Malattie rare
di Gloria Tramontana*
Di recente mi è capitato di vedere sul web un’intervista a tre attori italiani. Uno di questi, raccontando il proprio vissuto, evidenziava il passaggio della propria “normalità” alla nuova condizione, quella della disabilità. Un cambiamento inaspettato avvenuto all’improvviso a causa di un ictus. Una condizione che fortunatamente governata perché presa per tempo anche se alcune conseguenze hanno portato ad un cambiamento importante, da “normodotato” a “diversamente abile”. Partendo da questo spunto è chiaro il passaggio ad una condizione di diversità può avvenire senza preavviso, è la vita a scegliere qual è il momento del cambiamento, una scelta che non avviene al “momento del concepimento” ma durante la vita.
Molte volte, il cambiamento destabilizza enormemente perché si è sconvolti e impreparati alla tremenda novità della diversità.
Il genere umano, come abbiamo anche constatato soprattutto in questo ultimo periodo di pandemia, è molto, ma molto “resiliente”.
La condizione di adattamento è una delle difese più alte che l’uomo attua in queste situazioni fortemente inaspettate.
Più si convive con l’adattamento più si scopre la propria capacità e volontà di essere superiore al cambiamento stesso.
Come a voler dimostrare che di fatto nulla è cambiato, che tutto è ancora più possibile di prima come se il forte cambiamento avesse arricchito la nostra persona.
La storia narrata nell’intervista all’attore che ho ascoltato casualmente testimonia che il cambiamento subito dall’attore ha stimolato in lui nuovi interessi e nuovi percorsi, infatti ora è autore di spettacoli teatrali, il tutto grazie alla resilienza attivata dal cambiamento.
*Responsabile AIMPS (Associazione Nazionale Mucopolisaccaridosi)