Vincenzo D’Incecco:
“Se entro sei mesi non ci sarà una chiara volontà di governare la transizione da parte di Montesilvano e Spoltore commissario a gennaio 2024”
di Mauro De Flaviis
Abbiamo intervistato telefonicamente il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco firmatario, insieme al presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri e al consigliere Leonardo D’Addazio, del progetto di modifica della Legge Regionale n. 26 (da ora in poi LR) del 24.08.18 in discussione nelle commissioni regionali in queste settimane.
- Innanzitutto le chiedo se crede ai benefici prospettati dai fautori della Nuova Pescara?
- Personalmente sono rispettoso della volontà popolare, chiaramente espressa nel referendum, anche se io ho votato no al quesito referendario. Nel 2018, da consigliere comunale di Pescara, potevo fare ben poco per contribuire a scrivere una buona LR, mentre oggi posso lavorare per “mettere delle pezze” alla LR vigente oggettivamente di scarsa qualità.
L’obiettivo è ambizioso perché per i grandi Comuni il processo di fusione, mai attuato finora in Italia, è complicato. I benefici possono essere importanti se ciò permetterà alla nuova Città di poter accedere ai fondi nazionali e comunitari in misura maggiore rispetto allo status quo. Non credo invece alla costruzione immaginifica di una cosa straordinaria e in una semplificazione normativa e amministrativa e chi ne fa riferimento probabilmente non è a conoscenza di cosa si gestisce a livello comunale. Ampliando i territori ci saranno occasioni che oggi Pescara e Montesilvano, praticamente sature, non potranno cogliere mentre Spoltore sarà in condizione di coglierle. Dobbiamo rispettare quanto i cittadini hanno decretato nel referendum, ma dubito avremo un beneficio concreto in termini di riduzione di spesa con la riduzione da tre a un Consiglio Comunale, Sindaco, Giunta e quant’altro perché la rappresentanza dei territori va rispettata e al posto dei Consigli Comunali avremo, a seconda dell’assetto che sarà scelto, le Municipalità o altro che occuperanno all’incirca lo stesso numero di addetti.
A suo tempo gli elettori hanno cavalcato l’onda dell’antipolitica immaginando di ridurre lo spazio della politica per i rappresentanti dei tre Comuni e probabilmente se si dovesse rivotare oggi il risultato non sarebbe lo stesso.
- Perché ha presentato insieme a Sospiri e D’Addazio una proposta di legge per modificare la LR 24 del 2018 che norma l’istituzione della Nuova Pescara, come da esito del referendum del 2014?
- La fase di transizione avrà di certo un impatto sui cittadini, pensi ad esempio al cambio della denominazione delle vie che dovrà essere apportato per evitare di avere tre indirizzi equivalenti nella nuova Città. I detrattori della proposta di modifica della LR chiedono l’immediatezza della fusione senza tener presente che,ad esempio,è complesso uniformare i regolamenti comunali che rispettano le specificità di ogni territorio. Pescara ne ha circa cento e servirà del tempo per procedere alla integrazione con efficacia e con il minimo dei disagi. Chi lo farà e quando se procedessimo immediatamente con la fusione? Saranno rispettate le esigenze dei cittadini che gli attuali e differenti regolamenti soddisfano?
Oggi non si è pronti per una serie di motivi, il più importante dei quali è che a partire dal 2020 i tre Comuni sono stati impegnati a fare altro come organizzare i centri vaccinali, distribuire gli aiuti e contrastare gli effetti della pandemia ed ecco perché abbiamo proposto una modifica alla LR.
- Capisco ma sono passati più di quattro anni dalla emanazione della LR e la pandemia può essere oggettivamente utilizzata come scusante per un anno, il resto non ritiene sia attribuibile alla riottosità degli amministratori?
- È stata evidente dal primo giorno la diffidenza degli amministratori di Montesilvano e Spoltore. È necessario il loro coinvolgimento per evitare impatti negativi sui servizi e da qualche settimana a questa parte, a mio avviso anche grazie alla formalizzazione della nostra proposta di modifica della LR, inizia ad essere evidente il loro cambio di prospettiva. Ora mi sembra abbiano compreso che il processo è ineludibile e con loro o senza di loro si arriverà alla nuova Città.
- Intende affermare che la proposta di modifica della LR, se approvata come è prevedibile, riuscirà a coinvolgere gli amministratori riottosi?
- Il rispetto del risultato della consultazione popolare tramite referendum e della LR è un obbligo e da ciò non si transige. Prendendo atto che non c’è stata la volontà di procedere,emerge la nostra proposta che obbliga gli amministratori ad utilizzare i prossimi sei mesi per dimostrare di essere in grado di procedere seriamente con l’unificazione di alcuni servizi fondamentali.
- Tutta la discussione è incentrata sul far realizzare ai Consigli Comunali cessanti gli atti preparatori per il nuovo Comune, ma non potrebbe il nuovo Comune procedere alla stesura dei nuovi regolamenti, dello Statuto e alla fusione progressiva dei servizi?
- Lo Statuto non è l’ostacolo maggiore e credo esso verrà deliberato entro ottobre 2023 dagli attuali organismi che stanno lavorando a questo fine. L’obiettivo principale è quello di non far crollare la qualità dei servizi se ciò non sarà pianificato correttamente e per tempo, demandandolo al nuovo Comune il rischio è concreto. Con la nostra proposta due dei tre Comuni, anche i due più riottosi, potranno guadagnare ulteriore tempo se dimostreranno di impegnarsi seriamente nell’aggregare i servizi. In alternativa sarà il Comune più grade ad attrarre a sé i servizi degli altri due procedendo a una sorta di annessione che non rispetterebbe le identità e le specificità degli altri due e questo lo vogliamo evitare. Non sarebbe politicamente corretto accettare una annessione e non rispetterebbe il mandato ottenuto dagli attuali amministratori ed ecco perché riteniamo doveroso trovare una modalità che coinvolga e spinga tutti gli amministratori a prendere parte al processo di costruzione della Nuova Pescara.
- Perché la valutazione del piano predisposto dai due Comuni è demandato ai Presedenti della Giunta e del Consiglio Regionale?
- La valutazione della proposta di fusione dei servizi ai sensi della LR modificata, proveniente da almeno due Comuni, sarà istruita dagli uffici regionali che hanno le competenze per comprendere se le proposte saranno serie o saranno utili solo a rimandare il processo di fusione e, una volta verificata passeranno la valutazione ai Presidenti che assumerannoformalmente la decisione.La proposta di modifica della LR è stata scritta dagli uffici regionali e non da me e Sospiri, noi abbiamo avuto l’idea e abbiamo chiesto agli uffici di effettuare una proposta. La norma potrà di certo essere modificata e migliorata durante la discussione in Consiglio Regionale.
L’idea di base comunque è quella di dare l’opportunità a chi ha dimostrato negli anni di fare melina di partecipare da protagonisti a questa fusione togliendo loro l’alibi della incorporazione in Pescara e se questa opportunità non sarà accolta il primo gennaio 2024 sarà nominato un commissario per procedere senza ulteriori dilazioni.
- Lei che denominazione preferisce per la nuova Città?
- Da sempre ho pensato che mantenere Pescara potesse essere la scelta migliore, ma, da un punto di vista comunicativo e per veicolare la novità della fusione, scegliere un nome differente potrebbe essere la soluzione vincente e creare un interesse positivo per la nuova Città.