TerrApia luogo di noci, lavanda e miele Cronaca di una domenica dolcissima!

di Germana Di Rino

Non ricordo su che social ho letto un post con una bella immagine che invitava adulti e bambini al laboratorio di “Smielatura” in un luogo della campagna di Moscufo e ho deciso di portarci le mie nipoti per far trascorrere loro una domenica a stretto contatto con la natura. Dopo aver scritto un messaggio al numero in locandina, ho ricevuto la prenotazione e pure le coordinate per raggiungere TerrApia.

Con la mia Panda e il navigatore in mezz’ora di viaggio attraverso la magnifica campagna che caratterizza Cappelle e Moscufo, nel tratto di territorio che guarda a nord verso Loreto e a sud verso Pianella, siamo arrivate in questo posto che senza esagerare posso definire incantato!

Qui uno dei proprietari ha scelto di attrezzare il suo ufficio di commercialista all’ombra di un grande noceto, di fianco all’orto e al lavandeto circondati dalle arnie. Vive qui tutti i week end Gennaro Donadio, commercialista di professione, che ha acquistato prima della pandemia questo terreno con casolare in cui, durante il lockdown, ha trascorso tutto il tempo a riordinare il paesaggio e il casolare da lungo tempo privi di cure. La casa affaccia sul bellissimo noceto pieno di aria e luce sotto al quale sono sistemate panche di fieno e cuscini realizzati con materiali riciclati, ci sono pure tavoli e sedie anch’essi ottenuti con materiale di riutilizzo. All’ombra di questi imponenti alberi ci ha accolti il proprietario con gli schiamazzi festanti degli ospiti arrivati prima di noi e ci ha offerto uva, fichi e pane col miele che nella sua terra produce e raccoglie.

Ci siamo messi a nostro agio senza difficoltà e mentre le mie curiosissime nipoti, senza perdere tempo, stringevano amicizie e giochi con gli altri bambini, me ne sono andata in giro ad esplorare questi tre ettari di terra con la medesima curiosità.

Separato solo da un leggero steccato c’è, sul fianco del noceto, un orto molto esteso da cui Gennaro ricava tanti prodotti con cui cucina le pietanze per gli ospiti che decidono di fermarsi a pranzo e dove i bambini hanno potuto sperimentare la vita del contadino. Insieme all’amico Andrea De Martinis infatti ha spiegato ai piccoli a che distanza e come scavare per piantare finocchi, rape e molti altri ortaggi per poi concimarli; successo garantito e fragoroso applauso auto celebrativo per tutti assai contenti per l’esperienza.

Dove finisce l’orto comincia una lunga fila di arnie, che lo delimitano, affiancate da un punto di avvistamento chiuso da potenti zanzariere. Da questa “stanza” visitatori occasionali e alunni in percorso didattico possono assistere all’estrazione dei melari in cui le api depongono miele e cera, oltre alle lezioni sulla vita e il lavoro degli operosi insetti tenute da Gennaro, bardato da apicoltore professionale!

Sulla via del ritorno al noceto ad ora di pranzo, abbiamo costeggiato il lavandeto da cui vengono ricavati preziosi olii, acqua e fiori di lavanda che nella quotidianità sono utilissimi alle persone e alla casa. Il profumo è intenso anche se siamo all’aperto e conosciamo anche i “bombi” inquilini fissi della lavanda ed insettoni innocui che però fanno accelerare il passo ai bambini… Intanto i collaboratori di Gennaro hanno allestito un lunghissimo tavolo per il pranzo sotto il noceto dove ci siamo accomodati per gustare mezze maniche ai pomodorini e frittata alle verdure dell’orto, innaffiati da acqua e vino rosso tutto rigorosamente prodotto qui.

Tutta questa magica giornata è stata allietata dalla musica di Raffaele Rubino, cantautore pescarese, che per TerrApia ha composto il brano Zeua, melodia dolcissima e tributo alla semplicità bellissima della terra. Sull’ampio balcone diventato palcoscenico che guarda il noceto si sono esibiti nel corso dell’estate numerosi artisti con i loro strumenti e la scuola di joga “Biancopuro”, tutte espressioni artistiche in completa assonanza con la dolcezza di questo posto di cui il proprietario ha voluto lasciare incontaminata la bellezza originaria del paesaggio senza stravolgerlo.

Nel pomeriggio uno spassoso siparietto col mago Andrea che ha coinvolto nei giochi di prestigio tutti noi. Inoltre ogni bambino presente ha potuto partecipare al laboratorio della smielatura grattando via dai mielari la cera che chiude le cellette con la forchetta e con la lama calda. Dopo Gennaro ha mostrato ai piccoli la centrifuga che permette la colatura e raccolta dell’eccellente miele d’acacia e millefiori che, dopo essere stato filtrato, viene versato nei vetri e chiuso per essere venduto.

Il sole sta tramontando tra le foglie dei noci con miliardi di luccichii e noi ci rimettiamo in viaggio per tornare a casa, le nipoti visibilmente divertite chiedono quando torneremo esattamente come speravo. Ho ammirato tanto la pace colorata di questo luogo e compreso la filosofia di vita che Gennaro e i suoi amici intendono perseguire nonostante le professioni svolte e forse proprio per quelle.

Nella società che promuove costantemente la tutela del territorio e la rivalutazione degli elementi propri della cucina vi invito a visitare TerrApia dove dal prossimo anno sarà possibile soggiornare perché ci sarà un numero di camere per chi vuole fermarsi ed una piscina biodinamica.

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