Lettere al direttore
Montesilvano sporca e disordinata
Ricevuta via mail il 20 marzo da Claudio Di Rocco
Gentile Direttore,
le scrivo per chiedere la sua opinione in merito ai lavori di rifacimento del tratto nord di Corso Umberto.
Dalla finestra di casa riesco a vedere abbastanza agevolmente una parte del cantiere e sono rimasto sbalordito dalla dinamica insolita dei lavori.
Dal 18 gennaio al 12 marzo circa hanno lavorato per realizzare le opere previste e da quella data in poi per sfasciarle.
Non volevo credere ai miei occhi, per questo mi sono confrontato con gli anziani che solitamente presidiano il cantiere ed ho scoperto la verità; stavano demolendo i marciapiedi appena pavimentati perché un residente si sarebbe rivolto alla magistratura se non fossero state adeguate le fognature (in quel tratto quasi inesistenti).
Il pensionato che mi ha raccontato tutto, mi ha salutato e ridendo mi ha detto: “Zì zì! Lu diavol fa le tiell, ma non fa li cupirchij!”
Ridendo per la battuta, ho retto il gioco e gli ho risposto: “Nonnò! Ma vù vidè che a Montesilvano il diavolo si è imparato pure a fare i coperchi?”
Scherzi a parte, stando alle informazioni ricevute dai commercianti della zona, il cantiere in quel tratto avrebbe dovuto impiegare circa un mese e ne sono passati più di due e, nonostante l’impresa lavori alacremente, si prevedono ancora mesi di disagi e siamo solo al primissimo tratto.
Visto che si dovrebbero realizzare gli stessi lavori su tutto il Corso fino a Viale Europa, proseguendo poi fino al mare e su tutta via Vestina fino a Cappelle, secondo lei, è il caso che io venda la mia auto e acquisti una più confortevole moto da enduro?
Risposta del direttore
Gentilissimo Claudio,
La ringrazio per la sollecitazione e proverò a risponderle seriamente. Il vero tema chiaramente non è quello della vendita della sua automobile, ma della tremenda approssimazione di chi gestisce i lavori pubblici in città e della relativa scarsissima capacità di pianificare e comunicare con i cittadini. Lei e non solo siete sostanzialmente sequestrati in casa e avreste tutto il diritto di sapere quanto tempo durerà il sequestro e perché questo si sta protraendo oltre il previsto. Se si è realizzato ed ora si sta rompendo è evidente che la progettazione non è stata in grado di intercettare le variabili in gioco. Ammesso e non concesso che ciò non fosse prevedibile, è evidente che chi sta gestendo i lavori non si è posto il problema di avvisare chi sta subendo sulla propria pelle il prolungamento dei lavori. Da alcuni mesi è sempre più complesso muoversi in città a causa dei lavori di Terna e per gli altri cantieri in essere, compreso il tratto nord di Corso Umberto. Chi ha scelto queste sovrapposizioni di cantieri che stanno mettendo in ginocchio la circolazione stradale? Una possibilità è quella di dover aprire più cantieri possibile prima delle prossime elezioni per dimostrare di essere stati efficaci e non quello di rispettare chi nella città vive. Saremo in grado di ricordarcene?
Democrazie e covid
Ricevuta via mail il 29 marzo da Carbonaro Francesco
Egr. direttore leggendo il numero di marzo de Il Sorpasso ho letto due articoli che hanno suscitato in me molta curiosità, quelli sulla democrazia e sul covid.
Quale democrazia? Ordunque la democrazia in questo paese cui si sente parlare è scomparsa da tempo, era presente un tempo ora invece è pseudo democrazia travestita o camuffata da tale. La democrazia era viva sino quasi alla fine degli anni Settanta poi tutto cambiò. Gli italiani non hanno compreso il cambio repentino di rotta, eppure in molti ci avvisarono e ne cito solo alcuni nomi: Montanelli, Pasolini e addirittura il gruppo dei Pink Floyd in una delle loro canzoni. Gli italiani distratti da altro e non concentrati sulla libertà e sul concetto di democrazia non li hanno compresi. Si può correre ai ripari? Abbiamo un margine d’azione per ripristinare la nostra tanto bella democrazia? Io credo sia possibile e cito due argomenti: “fuori dalla nato il pericolo della guerra sovietica non esiste più e gli USA non possono fare il poliziotto del mondo” come disse George Bush senior e il secondo “fuori dall’Europa perché la Germania e Francia sono l’Europa” come disse il caro Indro Montanelli. I governanti italiani ci hanno imposto la moneta euro fregandoci alla grande e dicendo un’infinità di fandonie come Prodi e Ciampi tra le quali ricordo “lavoreremo meno, saremo più ricchi, ..”. Lei direttore è ricco? Voi della redazione siete ricchi? Se si son contento per voi.
