Jacopo Peca: cos’è Artpallery

Jacopo Peca: cos’è Artpallery

di Mauro de Flaviis

Abbiamo incontrato Jacopo nel Peca Village ArtPallery in via Benedetto Croce 16B. Jacopo propone un concetto di personalizzazione del denim e realizza pezzi unici con una lavorazione artigianale effettuata completamente a Montesilvano. Il denim, secondo Jacopo, è un prodotto che potrebbe non morire mai e attraverso la sua attività di repair è possibile renderlo immortale. La proposta realizzata con tanta passione da Jacopo, in un contesto economico stagnante, è a nostro avviso apprezzabilissima.

Jacopo Peca

D. Ci racconti cosa fai di particolare?

R. Il contenitore Artpallery è una manifestazione della cultura dell’abbigliamento della famiglia Peca. Io sono innamorato del jeans e realizzo dei jeans customized: parto dalle tele storiche come Levis 501, Lee, Wrangler e su queste basi le rivisito a seconda delle esigenze del cliente e/o del mio gusto stilistico.

D. Artpalllery da cosa si differenzia rispetto a un negozio di abbigliamento classico?

R. ArtPallery è una casa moda che vende un prodotto sia a livello globale, utilizzando un canale on line che inizia ad essere sfruttato in modo importante, sia lo spazio espositivo per soddisfare la richiesta di prodotto personalizzato della clientela locale. Noi proponiamo il nostro brand registrato JP con felpe, t shirt, jeans insieme a una selezione di brand allineati al mood un po’ underground del mio prodotto finale. Realizziamo in genere 40+40+40 pezzi per referenza JP che distribuiamo nel mondo con il portale www.jpcustomclothing.it, i social e qui in negozio. Inoltre personalizziamo sulla esigenza del cliente il prodotto JP.

D. Cosa intendi per personalizzare, forse un taglio su misura?

R. Assolutamente no, partiamo dalle tele storiche e non modifichiamo normalmente le dimensioni. Personalizzazione vuol dire aggiungere scritte, patch, strappo, lettering con inchiostro da tessuto risigillato, forme di repair su vecchie rotture, ricami fatti a mano e tanto altro. Ogni mia lavorazione sposa un tema, per esempio, i ricami su questo denim rappresentano le cicatrici e sono realizzati a mano.

D. Il prodotto quindi è esclusivo?

R. Sì, certo. Qui abbiamo un laboratorio con le macchine a vista, nel quale insieme al cliente scegliamo la personalizzazione e se vuole egli può assistere alla preparazione del denim. Alcuni clienti del canale online assistono da remoto alla personalizzazione del loro capo. Il prodotto ottenuto ha un contenuto artistico di buon livello.

D. Questo è il motivo per il quale vi chiamate Artpallery?

R. Sì, anche perché qui abbiamo immaginato la fusion dell’arte della personalizzazione del denim con la musica prodotta da alcuni ragazzi: quindi uno spazio espositivo artistico. Qui abbiamo realizzato tante mostre d’arte, come quelle di Paolo Cipriani, Pep Marcheggiani, i ragazzi del liceo artistico di Pescara e altri. Ecco perché Artpallery.

D. Mi pare di comprendere che il denim è ciò che personalizzi con più passione, è così?

R. Il denim in realtà è un pezzo d’arte, perché per ottenerlo si svolgono tante lavorazioni manuali. In primis la scelta del cotone da utilizzare: ci sono delle stoffe che possono costare tantissimo, la colorazione con il blu indaco, la lavorazione del baffo che viene tirato a mano, la bruciatura, il lavaggio … . Il denim è un pezzo d’arte proprio per questo motivo. Ad esempio, il consumo apporta originalità al denim e ogni stilista sceglie soluzioni differenti. Il denim è arte perché vive e per questo non dovrebbe essere lavato se non raramente in modo da permetterne l’usura ad esempio nella seduta. Il denim è un capo da lavoro immortale che deve vivere infinitamente. Questa è un’altra delle motivazioni per la quale io sono innamorato del denim. Esiste una rete mondiale di appassionati del denim.

D. Sei un punto di riferimento della personalizzazione del denim nel mondo e qui a Montesilvano?

R. Ho tantissimi follower stranieri, statunitensi e giapponesi tra i più numerosi. Nonostante ciò, è difficile essere riconosciuti localmente come artisti nel campo dell’abbigliamento. Mi piacerebbe che Artpallery potesse essere riconosciuto come luogo d’arte qui a Montesilvano. Vorrei aprire Artpallery alla città ed essere un punto di riferimento.

D. In Italia chi è il tuo competitore?

R. Ci sono dei laboratori di personalizzazione del denim al nord Italia, ma io oltre alla personalizzazione distribuisco anche altri brand, sfruttando le competenze acquisiste negli anni passati

nell’attività di famiglia. Mio padre ha fatto la storia del commercio dell’abbigliamento a Montesilvano da precursore: quello che lui faceva 30 anni fa oggi è la normalità. Credo che questo contenitore sia unico in Italia con la doppia funzione di distributore dei brand che seleziono personalmente e con il prodotto da me personalizzato.

D. Montesilvano ti ha aiutato a sviluppare questo tuo progetto?

R. Purtroppo no. Nessuno da Montesilvano è venuto a comprendere la proposta che sto offrendo dallo scorso agosto. Sicuramente sono aiutato dai clienti che mi conoscono, ma non purtroppo da chi potrebbe aiutarmi a portare il nome di Montesilvano nel mondo. Purtroppo ad oggi l’unica attenzione che ho ricevuto è una multa da 400 euro per un adesivo su un palo della luce, tra l’altro non posizionato da me. A me piacerebbe creare un evento che promuova Montesilvano con la mia forma d’arte insieme alla comunità. Io realizzo denim made in Montesilvano, non made in Italy: vorrei che questo fosse un vanto per la città.

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