Quale direzione?

   di Mauro De Flaviis

Cari lettori, a distanza di oltre un mese e mezzo siamo a commentare il risultato delle ultime elezioni comunali che hanno raccolto una affluenza del 59,37%, 26.412 votanti su un bacino di potenziali elettori di 44.484 unità. Le preferenze sono state 17.930 per il sindaco De Martinis e 7.712 per lo sfidante D’Addazio per un totale di 25.642 voti validi su 44.484 elettori potenziali pari al 57,64%. La vittoria schiacciante del Sindaco uscente è indiscutibile, la partecipazione convinta degli elettori al voto non mi pare sia avvenuta nonostante si sia votato, come nel 2019, in concomitanza con le Europee, elemento che avrebbe dovuto trainare alcuni indecisi per le comunali a partecipare all’esercizio di scelta dei propri rappresentanti. Alle precedenti comunali gli aventi diritto erano 43.181, i votanti furono 27.146, i voti validi 26.316 e i voti per De Martinis furono 17.622. Confrontando i dati, nonostante gli elettori nel 2019 fossero 1.303 in meno, i voti validi furono 671 in più. Quasi 2.000 elettori rispetto al 2019 hanno scelto di non scegliere il Sindaco. L’affluenza alle Europee tra il 2019 e il 2024 è scesa dal 64,32 al 60,85%.

Perché vi ho sommerso di numeri? Perché, purtroppo per chi mi circonda, sono un ingegnere e mi nutro di numeri e sono convinto essi parlino e si facciano comprendere molto più di tante parole.

Cosa leggo da questi numeri? Tra i due candidati, evidentemente non particolarmente attrattivi rispetto al 2019, atteso che 2.000 elettori, il 4,5% della platea totale, hanno deciso di non scegliere, De Martinis ha stravinto aumentando leggermente il numero dei suoi elettori! Aggiungo che il voto va sempre rispettato, accettato e difeso da chi, in disaccordo con il vincitore, cerca di delegittimarlo. Montesilvano ha chiaramente voluto confermare De Martinis per traghettare la città alla fusione nella Nuova Pescara nel 2027.

Subito dopo le elezioni avvenute l’8 e il 9 maggio, leggendo le reiterate dichiarazioni del confermato Sindaco alla stampa, sembrava la Giunta dovesse concretizzarsi in poco tempo, al contrario gli assessori sono stati nominati l’8 luglio con assegnazione delle deleghe il 17 luglio, a quasi 40 giorni dalle elezioni. La Giunta attuale è molto simile a quella uscente tranne i volti nuovi Corinna Sandias e Alice Amicone, sostitute di Barbara Di Giovanni e Debora Comardi. I lunghi tempi necessari per trovare la soluzione sono stati probabilmente dettati dalla negoziazione con la Lega, evidentemente finita male atteso che l’unico consigliere eletto non ha ottenuto alcun incarico.

Il dato politico rilevante è che, nonostante la quasi rottura prima delle elezioni della Lega, che aveva a sorpresa disconosciuto il candidato Sindaco e la successiva confluenza nella sua lista di buona parte dei precedenti consiglieri della Lega, il Sindaco è riuscito ad ottenere quasi il 70% dei consensi.

Come è stato possibile? Ritengo che sia accaduto perché la precedente opposizione consiliare non ha svolto incisivamente il ruolo dell’opposizione e perché il candidato Sindaco dello schieramento concorrente non è stato ritenuto adeguato al ruolo.

Le deleghe assegnate sono le seguenti, avendo indicato tra parentesi nel caso di cambio di assegnazione il precedente assessore:

Vicesindaco Paolo Cilli: pubblica istruzione, attuazione del programma, personale, asili nido, politiche comunitarie (Comardi);

Francesco Di Pasquale: ambiente, manutenzione e servizi (Comardi), verde pubblico (Pompei), protezione civile (Ruggero);

Lino Ruggero: lavori pubblici, viabilità e polizia locale, mobilità sostenibile, sviluppo economico, spazio pubblico e bene comune, demanio (Comardi);

Valentina Di Felice: bilancio e finanze, tributi, contenzioso, patrimoni e valorizzazione dei beni comunali, società partecipate;