Riguardo al covid devo dissentire fortemente da chi ha scritto che il vaccino ha evitato molti decessi. Possiamo dire certamente ma guardiamo il rovescio della medaglia: quanti decessi abbiamo avuti da danno da vaccino? Sono superiori ai decessi da covid e tra l’altro come ben si sa chi si è vaccinato si è contagiato ugualmente ed è finito in ospedale anche in terapia intensiva. Guardando dati se fosse stato un virus molto letale almeno metà della popolazione mondiale sarebbe dovuta morire in tutto il mondo si è registrato circa un milione di decessi. La spagnola nell’anno 1918 fece 50 milioni di vittime. Tra virus e danni da vaccini e diagnosi falsificate moltissimi si sono arricchiti e dall’essere sconosciuti sono diventati notissimi come Bassetti divenuto consulente infettivologo della Marina Militare italiana come se la Marina non avesse i medici che si occupano di malattie infettive. Per cui ill.mo direttore e redattori “meditate e son sicuro che avete una coscienza non come i redattori del quotidiano Repubblica e Corriere della Sera che hanno i peli sul cuore con chi non gli è particolarmente simpatico e non la pensa come loro”. Fortunatamente sono state create associazioni da danni da vaccini e stanno dando forte battaglia ed io sono associato ad una di queste.
Grazie, auguro a lei e alla redazione una serena Pasqua.
Risposta del direttore
Gentilissimo Francesco,
La ringrazio della sua missiva anche se non condivido nel merito il suo argomentare ma ritengo essenziale il confronto e tentare di raccogliere gli spunti per la discussione. In riferimento al tema della mancata democrazia non riesco a comprendere il collegamento tra le due citazioni di Bush senior e Montanelli e la mancata democrazia italiana. Sono invece d’accordo nell’affermare che siamo ostaggio dei partiti e delle scelte degli stessi da oltre un decennio perché non riusciamo più a scegliere i parlamentari che invece sono scelti a tavolino dai partiti. I partiti svolgono regolare congressi e scelgono al loro interno democraticamente i candidati e la posizione nelle liste? No, perché è il segretario e il suo entourage ad eseguire la scelta. È democrazia questa? È democrazia l’aver svuotato di funzioni il Parlamento che da oltre un ventennio si limita ad approvare i Decreti-legge e le proposte di legge governativi?
Riguardo al covid e all’efficacia dei vaccini sono totalmente in disaccordo con lei e provo ad utilizzare le sue stesse argomentazioni, nel 1918 la spagnola senza vaccini mieté 50 milioni di vittime su una popolazione mondiale di 1,7 miliardi (circa 3 su 100 abitanti), mentre con i vaccini distribuiti massivamente a quasi un anno dalla comparsa di covid sono morte 1 milione di persone su 7,7 miliardi di persone (circa 1 su 10.000 abitanti). È importante fare il confronto e tenere presente gli ordini di grandezza di differenza e la mortalità iniziale senza vaccini e quella complessiva successiva con l’effetto dei vaccini. La differenza è di almeno un ordine di grandezza. In conclusione, i rischi correlati alla vaccinazione sono infinitamente più bassi del rischio di avere severi effetti delle infezioni e non potevamo scegliere diversamente. In realtà chi ha scelto di non vaccinarsi ha goduto parzialmente degli effetti ottenuti dalla maggioranza che si è vaccinata. Continuare a discettare degli effetti delle vaccinazioni dopo aver vissuto i terribili anni della pandemia mi sembra onestamente lunare, ma tant’è!
Un abbraccio e continui a seguirci.
Montesilvano da sogno
Ricevuta via mail il 25 febbraio dal commendatore Enrico Gambacorta
Gentile Direttore,
ho visto passare il filobus VERDE di 134 passeggeri in funzione da Pescara a Montesilvano che, in futuro, dovrebbe arrivare fino all’aeroporto. Ne beneficerà il traffico cittadino e diminuiranno le tossiche polveri sottili. Ma l’operazione andrebbe completata con parcheggio di scambio davanti ai grandi alberghi dove esattamente è il capolinea del filobus, in modo che tutti quelli provenienti da nord e dall’entroterra possano lasciare l’auto e prendere il filobus. Si alleggerirebbe il traffico delle due città.
In più si potrebbe ipotizzare una vera strada parco su tutto il lungomare da Montesilvano a Pescara sistemando l’attuale traffico delle 10.000 auto giornaliere sotto l’attuale manto stradale del lungomare da Silvi a Francavilla.
Per me potrebbe anche non essere un problema di soldi ma, in ogni caso, qualora ce ne fosse bisogno si potrebbero utilizzare, anche per dare una mano al ministro Fitto, le risorse del PNRR.
Inoltre, riabilitare il famoso aeroplano con le attività connesse al mare e collocandovi sopra un revolving restaurant da cui ammirare il cielo, i monti d’Abruzzo, l’Adriatico mare e le sue spiagge da invidiare.
Ho sognato (?) l’avvento di un genio di talento armato di una ferrea volontà.
Ricordiamoci che VOLERE È POTERE.
