Mai più senza. Persone senza casa e case senza persone

Service learning – Alternanza scuola-lavoro

 

Ricevuto dalla prof.ssa Carla Sbrolli (IIS Alessandrini)

 

“La Scuola deve educare all’impegno civile, alla partecipazione democratica, alla prassi del confronto nel pluralismo delle opinioni…”

…questo, secondo noi, era il compito che la Costituzione affidava all’istruzione (pubblica) nella costruzione della società civile e questo rimane, forse l’unico, sicuramente il più importante, ruolo dell’istruzione in un sistema economico dove delocalizzazione e robotizzazione rendono sempre meno necessaria la “manodopera” ma la disruption tecnologica mobilita doti personali complesse per non cedere al “nuovo totalitarismo”

Alle premesse indicate si ispira Il progetto “MAI PIU’ SENZA…persone senza casa e case senza persone….” – che adotta la metodologia del service learning ed è risultato vincitore del bando nazionale del MIUR per la diffusione di questa prassi didattica – che prevede l’analisi per un biennio – il presente anno scolastico ed il prossimo – delle tensioni abitative nel territorio del Comune di Montesilvano e la presentazione al riguardo di una proposta in grado di porre un argine al fenomeno, sempre più diffuso, delle famiglie italiane e straniere in difficoltà nel reperimento di un’abitazione.

Il tema della precarietà abitativa è stato affrontato dal punto di vista delle politiche di accoglienza nei confronti delle popolazioni immigrate, nel corso del presente anno; e dal punto di vista delle politiche di redistribuzione del reddito e di lotta alla povertà, sarà affrontato nel corso del prossimo anno scolastico.

Tutte le attività realizzate sono state le premesse e strumento dell’elaborazione di una proposta di soluzione del problema con l’intervento del Comune:

 

PROPOSTA

 

“Il Comune di Montesilvano rilascerà autorizzazione a costruire a favore di imprese edili, solo a patto che queste si impegnino a mettere a disposizione del Comune stesso e su sua richiesta, a equo canone, le unità abitative che risultino non vendute o non locate ad un anno dal rilascio dell’abitabilità.

 

Il Comune di Montesilvano si impegna a trasferire il contratto di locazione a equo canone stipulato con le imprese edili, a favore delle famiglie italiane e straniere prive di abitazione o in difficoltà nel reperirne o mantenerne una.

Il Comune di Montesilvano si impegna verso l’impresa edile al regolare pagamento del canone mensile ed al mantenimento dello stato dell’immobile.

Le famiglie affidatarie degli immobili si impegnano verso il Comune al regolare pagamento del canone mensile, al mantenimento dello stato dell’immobile, al rispetto della legge e del regolamento condominiale.”

 

Nel corso di numerose conferenze, gli studenti hanno presentato a diverse istituzioni impegnate a vario titolo nel territorio il prodotto del proprio lavoro di ricerca sul tema e la proposta operativa avanzata al Comune; sono state coinvolte la Caritas diocesana, l’ANCE, il SUNIA, le Associazioni Migranti, la Consulta Comunale dei migranti di Montesilvano, l’Università di Teramo (Facoltà di giurisprudenza), il Comune di Montesilvano , – cui si aggiungono le organizzazioni con le quali sono stati realizzati specifici incontri – Banca Etica ed Amnesty International – e quelle nelle quali siamo entrati come scuola e che abbiamo coinvolto nel nostro lavoro – Rete Interistituzionale dei Servizi Socio-Sanitari raccogliendone i contributi di idee per precisare e meglio definire la proposta stessa ed, eventualmente, avanzarne di nuove.

 

Una prima, pubblica conferenza c’è stata il 21 novembre 2017; un’altra, il 23 di febbraio2018; una terza, il 14 marzo 2018, presso Confindustria Chieti-Pescara.

La conclusione del lavoro di quest’anno è avvenuta presso il Palazzo di Città di Montesilvano con il patrocinio del Comune e la presenza del Sindaco in qualità di relatore.

 

Le premesse analitiche della proposta sono che:

 

  1. Montesilvano è un territorio edificato in sovrabbondanza e non sempre nel rispetto dei criteri di razionalità e legalità: molti appartamenti ed interi palazzi risultano vuoti da anni (a questo proposito sarebbe il caso che il Comune facesse un preciso censimento delle unità abitative inutilizzate);
  2. Montesilvano è un territorio in cui risulta sempre più alto il numero di famiglie, italiane e straniere, in difficoltà nel reperire e nel mantenere una abitazione sul mercato privato;
  3. le politiche abitative, nazionali e locali, volte a soddisfare il diritto alla casa risultano gravemente

inadeguate: insufficienti ed insoddisfacenti;

  1. il diritto all’abitazione si è andato affermando nel corso del tempo, nelle legislazioni internazionali e

nel dettato costituzionale del nostro Paese, come un diritto sociale fondamentale, premessa per

ogni altro diritto civile e sociale;

  1. l’abitazione è parte integrante e fondamentale delle politiche di accoglienza e di integrazione delle

popolazioni immigrate;

  1. garantire il diritto alla casa anche agli immigrati significa riuscire ad evitare la formazione di ghetti

(come quelli di via Ariosto) e, dunque, gestire il fenomeno migratorio assicurando, nel contempo,

più elevati livelli di sicurezza anche alla popolazione autoctona;

  1. garantire il diritto alla casa alle famiglie italiane e straniere può significare dare concreta rilevanza

alla funzione sociale che, per dettato costituzionale (art. 42) la proprietà privata deve sempre avere

nel nostro ordinamento;

  1. garantire il diritto alla casa alle famiglie italiane e straniere può significare riutilizzare un

patrimonio abitativo da troppo tempo in abbandono;

  1. sottoporre a condizione l’autorizzazione a costruire significa porre argine all’eccessivo consumo di

suolo che caratterizza il nostro territorio non meno che il nostro intero Paese, con tutte le nefaste

conseguenze che questo ha dal punto di vista idrogeologico e della stabilità del territorio;

  1. garantire il diritto alla casa alle famiglie italiane e straniere può significare costruire una comunità

più solidale e coesa, più partecipe dei destini individuali e collettivi, più consapevole di sé, della

propria storia e del proprio futuro.

 

Durante il nostro lavoro di approfondimento abbiamo ricevuto molti contributi di idee, ne

riportiamo alcuni:

 il capo di gabinetto del Sindaco di Montesilvano, dott. Farchione, ha giudicato “interessante” la

proposta della scuola e lo stesso Sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, con una

dichiarazione rilasciata a “Il Messaggero”, l’ha giudicata “praticabile”;

 il dott. Marco Sciarra, presidente della sezione costruttori edili dell’ANCE di Pescara, ha proposto

forme di compartecipazione pubblico/privato tese più che alla costruzione di nuove unità abitative,

al recupero ed al risanamento del già costruito: azione questa necessaria anche allo scopo di

evitare di accentuare il già intollerabilmente alto consumo di suolo;

 il dott. Marco Forconi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Montesilvano, ha proposto

l’apertura di un tavolo tecnico, presso il Comune, al quale possa partecipare anche l’IIS “E.

Alessandrini”, allo scopo di individuare la risposta più utile ai bisogni abitativi insoddisfatti dei

cittadini italiani e dei cittadini stranieri regolari.

 

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