Eleonora Duse, la Divina
È stata una delle più grandi attrici di tutti i tempi. Un MITO del Teatro Italiano .
Biografia
Eleonora Duse (3 ottobre 1858 Pavia – 21 aprile 1924 Pittsburg) nasce da una famiglia di attori girovaghi. Al seguito della Compagnia teatrale diretta dal padre prende subito confidenza col palcoscenico tanto che, a soli dodici anni, sostituisce la madre ammalata nella parte di Francesca da Rimini.
Nel 1875 entra nella Compagnia di Pezzana-Brunetti. Si esibisce con successo nel 1879 a Napoli con l’interpretazione di Teresa Raquin di Zola. Nel 1880 diventa prima attrice nella Compagnia di Cesare Russi e sposa il collega Tebaldo Checchi da cui avrà la figlia Enrichetta. Nel 1883 ottiene il primo grande successo con La Principessa di Baghdad e Denise di Dumas figlio e la Cavalleria rusticana di Verga. Nel 1885 crea una propria Compagnia che porta in tournée in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1894 inizia la relazione con Gabriele D’Annunzio. Nel 1898 Eleonora compra una casa a Settignano a Firenze per stare vicino alla Villa Capponcina di Gabriele.
Nello stesso anno parte con lui per l’Egitto e la Grecia. Nel 1900 però la tormentata relazione col Vate si interrompe bruscamente. Nel 1909 la Duse si ritira dalle scene. Nel 1914 apre a Roma una “Casa per attrici” e poi nel 1921, per motivi finanziari, riprende a lavorare e nel 1923 con una sua Compagnia va negli Stati Uniti. Il 21 Aprile del 1924, stanca e malata di tubercolosi, muore a Pittsburg. Il Vate scriverà: “È morta colei che non meritai…”. La Divina dirà di D’Annunzio: “Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato!“
La vita sentimentale
La vita sentimentale della Duse non è stata certamente fortunata. Il suo primo grande amore Martino Cafiero, cronista del Mattino di Napoli, la abbandonò appena venuto a conoscenza della sua gravidanza. Al grande dolore dell’abbandono si aggiunse poi la morte del figlio subito dopo la nascita. La Divina ha avuto altre esperienze, per lo più insoddisfacenti … Con Arrigo Boito, molto più anziano di lei ventottenne, la Duse ha vissuto una lunga storia d’amore che si ruppe poi nel 1897 quando si innamorò di Gabriele d’Annunzio. Con d’Annunzio c’è stata una storia d’amore intensa e passionale. La coppia all’inizio della relazione visse un momento di autentica estasi creativa. Ad Eleonora D’Annunzio ha dedicato una delle sue poesie più famose, ”La Pioggia nel pineto” paragonandola ad una ninfa, Ermione e la Duse sarà sempre la Musa ispiratrice del Poeta. Lei d’altronde, innamorata e affascinata dalla cultura del poeta, non esitò a finanziare le sue produzioni teatrali e a interpretare La Francesca da Rimini, La Gioconda, La Città Morta.
L’intesa tra i due amanti poi iniziò gradualmente ad incrinarsi soprattutto per le frequenti avventure amorose e i tradimenti da parte del Vate.… Nonostante tutto lei alla fine lo perdonava sempre e, tra l’altro, continuava a sostenerlo finanziariamente per i pesanti debiti che lui accumulava con le spese forsennate e la sua vita dispendiosa… Tra litigi, tradimenti e riappacificazioni la tormentata relazione si trascinò per vari anni ed ebbe termine con la pubblicazione de Il Fuoco romanzo che narra la relazione tra un giovane poeta e la Foscarina, un’attrice già avanti con gli anni. Gli evidenti riferimenti autobiografici scatenarono l’ira della Divina che si rifiutò di produrre il dramma La figlia di Iorio. D’Annunzio, per tutta risposta, scritturò per la parte della protagonista (Mila) Irma Gramatica… la sua rivale.
