GENITORI e FIGLI di Mika

GENITORI e FIGLI di Mika

4 pellicole che mettono a sistema, in maniere differenti, il complicato rapporto genitori-figli.

IL COWBOY CON IL VELO DA SPOSA (USA-1961) Regia di David Swift, con Haley Mills, Brian Keith e Maureen O’Hara. Riconoscimenti: Philip W. Anderson ottenne la nomination agli Oscar 1961 per il miglior montaggio, ricordandovi che nel 1961 siamo in epoca analogica e realizzare uno split screen facendo recitare alla stessa attrice due personaggi differenti che compaiono sulla scena contemporaneamente non era proprio un gioco da ragazzi. Note: titolo originale “The parent trap”, esistono svariati remake – tra cui uno del 1998 con Lindsay Lohan- e sequel.

Due gemelle, Sharon e Susan, inconsapevoli di essere state separate da piccole a seguito della separazione dei genitori, si incontrano fortuitamente in un campeggio estivo: dapprima si odiano, ma alla fine si coalizzano per mettere in atto una trappola studiata a tavolino per far tornare assieme i genitori e riunire la famiglia. In questo mondo ideale e utopico – dove si riconciliano i divorzi e i nonni sanno di “tabacco e menta piperita”- tra una trovata spassosa e l’altra, sono i figli a rieducare i genitori all’amore e al valore della famiglia. Per i bambini è intrattenimento d’altri tempi, puro e genuino, per i grandi – soprattutto per quelli che lo hanno visto da bambini – è sempre divertente come la prima volta. Questo è un film sentimentale, di quelli che non si fanno e, di conseguenza, non si vedono più. Un piccolo e brioso capolavoro intriso di buonismo e happy ending targato Disney, che resiste egregiamente al passare del tempo. Menzione speciale per gli adorabili titoli di testa: un piccolo cortometraggio animato in stile sixties che riassume le vicende del film.

LITTLE MISS SUNSHINE (USA-2006) Regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris. Con Abigail Breslin, Greg Kinnear, Toni Collette, Steve Carell, Paul Dano, Alan Arkin.

Impossibile non amare la sgangherata famiglia Hoover. Questa tribù, in cui ognuno è all’inseguimento del proprio sogno, è composta dal padre Richard (Greg Kinnear), motivatore ottimista coi nervi a fior di pelle, dalla madre Sheryl (Toni Colette), lo zio (Steve Carrell), omosessuale e timorato della vita, il nonno (Alan Arkin) un autentico outsider senza peli sulla lingua ed i figli, Dwayne (PaulDano) l’adolescente arrabbiato, e la piccola e grassottella Olive di (Abigail Breslin), aspirante reginetta di bellezza. Impossibile definirli normali: sono la lente attraverso cui la regia restituisce le deformate convinzioni di una società americana la cui cultura è tutta focalizzata sul trionfo dei vincenti. L’originale sceneggiatura racconta con leggerezza quanto sia difficile essere adolescenti, quanto sia difficile tenere insieme una famiglia, quanto sia difficile affermarsi nel mondo del lavoro sostenendo un’idea propria, quanto sia difficile convivere con i rimpianti della vecchiaia, quanto sia difficile essere diversi, in tutti i sensi possibili.

Nel loro viaggio per portare la piccola Olive al concorso di bellezza in California, a bordo di uno scassatissimo T1 Volkswagen dimostreranno che quello che conta non è tanto arrivare vincitori, quanto il percorso fatto assieme, il restare uniti e soprattutto l’essere se stessi, fuori da schemi preconfezionati.

RIBELLE-THE BRAVE (USA-2012) Regia di Mark Andrews e Brenda Chapman, soggetto e sceneggiatura di Brenda Chapman. Riconoscimenti: Oscar 2013, Golden Globe 2013 e Bafta 2013 per miglior film d’animazione. Note: le canzoni presenti nella colonna sonora italiana interpretate dalla cantante Noemi.

Merida è una principessa moderna e fuori dagli schemi: forte, indipendente e concreta, in competizione coi maschi. È una teenager alle prese con la madre, Elinor, che non comprende la sua indole “selvaggia” e la vorrebbe diversa. Sugli squilibri caratteriali e generazionali tra madre e figlia, conditi con un bel tocco di magia, si imbastisce questa fiaba ambientata nel mondo celtico del V secolo, fatto di rivalità tra clan, leggende e di una verdissima Scozia. L’animazione fa un uso superbo dei colori, ponendo l’accento sui contrasti tra la rossa e vivida chioma di Merida – vitale, ribelle e complicata come la nostra eroina – che si staglia sul verde delle Higlands, creando un perfetto connubio tra tecnica d’animazione e tecnica narrativa che sono gli elementi forti di questa storia incentrata sulla ribellione adolescenziale e sul rapporto madre-figlia. Per il suo tredicesimo lungometraggio la Pixar riesuma il modello fiabesco di stampo disneyano e lo innalza al livello successivo: quello in cui le principesse – armate di arco, frecce e personalità da vendere – si “fanno da sole”.

NEBRASKA (USA-2013) regia di Alexander Payne, con Bruce Dern,Will Forte, June Squibb, Bob Odenkirk. Riconoscimenti: Festival di Cannes 2013: miglior interpretazione maschile per Bruce Dern.

Un complesso e sfaccettato viaggio attraverso il rapporto padre-figlio, tra il riscoprirsi ed il riappacificarsi, messo in scena dosando commedia e dramma, realistico cinismo e vani sogni di riscatto. David accompagna l’anziano padre Woody – personaggio taciturno e confuso dall’età avanzata, convinto di aver vinto un milione di dollari – in una scapestrata avventura attraverso il midwest, alla volta di Hawtorne. Sulla loro strada incontreranno vecchi attriti con parenti ed ex-soci in affari, delusioni e piccole ma importanti soddisfazioni, sullo sfondo di un’America a doppia velocità, dove è evidente il contrasto tra la modernità in continuo divenire – macchine che sfrecciano lungo la statale – e l’essere avanti con l’età, dove l’andatura claudicante di Woody rappresenta l’altra faccia del Paese, quella destinata a rimanere indietro rispetto al nuovo che avanza.

Dopo il successo di critica di SideWays-In viaggio con Jack, Alexander Paine firma nuovamente un film on the road, stavolta in un essenziale ed elegante bianco e nero. Autentico e malinconico, con un ritmo lento e un registro leggero, che tratta argomenti assolutamente fuori dal mainstream e con un’ambientazione che guarda alla periferia, è un film delicato e dedicato ai veri intenditori.

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