Masci: “sono convinto la fusione sia una grande opportunità”

D. Lei si candida a proseguire l’esperienza da Sindaco fino alla istituzione della Nuova Pescara, ora prevista all’inizio del 2027. Lei è un convinto fautore della fusione?

R. I veri fautori della fusione sono i cittadini che si sono espressi con un referendum, e io con loro. Non possiamo non tener conto di quel voto. La mia posizione è sempre stata chiarissima: sono convinto che la fusione sia una grande opportunità perché tre Comuni insieme hanno più forza di un solo Comune. Un concetto elementare, direi, ma ambizioso, che ci consente di proiettare il nostro territorio, quello dei tre Comuni uniti, in una dimensione internazionale. Un cambio di prospettiva nettissimo che ci impone di lavorare all’unisono sin da ora per essere sempre più competitivi.

D. Gli amministratori di Montesilvano e Spoltore e i rispettivi consigli nel timore di divenire periferia hanno osteggiato il processo di fusione: Lei come pensa di rassicurare le cittadinanze rispettive?

R. Dico ai cittadini le stesse cose che abbiamo detto e ripetuto a livello istituzionale in questi anni. Le identità dei territori, ciò che è stato e ciò che è, sarà rispettato, e non vedo perché non dovrebbe essere così. È indispensabile, però, saper superare i provincialismi che fanno da zavorra, le paure che bloccano questo processo e quindi frenano lo sviluppo di quest’area vasta: si rischia di rallentare tutto. Per essere grandi bisogna pensare in grande, mettere da parte le logiche medievali dei feudi e ragionare nell’ottica di una metropoli moderna, dinamica, sempre più effervescente. Sono certo che i cittadini comprendano e apprezzino, insieme alla politica che sa volare alto.

D. La bozza di Statuto è stata approvata dal Consiglio Comunale congiunto e da quelli di Spoltore e Montesilvano, mentre non è stata approvata dal Consiglio Comunale di Pescara uscente. Essa andrà modificata per trovare la approvazione di tutti e tre i Consigli Comunali. Quale ritiene possa essere il punto di mediazione?

R. Fino a oggi è sempre stato trovato un punto di equilibrio su tutto, anzi direi che abbiamo recuperato il tempo che è stato perso in passato. Penso, ad esempio, alla legge regionale su questa nuova realtà, che ha fissato procedure e scadenze. E voglio anche dire che tutto ciò che è stato deciso fino ad oggi è frutto di un processo democratico, affidato ai singoli Consigli comunali di Pescara, Montesilvano Spoltore ma anche all’assemblea che riunisce i tre Consigli. Nulla è stato imposto da nessuno: abbiamo votato.

D. Era prevedibile il totale compattamento, indipendentemente dai gruppi di appartenenza, dei Consiglieri Comunali di Montesilvano e Spoltore sulla bozza di Statuto deliberata dalla Commissione?

R. Non si fanno pronostici su un tema così delicato. Come ho già detto, bisogna essere in grado di pensare in grande, e sono certo che gli amministratori dei tre Comuni coinvolti sono e saranno in grado di farlo, tutti, per perseguire un obiettivo che non ha colore politico.

D. In riferimento all’attivazione del servizio di trasporto sull’ex tracciato ferroviario, in considerazione dei ricorsi e dei comitati battaglieri, quando ritiene esso possa divenire realtà?

R. L’esito dei ricorsi dei cittadini, che hanno rallentato di molto questo intervento, è noto a tutti: la giustizia ha fatto il suo corso ed è stato deciso che il progetto non va fermato. E così sarà: non dimentichiamo che la filovia è stata pensata e voluta negli anni ‘90 per tentare di liberare la città dal traffico che intasa le nostre strade, e da allora tutte le amministrazioni hanno lavorato in questa direzione, a prescindere dal colore politico. Noi, però, abbiamo colto il risultato. Ipotizzare che si fermerà il progetto in due giorni vuol dire sbeffeggiare i cittadini, prendersi gioco di loro, rischiando di bruciare tutti gli investimenti pubblici legati a questo intervento. Intanto, tra piccole e grandi polemiche quotidiane di chi non si rassegna di fronte al pronunciamento dei giudici, la TUA sta andando avanti. Ormai la filovia è già realtà perché sono in corso i test di sperimentazione.

