Alessandro Cicognini è stato un compositore di colonne sonore cinematografiche
Nacque a Pescara il 25 gennaio 1906 e trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Francavilla al Mare, città a cui restò costantemente legato anche dopo il trasferimento a Roma.
All’età di 13 anni già aveva dimostrato di possedere un notevole talento nel suonare il pianoforte e per questo alcuni gestori di sale cinematografiche gli chiesero di accompagnare con la sua musica le scene delle pellicole allora prive del sonoro.
Questa esperienza giovanile probabilmente segnò il futuro del giovane Alessandro, che già allora dimostrava una eccellente bravura nello scegliere i temi musicali più adatti ad accompagnare le varie scene dei film.
La sua forte vocazione musicale non era però gradita dalla famiglia, soprattutto dal padre, che gli impose di iscriversi all’Università, dove conseguì la laurea in Giurisprudenza.
Tuttavia egli continuò a studiare musica seguendo le lezioni di Giulio Cesare Paribeni e Rinaldo Renzo Bossi al Conservatorio di Musica di Milano, dove nel 1927 conseguì il diploma in pianoforte.
Nel 1932 pubblicò la cantata Saul e l’anno seguente firmò un’opera lirica in tre atti dal titolo Donna Lombarda, di cui scrisse anche il libretto e con la quale partecipò ad un concorso per giovani compositori indetto dall’EIAR, di cui risultò vincitore ex aequo con Pasquale La Rotella. L’opera venne rappresentata a Milano, a Torino ed a Roma, incontrando il favore della critica.
La sua prima colonna sonora cinematografica risale al 1936 con il film “I due sergenti” diretto da Enrico Guazzoni, ma solo nel 1937 il suo nome apparve nei titoli di testa quale autore del commento musicale del film “Il corsaro nero” diretto da Amleto Palermi.
Per il maestro Alessandro Cicognini fu l’inizio di una fruttuosa carriera, che lo portò a scrivere le musiche di centinaia di pellicole cinematografiche realizzate tra il 1936 ed il 1993.
Particolarmente proficuo fu il sodalizio artistico che stabilì con il regista Alessandro Blasetti, per il quale compose le musiche di quasi tutti i film.
Al termine della Seconda guerra mondiale Alessandro Cicognini accettò l’incarico di comporre le musiche per “Sciuscià”.
Il successo internazionale del film rafforzò la sua notorietà e Vittorio De Sica gli chiese di comporre la colonna sonora di “Ladri di biciclette”, per la quale nel 1949 gli venne conferito il Nastro d’argento.
Questa collaborazione segnò la nascita di un nuovo sodalizio artistico in cui la stima reciproca del regista e del compositore produsse ottimi frutti. I film di De Sica “L’oro di Napoli”, “Miracolo a Milano”, “Umberto D.”, “Stazione Termini” ed “Il giudizio universale” si avvalsero delle musiche composte da Alessandro Cicognini.
Il compositore ebbe ottimi rapporti professionali anche con Luigi Comencini (Pane, amore e fantasia), e con Mario Monicelli (Guardie e ladri) e firmò inoltre le musiche della saga di Don Camillo e le colonne sonore di altri celebri film interpretati da Totò quali “Totò, Peppino e i fuorilegge”, “La banda degli onesti”, “Siamo uomini o caporali”.
La notorietà del compositore abruzzese varcò i confini nazionali quando, nel 1956 da Hollywood gli venne affidata la realizzazione della musica per il film del regista Ken Annakin “Amami… e non giocare”.
Nel 1958 fu incaricato di comporre le musiche per “Orchidea nera”, diretto da Martin Ritt ed interpretato da Sophia Loren, e nel 1960 per “La baia di Napoli”, diretto da Melville Shavelson ed interpretato da Clark Gable.
Con l’inizio degli anni Sessanta e la progressiva uscita di scena di maestri come Blasetti e De Sica, le richieste di lavoro si diradarono anche a causa del rigore con cui affrontava la sua opera che lo metteva spesso in contrasto con registi e produttori di film che avrebbero voluto da lui cose che non si sentiva di fare.
Finché una sera, colto da una crisi di sconforto, gettò nel fiume Aniene gli spartiti di tutte le sue composizioni, e decise di lasciare Roma ritirandosi per un periodo di tempo a Francavilla al Mare.
