La natura combatte per continuare ad esistere
La natura combatte per continuare ad esistere: Riserva naturale Pineta di Santa Filomena
di Simona Speziale
In un momento in cui si parla tanto di ripartire dal turismo, di creare attrattive tipo la realizzazione dei trabocchi o di un porto, io soffermo la mia attenzione su una realtà che andrebbe valorizzata e salvaguardata: la Riserva naturale Pineta di Santa Filomena.
Si estende per circa 20 ettari tra il confine di Pescara e il quartiere Villa Verrocchio di Montesilvano. La pineta fu impiantata nel periodo fascista, epoca in cui era fittissima e fino al 1977 è stata oggetto di continuo rimboschimento tanto da diventare Riserva per la tutela di circa 10.000 alberi. Nonostante l’area sia tutelata, assistiamo ormai da anni al suo degrado crescente dovuto agli agenti atmosferici e, cosa più grave, alla mano dell’uomo con comportamenti sbagliati ed edificazione selvaggia.
In questa striscia di territorio dove la natura combatte per continuare a esistere un tempo c’erano numerosi camping che provvedevano alla manutenzione e alla cura del luogo, offrendo un servizio turistico molto richiesto. Oggi alcuni tratti sono interessati dal Percorso Vita per passeggiare e fare sport nel verde, un chiosco per rifocillarsi, ma come c’è chi prova a vivere la pineta nel totale rispetto, c’è chi la usa e la offende ogni giorno: basta pensare agli sgomberi massicci di immigrati accampati, alle prostitute e alle baby gang che imperversano ai danni dei malcapitati.
Da qualche parte ho letto che a quegli alberi farebbe molto piacere andare a vivere altrove, ma a noi dovrebbe far piacere che ci siano e per questo dovremmo riqualificare l’area insegnando alle persone a tenerne cura.
In copertina metto volutamente la foto di un amico nativo di Villa Verrocchio che vive a Torino e che mi ha sorpresa quando un giorno mi ha passato le foto di uno scoiattolo che si divertiva sui tronchi dei pini d’Aleppo della nostra pineta. Lui mi fece notare per la prima volta di come fosse realmente viva quest’area. Non c’è solo la criminalità lì sotto, ma ci sono gli scoiattoli, le rondini di mare, i gabbiani che io amo in modo particolare.
A questo punto vi chiedo: perché non salvaguardare la natura?
Si può fare qualcosa perché quest’area torni a vivere come merita?
Vi chiedo una risposta, commentate sulla pagina fb Il Sorpasso mi aspetto proposte e suggerimenti e che per una volta venga messa da parte la polemica sterile.
Foto di copertina di Lanfranco Antonioli