Benedetta de Simone: “Noi siamo il futuro”
Benedetta de Simone: “Noi siamo il futuro”
Benedetta è una nostra vecchia conoscenza (https://ilsorpassomts.com/2017/10/26/benedetta-de-simone-e-lamore-per-la-musica/ ). Diplomata con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore presso il Conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara, è docente di arpa, ha vinto innumerevoli premi e ha all’ attivo un curriculum prestigioso e internazionale.
di Davide Pietrangelo
D: Benedetta, quando ti ho intervistata a fine 2017 ti eri appena diplomata al D’Ascanio e ti eri da poco laureata al Conservatorio, avevi iniziato a insegnare e stavi per iniziare un percorso di studi in Belgio. Hai aggiornamenti?
R: Concluderò a maggio questo meraviglioso percorso di studi, che mi ha permesso di acquisire una grande preparazione relativamente alla tecnica, al programma solistico e orchestrale del mio strumento. Gli ultimi mesi sono stati intensi. In estate sono stata in tournée in Giappone con l’Orchestra di Roma, diretta da Nicola Marasco e Antonio Pellegrino con 25 concerti nei più grandi teatri di quel Paese. Esperienza unica, sicuramente da ripetere. Ora sto partendo per Liege, verso l’OPRL (Orchestre Philarmonique Royal de Liege). Mi attende un gran concerto, il mio primo concerto in Opera all’estero.
D: Nel 2017 affermavi che ti saresti preparata all’ estero ma che speravi di poter dare i frutti in Italia. Sarà possibile?
R: Proverò comunque con l’Italia. Ho acquisito i 24 crediti formativi universitari per partecipare al concorso dei docenti e mi sto preparando contestualmente al concorso in Cherubini, orchestra giovanile di spessore diretta dal grandissimo maestro Riccardo Muti. Che dire dell’Italia messa a confronto con l’estero? Siamo il Paese del merito sommerso. Non riconosciuto, non valutato, non incentivato. La fuga degli italiani all’estero, ormai di milioni, non riguarda solo i meno preparati, ma al contrario si sta gonfiando tra quelli che hanno studiato con migliori risultati. Sono però fiduciosa nei giovani. Spero che possano reagire di fronte a questa situazione al fine di poter avere le possibilità di esprimere il proprio talento all’interno della società, del territorio in cui vivono. Noi siamo il futuro.