Lo stile di Eleonora Duse
Fu la prima a rinnovare la teatralità rompendo totalmente gi schemi e le esagerazioni sceniche del Teatro Ottocentesco. La sua naturalezza scenica, al di fuori di ogni copione, incantava la platea. Sergio Tofano dirà: “La sua recitazione era ridotta alla più pura essenzialità, assolutamente scevra di barocchismi e capricci vocali cari alle attrici sue contemporanee.” Il critico Jules Lemaitre così dice: “È molto più che bella… D’un pallore opaco e un po’ olivastro, la fronte solida sotto le ciocche nere, le sopracciglia serpentine, una bocca grande, pesante nel riposo ma incredibilmente mobile e plastica. La voce chiara e fine.” Il metodo recitativo della Duse si basava sull’istinto: per lei recitare d’altronde era un avvenimento naturale e spesso improvvisava … a volte camminava lungo il palcoscenico e gesticolava, poi si sedeva e cominciava a parlare. La sua straordinaria recitazione infrangeva anche le barriere linguistiche tanto che Anton Cecov, che non sapeva una parola di italiano, rimase incantato nel vederla recitare un’opera di Shakespeare. Eleonora non si truccava ed era molto fiera dei suoi lineamenti marcati non in linea con i canoni estetici dell’epoca. Anche per questa bellezza diversa dalle altre era molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica.
Eleonora Duse 3 Ottobre 1858 ore 2,00 Pavia
Bilancia ascendente Leone
Gli elementi Aria del Sole Bilancia e del Fuoco Ascendente Leone sono in perfetta armonia tra di loro. Il fascino e l’eleganza della Bilancia, dominata da Venere, vengono esaltati dalla esuberanza e dalla personalità del Leone. Il Tema Natale della Duse sembra fatto su misura per una grande attrice. L’importanza della I Casa (Ascendente) è un fattore determinante per l’attore che deve affrontare sul palcoscenico il pubblico e coinvolgerlo emotivamente nello spettacolo. L’attore deve essere dotato di una forte personalità e di una grande energia… in definitiva deve possedere il CARISMA. Il prototipo perfetto del genio teatrale è Giorgio Strehler, Leone e Ascendente Leone; anche nella Carta Natale di Eleonora Duse si riscontra la forte influenza dell’Ascendente Leone rinforzata oltretutto dalla congiunzione con la Luna. La Luna in astrologia simboleggia anche la folla e questo aspetto astrale giustifica il grande successo di pubblico della Divina. La grande personalità e il forte magnetismo della Duse sono sostenuti anche dal vulcanico Plutone, posizionato nell’alto del Medium Coeli. Plutone è il pianeta che governa le nostre energie primordiali, la volontà di potere, l’affermazione dell’Io e la sessualità. I soggetti dominati da Plutone sono dotati di un carisma naturale che li porta in molti casi alla celebrità e al successo internazionale: tra questi personaggi troviamo Giuseppe Garibaldi, Pablo Picasso, Cassius Clay, Pelè, Cristian Barnard e… Gabriele D’Annunzio! Il Tema Natale della Duse, così ricco di aspetti astrali tanto positivi da portarla al successo e alla fama internazionale, contiene però elementi altrettanto negativi dal punto di vista sentimentale e affettivo. I due pianeti dell’amore e del sentimento, Venere e Luna, sono letteralmente bersagliati da configurazioni sfavorevoli… Venere in Scorpione, già di per sé indicativa di amori caratterizzati da passioni travolgenti, gelosia, miscuglio di odio e amore, è in quadratura (90°) con la Luna (delusioni sul piano sentimentale) e in opposizione (180°) con Urano (passioni violente e improvvise rotture).
Nel confronto tra le Carte Natali di Eleonora Duse e di Gabriele D’Annunzio (sinastria) ci sono molti aspetti astrologici che confermano la grande attrazione fisica tra i due: Venere, il pianeta dell’amore, nella Carta Natale di Eleonora è nel segno dello Scorpione, segno considerato il partner ideale per il soggetto dei Pesci come D’Annunzio…Sono molte le coppie celebri che appartengono a questi due segni d’Acqua (tra cui Liz Taylor e Richard Burton per fare un esempio). Altro elemento di grande affinità sentimentale e artistica è dato dalla Luna: nella Duse l’astro notturno è nel segno del Leone in bellissimo aspetto di trigono (120°) con la Luna Sagittario di d’Annunzio!
La forte personalità di questi due grandi personaggi, dominati entrambi dal combattivo Plutone, era destinata a portare i due amanti ad un eterno conflitto e alla fine traumatica del loro rapporto.