D. Rispetto all’azione amministrativa degli ultimi cinque anni, quali i tre risultati di cui si sente più orgoglioso?

R. È impossibile pensare solo a tre risultati perché questi cinque anni ci hanno visto affrontare sfide impossibili, come il Covid, e l’amministrazione sempre è stata in prima linea, con la Asl, per le campagne dei tamponi e dei vaccini, abbiamo aiutato le famiglie in difficoltà e puntato molto sulla realizzazione in tempi record dell’ospedale Covid, che oggi è una struttura sanitaria per la comunità. Grazie ai fondi del PNRR abbiamo potuto agire su più fronti per riqualificare le scuole, le strade, le piazze, e in queste settimane abbiamo in corso interventi per 120 milioni di euro che stanno cambiando il volto di Pescara, insieme ai tanti lavori pubblici già portati a termine, in centro e in periferia. La sicurezza è stata una priorità (abbiamo 600 telecamere in funzione e una control room per il monitoraggio degli impianti), e in questa ottica va letto anche l’abbattimento del Ferro di cavallo, poi abbiamo avviato la bonifica dell’area di risulta per realizzare il progetto che comprende un grande parco, il terminal bus, parcheggi e la sede della Regione Abruzzo con auditorium e biblioteca sempre aperti: nessuno era riuscito in questo dal passaggio dell’ultimo treno, 36 anni fa. Abbiamo ottenuto per quattro volte la Bandiera Blu, mentre prima il mare era inquinato, risanato i conti del Comune, realizzato tanti eventi, a livello sportivo e culturale, anche di rilievo nazionale, arrivando a un più 48% di turisti e a ottobre Pescara ospiterà il G7. Abbiamo puntato sulla riqualificazione del verde, piantando alberi anche in piazza Salotto; stiamo facendo rinascere la Pineta e la stiamo ampliando in maniera notevolissima dopo aver realizzato degli espropri; abbiamo incrementato i servizi sociali (da 53 a 78) e aumentato le somme per aiutare chi è in difficoltà (22mila cittadini assistiti), e solo pochi giorni fa abbiamo aperto una casa per i senzatetto in via Tavo, che era stata confiscata alla criminalità, solo per citare alcune voci (in tutto le case confiscate alla criminalità sono 11, destinate al sociale). Avremo un parco archeologico nell’area del Rampigna, abbandonata da tempo immemorabile. Potrei continuare a lungo, dai nuovi musei che Pescara può vantare nel panorama nazionale, alle piste ciclabili che abbiamo esteso, oppure potrei parlare della raccolta differenziata che ha superato il 54% o, ancora, del Parco nella zona Nord sul quale stiamo lavorando già da un po’.

D. E quali i tre maggiori fallimenti?

R. Ho lavorato tutti i giorni con grande impegno e passione per Pescara, ho avuto al mio fianco una squadra compatta tuttora al mio fianco, nessuno escluso, e vogliamo proseguire il lavoro intrapreso. Quindi, la parola fallimento non è applicabile a me e alla mia Giunta, alla mia coalizione, anche se tutti possono sbagliare, è nelle cose quando si lavora. Di certo non avrei realizzato il progetto di viale Marconi, se non lo avessi trovato già pronto e finanziato, approvato dalla giunta Alessandrini pochi giorni prima del voto, questo è bene dirlo. Ma non volevamo perdere i finanziamenti. Oggi abbiamo trovato un punto di equilibrio, d’intesa con i cittadini, su viale Marconi, e aperto una nuova strada, via Benedetto Croce, che abbiamo trasformato.

