Fuoco fatuo

di Armando Marcucci

Oggi affronteremo la definizione figurativa del “Fuoco fatuo”, ovvero ”cosa che non dura, che non ha sostanza; parvenza effimera”.

Il nostro mondo, la galassia delle Associazioni, dei Comitati che si battono per la difesa delle Persone con disabilità, è costantemente alla ricerca di nuove accensioni di “Fuochi Fatui” che riguardano il nostro complesso (a volte pure complicato) e variegato mondo.

Cercherò di tradurre in maniera meno criptica il senso di questa affermazione con un esempio.

Un mio carissimo amico, che è stato già ospite (Lui e Suo Figlio) di questa rubrica, è stato protagonista di un ennesimo servizio su una Tv Nazionale che ha trattato la storia del Ragazzo e del suo diritto a frequentare l’Università godendo dei Servizi Educativi, ma anche della imprescindibile assistenza materiale (traduzione: qualcuno che accompagni in bagno Suo figlio). Subito dopo mi ha chiesto:

Armando, dopo questo servizio ci ascolteranno finalmente?”

e io con la massima serenità gli ho risposto:

No, Mirco, il servizio della Rai è già passato, è già storia, ora dovrai fartene fare un altro o guadagnarti un articolo in quotidiano o robe similari“.

Il Mio Amico, il Padre di questo ragazzo con disabilità, in sintesi dovrà accendere un altro fuoco… che sarà a sua volta inesorabilmente fatuo ahimè- ahinoi.

Il mio non è stato sarcasmo, ma pura verità.

Il problema principale è che il nostro mondo è caratterizzato o da Associazioni “unipersonali” che pensano (come dar loro torto del resto..) a far sopravvivere loro stessi o i loro cari, a tutelari i propri diritti e ad andare avanti attivando spesso politiche di “piccolo cabotaggio” oppure da settoriali Associazioni Nazionali che difendono esclusivamente i diritti dei propri Associati (i ciechi quelli dei ciechi, i sordi quelli dei sordi e così via..), utilizzando a loro volta linguaggi poco comprensibili da coloro che persone con disabilità non sono.

Queste stesse Associazioni Nazionali anziché fare “sistema” e puntare a federarsi le une con le altre, si crogiolano se … vengono invitate a vari tavoli regionali e/o nazionali e poi si felicitano se altre non vengono invitate ai medesimi tavoli, salvo poi rammaricarsi quando è il loro turno a non essere invitate ai medesimi tavoli di cui prima….e così si procede verso il prossimo diritto negato, verso la successiva Indennità di Accompagnamento revocata, verso la conseguente istanza per contrassegno di parcheggio per disabili respinta, verso la costante disapplicazione della L. 68/99 e così via….

Ci servirebbe sicuramente ora, come il pane, un Angelo Pezzana, sì, uno come Lui!

Angelo Pezzana, lo ricordiamo, oltre ad essere stato un “Libraio”, Scrittore e ad aver fondato il “Salone Internazioanle del Libro di Torino”…., ha costituito:”FUORI” – acronimo di

Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano”.

FUORI – è stata una delle prime Associazioni del movimento di liberazione omosessuale italiano fondata nel 1971 a Torino dal Pezzana insieme ad altri attivisti, tra le quali la matematica Mariasilvia Spolato, ed è stata per lungo tempo anche una Rivista.

A Pezzana si deve di fatto la creazione del movimento LGBT italiano.

Si ricorda che, nel primo numero della Rivista FUORI, Pezzana in un suo editoriale esordiva così:

Noi oggi rifiutiamo quelli che parlano per noi……È toccato a tanti altri prima di noi, ebrei, neri (ricordate?), ora tocca a noi. E il risveglio sarà immediato, contagioso, bellissimo“.

Questo servirebbe a noi ora, niente di meno, forse neanche niente di più.

Un solo organismo che parli con una sola voce, che agisca in maniera unitaria e che tuteli e rappresenti tutte le Persone con disabilità sotto tutti i punti di vista, Normativo, Legale, Giudiziario e perché no … Politico.

In sintesi, sotto questo “cappello “tutte le Associazioni della ns. galassia continuerebbero ad agire ed operare, ma vigerebbe finalmente il principio per tutte Loro ed i Loro Associati del “Plenum ius – Optimum ius” ovvero lo status del “diritto pieno” che spettava in antichità ai Cittadini Romani e che fino ad oggi oggettivamente, “grazie” alle ataviche divisioni già referenziate, invece non è stato ancora ottenuto.

È il momento di agire, subito!

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