Corinna Sandias: turismo (Comardi), manifestazioni ed eventi (Comardi), politiche sociali e famiglia (Di Giovanni), associazionismo (Di Giovanni), politiche di cooperazione internazionale e integrazione (Di Giovanni), cultura (Di Giovanni), identità e territorio (Di Giovanni), politiche della terza età (Di Giovanni), politiche energetiche (Di Pasquale);

Alessandro Pompei: sport e eventi sportivi, politiche ed eventi giovanili, impiantistica sportiva, servizi e politiche cimiteriali, informatizzazione (Comardi), igiene urbana (Cilli), pubblica illuminazione (Di Pasquale);

Alice Amicone: commercio e Suap (Di Pasquale), pari opportunità (Di Giovanni), sanità (Di Pasquale), servizi anagrafici e toponomastica (Di Pasquale), edilizia scolastica (Cilli)

L’urbanistica non è stata delegata e verrà gestita direttamente dal Sindaco.

L’assessore Sandias ha praticamente sostituito l’assessore Di Giovanni, mentre l’assessore Amicone ha parzialmente sostituito le deleghe dell’assessore Di Pasquale, il quale conserva unicamente la delega all’ambiente e riceve deleghe da altri assessori. Tra le principali variazioni le deleghe dell’ex assessore Comardi vengono redistribuite praticamente a tutti gli assessori, mentre i rimanenti assessori mantengono le precedenti deleghe.

La Giunta precedente viene sostanzialmente confermata con piccoli aggiustamenti delle competenze a parte Di Pasquale che si è visto modificare quasi tutte le deleghe. Squadra che vince non si cambia potrebbe essere il commento adeguato.

Quello che mi interessa è comprendere quale direzione assumerà l’azione amministrativa di questa compagine. Immagino in piena continuità con la Giunta uscente essendo cambiato molto poco. Quello che conosciamo è il programma presentato prima delle elezioni che riporto di seguito per i titoli dei capitoli:

  1. Montesilvano è Sicurezza e Legalità
  2. Montesilvano è Ambiente
  3. Montesilvano è Accessibile e Politiche Sociali
  4. Montesilvano è Abitare insieme e lotta all’Abusivismo
  5. Montesilvano è Servizi al Cittadino
  6. Montesilvano è Lavori Pubblici e sostenibilità urbana
  7. Montesilvano è Turismo
  8. Montesilvano è Sport
  9. Montesilvano è Manifestazioni e Cultura
  10. Montesilvano è Pari Opportunità

Atteso che è innegabile la continuità con i cinque anni appena trascorsi non riesco a comprendere come si possa dichiarare che Montesilvano è Ambiente. Copio di seguito il contenuto del capitolo: grazie ad un grande lavoro portato avanti di concerto anche con altri enti, abbiamo raggiunto importanti traguardi nella salvaguardia del mare e del fiume, tali da consentirci di continuare a lavorare con fiducia per la conquista della Bandiera Blu.

Stiamo realizzando gli argini del Saline per eliminare il rischio esondazione del fiume e per la realizzazione di una pista ciclo pedonale. Realizzeremo, inoltre, degli interventi specifici sul nostro litorale volti a contrastare l’erosione marina.

Continueremo ad allargare la raccolta differenziata e ad incrementare il servizio di pulizia delle strade e delle aree verdi, coinvolgendo attivamente anche le associazioni locali e la popolazione scolastica, in questo caso potenziando le attività di educazione ambientale già in atto nelle scuole cittadine. Potenzieremo il Centro del Riuso da noi realizzato in via Nilo anche attraverso un servizio informatizzato. Come da accordi intercorsi con la Guardia Forestale, procederemo alla riqualificazione della pineta e del relativo tratto del lungomare.