P.S. Non so se sia ancora il caso di sognare in questo tipo si società.Mi faccia sapere qualcosa. Grazie e tante belle e care cose.
Risposta del direttore
Gentilissimo commendatore,
La ringrazio della condivisione della suggestione che Le fa percepire una Montesilvano da sogno. È esattamente quanto vado ripetendo a mo’ di disco rotto da un paio di decenni, se solo fossimo capaci di emanciparci dalla illusione che costruendo edifici su edifici otterremo una città migliore invece di immaginare quali azioni possono sprigionare l’enorme potenziale di questa città, avremmo già ottenuto metà del risultato. Di certo se la filovia riuscirà ad intercettare una buona aliquota di chi oggi utilizza l’auto per andare e tornare da Pescara potremmo immaginare di ridurre il flusso veicolare sul lungomare. Se il filobus avrà successo sarà necessario aumentare il numero di parcheggi già presenti a ridosso di Porto Allegro, del Palacongressi e della zona retrostante dei grandi alberghi. Se finalmente la Stella Maris tornerà vitale, sfruttarne l’altezza e la posizione per un revolving restaurant potrebbe essere un’ottima opportunità. Per il lungomare io sogno una riviera modello Riccione e Rimini completamente dedicata al benessere di chi abita in zona e all’accoglienza di chi arriva da fuori per trascorrere alcuni giorni al mare.
Gli Usa tramite l’Isis aprono un secondo fronte per Putin
Ricevuta via mail il 26 marzo da Francesco Squillante (Subbiano Arezzo)
Come ai tempi della cosiddetta strategia della tensione e dell’uso indiscriminato del terrorismo come strumento di pressione e manipolazione politica, gli Usa tramite la propria creatura chiamata Isis aprono un pericoloso e insidioso per Putin e il suo regime oligarchico secondo fronte di vera e propria guerra nel cuore moscovita del suo impero.
Proprio alla vigilia della nuova mobilitazione di 300.000 uomini volta a rimpinguare l’armata rossa per riconquistare Kharkiv e poi riprendere l’avanzata su Odessa, prima gli Usa e la GB preannunciano un attentato possibile in Russia, che poi di fronte al mancato cambio di programma di Putin, puntualmente avviene! Così la guerra è giunta a Mosca, così come tramite Hamas l’alleato iraniano di Putin l’aveva portata in Israele e cioè presso il più importante e strategico alleato americano sul teatro medio orientale.
La guerra ha quindi fatto un altro passo avanti verso una ulteriore escalation, densa di incognite e di pericoli generali. Cosa farà ora Putin? Rinuncerà a dare il temuto colpo di grazia al traballante esercito ucraino? Oppure accelererà e incrementerà ancora di più la imminente contro-offensiva estiva volta a riprendere i territori ripresi dagli ucraini dopo il fallito tentativo russo di prendere Kiev e Odessa?
E cosa farà l’America con la GB in quel caso? Fino a dove si spingeranno le potenze talassocratiche atlantiche?
E l’Unione europea cosa potrà fare per evitare la catastrofe nel proprio stesso territorio? Sono domande tragiche alle quali al momento nessuno può dare una risposta certa!
Risposta del direttore
Gentilissimo Francesco,
La ringrazio della sua puntuale riflessione sugli ampi temi di geopolitica internazionale. È evidente l’attacco terroristico nel pieno centro di Mosca potrebbe in qualche modo modificare gli equilibri dell’assoluto controllo putiniano sulla comunità russa. I russi saranno ancora disposti a cedere quasi completamente le loro libertà in cambio di una sicurezza interna che a seguito dell’attacco terroristico inizia a scricchiolare? Lo scenario mediorientale in ebollizione, con l’Iran chiaramente intenzionato a non rimanere in posizione attendista, aiuterà Putin nel mantenere sotto controllo l’opposizione interna permettendogli di proseguire nel suo disegno espansionistico verso l’Ucraina? L’Europa farebbe bene ad abbondonare il concetto dell’unanimità e organizzare, con i soli paesi disposti a creare un esercito unico europeo, una vera difesa europea atta a dissuadere eventuali aggressori. Immaginate il rischio di avere territori europei sotto attacco se la Russia dovesse sfondare in Ucraina e decidesse di proseguire la sua avanzata ad ovest?
Zanni
Ricevuta via whatsapp il 07 marzo da Davide Pace
Caro De Flaviis,
le invio delle foto sottostanti lo svincolo della circonvallazione Zanni. La strada è stata aperta ed è presente tanta sporcizia. Ritengo sia stata aperta non dal Comune ma dai cittadini ….
Risposta del direttore
Gentilissimo Davide,
grazie per aver inviato le foto che sono autoesplicative e dimostrano quanto Zanni sia periferica nell’attuale assetto amministrativo. Il divenire periferia è una delle motivazioni che giustifica i contrari alla Nuova Pescara. Immaginiamo Zanni nell’assetto della Nuova Pescara e agiamo di conseguenza!