D. Nel caso venisse rieletto, può indicare i tre obiettivi sui quali concentrerà la sua azione?

R. La prima cosa sarà completare i grandi progetti in corso, poi ci sono alcuni punti del programma che mi stanno a cuore. Penso a Pescara città Erasmus, una città per i giovani, sempre più europea, con due studentati (cioè, i progetti di corso Vittorio Emanuele e viale Pindaro). Se a Bologna c’è il super computer Leonardo, a Pescara possiamo puntare al super computer D’Annunzio. E il G7 di ottobre non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza per rendere Pescara città della cooperazione, per ospitare anche altri grandi eventi, sempre legati a questo grande tema.

D. Tenuta in considerazione la recente modifica avvenuta su viale Marconi, come garantirà il trasporto preferenziale del filobus in entrambe le direzioni? Forse immagina di usare per un senso di marcia un’altra via?

R. La nuova viabilità è stata pensata anche per accogliere i bus senza fili, mantenendo la corsia preferenziale nella direzione sud-nord. La viabilità di questa strada va valutata anche in considerazione dei benefici che apporterà la “nuova” via Benedetto Croce.

D. L’Anac a fine 2023 in riferimento all’Amministrazione comunale di Pescara ha rilasciato il fascicolo 5683/2022 contestando che pochi operatori economici hanno ricevuto gli affidamenti dei lavori, fattispecie ripetuta negli anni, in particolare nel 2022 e nel primo trimestre del 2023, ma anche nel 2020 e nel 2021. Quali le azioni correttive dalla sua amministrazione messe in atto a valle di questa nota?

R. La lettera dell’Anac per il settore dei Lavori pubblici non conteneva alcuna prescrizione per il Comune bensì l’invito a verificare in maniera puntuale la normativa di settore, precisando la possibilità di deroga al principio di rotazione nel caso di motivate esigenze. C’è chi ha costruito una campagna diffamatoria nei miei confronti, all’interno del Pd, rendendo pubblica quella lettera e interpretandola a modo proprio. Sottolineo un concetto basilare, che ho già spiegato al Pd durante la campagna elettorale per le regionali e che ora ripeto anche qui: il Sindaco, lo dice la legge, non può intromettersi nelle scelte gestionali che competono solo alla struttura amministrativa. Se lo fa, incorre nel reato di abuso d’ufficio. Ho sempre rispettato la legge, in trent’anni di vita politica e amministrativa, nessuno ha mai potuto dire una sola parola nei miei confronti dal punto di vista dell’onestà, della serietà, della correttezza, seppure alla guida di settori o enti che hanno gestito miliari di euro, e non permetto a nessuno di insinuare alcunché.

D. Di recente la sua amministrazione è stata in grado di riasfaltare un numero consistente di strade che non venivano manutenute da decenni. Avete utilizzato le risorse delle multe o da altri capitoli?

R. Le somme utilizzate per gli asfalti derivano in parte dalla Bucalossi. In buona parte, c’è da aggiungere, gli interventi sono stati effettuati dalle società che intervengono sul sottosuolo. Queste società, rispondendo a una richiesta specifica del Comune, rimettono a nuovo il manto di asfalto, una volta finiti i lavori (un esempio su tutti è quello di Terna). Un’altra parte deriva dagli incassi delle multe che servono pure a coprire le spese per la segnaletica e le spese legate alla polizia locale, dalle attrezzature ai mezzi.

D. La sua Amministrazione si è insediata con una situazione economica complessa, figlia del predissesto dichiarato nel 2015 e lascia una situazione nettamente migliorata. Come ci siete riusciti?

R. Siamo stati virtuosi, posso dirlo a voce alta, per cui nel 2025 usciremo dal Piano di riequilibrio finanziario e potremo fare investimenti con mezzi propri, cioè accendere mutui (ora si può contare solo sulle somme della Bucalossi). La soddisfazione è doppia perché abbiamo ricevuto la “promozione”, il “sigillo”, della Corte dei conti, che ha certificato il nostro lavoro, possiamo annunciare ai cittadini che nel 2025 potremo lavorare per ridurre le tasse: se fino a oggi la legge non ci consentiva di ridurre le tasse proprio perché con il Piano di rientro la tariffazione è massima, ora si può invertire la rotta. Nel frattempo, abbiamo anche realizzato tanti investimenti.

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