Lavorare con fiducia è un ottimo auspicio, ma per ottenere la bandiera blu la giunta avrebbe dovuto chiedere alla società di raccolta dei rifiuti di aumentare l’area di raccolta porta a porta, ad oggi ancora limitata alle sole zone confinanti con gli altri comuni. In questo modo avremmo superato il limite minimo di raccolta differenziata (40%) che ha bloccato qualsiasi valutazione per la bandiera blu. Negli ultimi cinque anni poco è accaduto. Si sarebbe potuto superare il 40%? Assolutamente sì, se ci fosse stata la volontà politica. Vi risulta siano stati valutati e progettati lavori per evitare che le acque bianche confluiscano nelle acque nere ed ogni volta che piove abbondantemente gli scolmatori del collettore delle acque nere rivierasco scarichino in Fosso Mazzocco, Fosso Vallicella e il Fiume Saline i liquami eccedenti la portata del collettore? Eppure siamo stati sommersi di risorse dal programma di ripresa e resilienza e come abbiamo scelto di utilizzarli? Rifacimento di Corso Umberto e Via Vestina e teatrino nello spartitraffico di Via D’Andrea per più di qualche milione di euro che avrebbero potuto abbondantemente risolvere questo problema annoso. Sono curioso di verificare se i buoni auspici saranno sufficienti ad evitare l’ulteriore limitazione per l’ottenimento della bandiera blu dovuti all’emissione dell’ordinanza di divieto di balneazione del 22 luglio a seguito di un acquazzone estivo per la immissione di liquami in mare. Non è la prima volta che accade e, finché non realizzeremo opere mitigative del rischio, non sarà l’ultima. Io non commento altrimenti rischio la denuncia!

Di seguito copio il testo dell’ordinanza.

A seguito della forte pioggia che si è abbattuta in mattinata sul territorio comunale, in via del tutto PRECAUZIONALE, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis ha firmato l’Ordinanza con cui si impone il temporaneo divieto di balneazione su alcune porzioni di litorale, in corrispondenza ai seguenti tratti

Dalla foce del fiume Saline sul tratto esteso per 100 m a sud;

Dal punto di sversamento denominato Fosso Vallicella sul tratto esteso per 100 m a nord e 100 m a sud;

Dal punto di sversamento denominato Fosso Mazzocco, sul tratto esteso per 100 m a nord e 100 m a sud.

Un provvedimento preso a seguito di una comunicazione trasmessa da parte di ACA Spa, in cui si rende nota l’attivazione degli scarichi di emergenza degli impianti di sollevamento fognari e, di conseguenza, sono in atto sfiori dai sollevamenti nel comune di Montesilvano e nel comune di Pescara. L’Ordinanza cesserà con emissione di nuova ordinanza sindacale di revoca della presente, a miglioramento della situazione che ha generato l’emissione del presente provvedimento.

Di seguito le regole per l’ottenimento della bandiera blu al www.bandierablu.org dove si può verificare che l’emissione dei divieti di balneazione, anche temporanei, sono elemento ostativo al processo.

Relativamente alla cura dell’ambiente vogliamo citare il dissennato e spietato taglio degli alberi della pinetina ex-fea o dei sette pini monumentali a ridosso del cimitero o degli alberi fatti seccare e prontamente tagliati alla base nei pressi dell’intervento di riqualificazione di Corso Umberto di fronte la coop? La amministrazione uscente non ha pubblicato il bilancio arboreo di legislatura, obbligatorio a seguito della legge n. 10/2013. Come è possibile millantare Montesilvano è Ambiente con queste evidenze?

Come è possibile affermare Montesilvano è lavori Pubblici e sostenibilità urbana se Montesilvano non possiede un Piano Urbano del Traffico obbligatorio da oltre trenta anni, possiede un biciplan dal 2019 mai approvato in Consiglio Comunale, nonostante uno strumento di pianificazione deve essere approvato dal Consiglio, e ha un Piano Regolatore Generale del 1999 che ha permesso e permette la costruzione nelle traverse a mare di palazzine da 6 piani al posto di villette a 1-2 piani senza marciapiedi, parcheggi e standard pubblici. Questa è sostenibilità urbana? Continuo a non commentare sempre per la stessa ragione.

L’auspicio è che la nuova/vecchia Giunta cambi direzione e sconfessando quanto realizzato negli ultimi cinque anni effettivamente realizzi quanto proposto nel programma elettorale.

Vi esorto a leggere gli approfondimenti e le lettere al direttore, sempre molto stimolanti, e continuare a seguirci e se lo riterrete opportuno continuare ad utilizzare il nostro codice fiscale 02316320684 nella vostra dichiarazione dei redditi per farci pervenire il vostro cinque per mille.

Grazie di seguirci, buona estate e a presto!

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