In Italia andrà tutto bene?

di Davide Pietrangelo

La Ragioneria dello Stato ha rilasciato recentemente un documento di 449 pagine intitolato “LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO”

http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Attivit–i/Spesa-soci/Attivita_di_previsione_RGS/2019/Rapporto-n-20.pdf

nel quale vengono elaborate delle previsioni sul sistema previdenziale italiano. Perché la spesa pensionistica non superi il 16 per cento del PIL nei prossimi anni, le assunzioni da qui al 2070 sembrano a dir poco ottimistiche:

  • le donne faranno più figli, da 1.34 per donna di oggi a 1.60
  • ci saranno almeno 160mila immigrati l’anno
  • la crescita media sarà dell’1.2%
  • la produttività crescerà fino all’ 1.5%
  • la disoccupazione non sarà più alta del 5.5%

Nella realtà l’Italia è caratterizzata da un tasso di natalità che diminuisce costantemente. I bambini che nascono sono sempre di meno. Sono di più le persone che partono che le persone che arrivano e il fenomeno non accentua ad arrestarsi. La crescita è sempre stagnante. La produttività è piatta. La disoccupazione è a due cifre.

Con gli attuali trend, nel 2045 avremo letteralmente più pensionati che lavoratori. È in questo contesto e in barba alle raccomandazioni UE e OCSE che l’Italia conferma bonus per i prepensionamenti, blocca gli adeguamenti alla speranza di vita, e pensa ad altri regalini ai pensionati.

Rimandiamo un po’ più in là, ma arriverà, prima o poi, lo scontro con la realtà.

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