordando il pomposo annuncio… ma si sa agli amministratori interessa primariamente il consenso. Che senso ha sparare ai 4 venti i comunicati stampa di futuri interventi, quando tutti sappiamo i tempi sono elefantiaci? Chiacchiere e distintivo!

In quale strada senza uscita è terminata la revisione del Piano Regolatore Generale, propagandata da più comunicati stampa della amministrazione in carica, per tentare di arginare il fenomeno della sostituzione di villette ad 1-2 piani con palazzi di 5-6 piani senza standard compensativi in quartieri con stradine a servizio degne delle peggiori periferie? Altro che periferia della Nuova Pescara…

Perché non siamo degni di un Piano Urbano del Traffico, obbligatorio per la dimensione della nostra città, che regoli la direzione di transito, la velocità e la sosta nelle striminzite traverse tra Corso Umberto e la riviera nel tentativo di migliorare la sicurezza di chi le percorre? Esclusivamente come esempio siamo obbligati ad avere il parcheggio su un lato di via Lazio (non di certo la più angusta) e il doppio senso di marcia?

Noi continueremo a svolgere un onesto lavoro di verifica delle promesse e delle scelte, non perché ci piace contestare gli amministratori, ma perché riteniamo che questa città merita più qualità per i suoi cittadini e non il disordine imperante.

Continueremo a porre domande scomode anche se amministratori e dirigenti continueranno a non rispondere alle nostre richieste di delucidazione sugli indirizzi su temi di interesse generale, come ad esempio l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato per la trasformazione sistematica dei sottotetti da locali di sgombero in progettazione in abitazioni senza oneri per i costruttori e in evidente violazione delle regole.

Lo spazio riservato alle lettere al direttore, sempre in crescita, mostra il vostro interesse e ciò ci sprona ad offrirvi un prodotto di qualità, non banale nella speranza possa contribuire a migliorare la comunità. Vi ringraziamo di seguirci.

Lascia un commento