A partire dal 1965 si dedicò all’insegnamento e venne nominato nel 1969 direttore del Conservatorio di musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Nel 1971 venne nominato direttore del Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia e mantenne questa carica fino al suo definitivo ritiro.
Morì a Roma il 9 novembre 1995.
Nel 105º anniversario della nascita di Alessandro Cicognini (25 gennaio 2011), è stato istituito a Francavilla al Mare il Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini (CRESNAC).
Da un’idea del direttore del CRESNAC, il compositore Davide Cavuti, è nato sempre nel 2011 il Festival Alessandro Cicognini alla cui prima edizione hanno partecipato Giorgio Albertazzi e Piero Mazzocchetti e per ricordare la figura del compositore hanno contribuito Anna Racinaro, sua ultima compagna, Malì Cicognini, nipote del Maestro, Federico Savina, docente di tecnica del suono presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Umberto Scipione, compositore di musiche da film, Paolo Di Cesare esperto della storia di Alessandro Cicognini ed il Paolo Di Sabatino Trio.
Luis Bacalov, premio Oscar per la colonna sonora del film Il postino ed Antonella Ruggiero, storica voce dei Matia Bazar, hanno partecipato alla quarta edizione del Festival tenutosi a Francavilla al Mare il 21 e 22 giugno 2014.
L’edizione 2019 ha visto come protagonista lo sceneggiatore Enrico Vanzina, premiato con il “Premio Note da Oscar” per la sezione “sceneggiatura”.
Il 17 agosto 2015, a Francavilla al Mare, è stato assegnato per la prima volta dal CRESNAC il “Premio Internazionale Alessandro Cicognini”: il riconoscimento è stato conferito alla cantante Gloria Gaynor e ritirato dall’Artista statunitense sul palco di Francavilla al Mare alla fine del suo concerto a cui hanno assistito circa 20.000 spettatori.
A dicembre 2016 il “Premio Cicognini” è stato conferito alla memoria di Giorgio Albertazzi.
Nella terza edizione del “Premio Cicognini” il riconoscimento è stato assegnato al maestro Ennio Morricone.
Il “Premio Cicognini” del 2018 è stato assegnato al Maestro Umberto Scipione ed alla memoria del Maestro Manuel De Sica.
La vicenda umana del maestro Alessandro Cicognini ha ispirato la produzione di concerti, dischi, spettacoli teatrali e lavori cinematografici.
Nel 2016 Davide Cavuti ha scritto e diretto il film “Un’avventura romantica” ispirato alla vita di Alessandro Cicognini e presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il film-documentario racconta la storia del celebre compositore di colonne sonore considerato uno dei padri della musica da film a livello internazionale.
Al lavoro cinematografico hanno preso parte Edoardo Siravo, Michele Placido, Pino Ammendola, Gaetano Aronica, Debora Caprioglio, Lino Guanciale, Micol Olivieri, Antonio Salines, Giorgio Albertazzi, Stelvio Cipriani, Lino Patruno e Pasquale Squitieri.
Nel 2015 Davide Cavuti ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale “Sciuscià e altre storie” che ha debuttato a Padova con la partecipazione dell’attore Edoardo Siravo e di un Ensemble musicale che ha ripercorso i grandi successi del maestro abruzzese; successivamente lo spettacolo è stato realizzato con la partecipazione dell’attore Giorgio Pasotti e, nel 2017, con Michele Placido.
Sempre nel 2015 l’autore Peppe Millanta ha portato in scena a Pescara un monologo sulla vita dell’insigne maestro coinvolgendo nello spettacolo l’attore Ezio Budini, l’illustratrice Michela Tobiolo ed il video-maker Matteo Sabatini.
I “Capolavori di Alessandro Cicognini” è un disco di Davide Cavuti, pubblicato nel 2014 dal Cresnac, che contiene una rielaborazione di alcune delle più celebri colonne sonore dell’insigne maestro abruzzese con la partecipazione, oltre all’autore, di Antonella Ruggiero, Michele Placido, Vanessa Gravina, Edoardo Siravo, Awa Ly, il Paolo Di Sabatino Trio e Sergio Rubini.