Nuova Pescara, i piani regolatori di Montesilvano e Spoltore a rischio Corte dei Conti

di Associazione Nuova Pescara

La nomina di Enzo Fidanza alla presidenza della Commissione statuto è una buona notizia, sia perché il rappresentante del Pd montesilvanese è dichiaratamente a favore della Nuova Pescara, sia perché segna il primo atto del lungo iter di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore in un unico Comune. Il tutto, però, non cancella il lungo ritardo sin qui cumulato, tanto che è andato via inutilmente più di un anno dalla votazione della Legge regionale che, val la pena di ricordarlo, prevede due possibili date per l’entrata in scena del comune unico: primo gennaio 2022 e, in subordine, primo gennaio 2014. Un ritardo non casuale, ma creato ad arte, con una serie di rinvii e di polemiche strumentali ad opera soprattutto dei sindaci di Montesilvano e Spoltore, nell’ordine De Martinis e Di Lorito. Ritardi che causano un danno alla comunità. Danno ancora più rilevante perché, in spregio alla Legge del 2018 e al Referendum del 2014, Montesilvano e Spoltore, stando agli annunci sui vari organi di stampa, si apprestano a utilizzare risorse pubbliche per piani regolatori calibrati sui vecchi comuni e non sul comune unico. La Legge sulla Nuova Pescara prevede che vengano attuati, nella fase che precede la fusione vera e propria, atti volti a razionalizzare le funzioni dei tre comuni anche nel settore della pianificazione territoriale e urbanistica. Da qui, un’articolata mozione del consigliere comunale di Pescara Carlo Costantini di cui riportiamo i passi salienti: “Negli ultimi giorni si è appreso che, quasi contestualmente, sia il Comune di Spoltore, che quello di Montesilvano hanno avviato un procedimento di revisione dei rispettivi Piani Regolatori Generali, approvando le relative linee di indirizzo e conferendo a tal fine specifici incarichi a due professionisti; i tempi tecnici richiesti per la conclusione del relativi procedimenti amministrativi impongono di ritenere che i due nuovi piani regolatori di Spoltore e Montesilvano vedranno la luce ben oltre la scadenza fissata dal legislatore regionale per razionalizzare ed associare le funzioni dei tre Comuni, nel settore di intervento relativo alla pianificazione territoriale e urbanistica; le iniziative assunte dai Comuni di Spoltore e Montesilvano e l’assunzione del relativi impegni di spesa sembrano, quindi, contrari al dettato normativo, in quanto finalizzati al raggiungimento di obiettivi opposti, rispetto a quelli indicati dal legislatore regionale; in particolare, non appare ragionevole l’utilizzo di risorse dei bilanci dei due Comuni e l’assunzione dei conseguenti impegni di spesa per il perseguimento di obiettivi che, nella vigenza della L.R. 26/2018, risultano non perseguibili e non realizzabili”. Al tirar delle somme, si può sospettare che i due comuni stiano spendendo soldi dei contribuenti, soprattutto attraverso consulenze, per un’attività inutile, anzi in contrapposizione alla Legge sulla Nuova Pescara. Il tempo dirà se gli atti amministrativi relativi ai due Prg dovranno passare sotto la lente della Corte dei Conti, con gli strascichi facili da immaginare. La mozione di Costantini è foriera di buone intenzioni e chiede l’impegno dei tre sindaci ad assumere le iniziative politiche/amministrative in coerenza con la Legge regionale. O meglio a lavorare per il primo Piano regolatore della Nuova Pescara e non per i piani regolatori personalizzati di De Martinis e Di Lorito.

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