Black Friday: l’americanata
black friday
di Pierluigi Lido (Num. Novembre 2018)
Salvador Dalì disse un giorno: “La sola cosa di cui il mondo non ne avrà mai a sufficienza è
l’esagerazione” . Nulla di più esatto mi ha colpito nel definire il Black Friday: l’esagerazione
fatta evento.
Quest’anno il Black Friday è caduto nel weekend del 23 novembre.
Da qui alla fine lo nominerò con l’acronimo di BF e mi divertirò a prenderlo un pò in giro.
Cosa sia il BF quindi, ve lo googlelate comodi.
Il BF ed i suoi sconti partono ogni anno negli States il giorno successivo a quello del
“Thanksgiving Day” (Giorno del Ringraziamento). Ogni anno in Italia dobbiamo
“sintonizzarci” su questa festa americana per capire quando mettere in saldo i piumoni, le
televisioni, la mortadella, le banane e i corsi di aggiornamento professionale per i medici.
Ebbene sì, ho visto il BF incombere su qualsiasi cosa, a volte mi sembra quasi di vivere in
un trailer di Maccio Capatonda ma per carità, questo è un problema mio.
Il BF nasce da una esigenza commerciale (americana) di testare il polso degli acquirenti
prima del periodo natalizio, una sorta di prova commerciale per scaldare i motori degli
atteggiamenti alla propensione di acquisto dei consumatori. E serve chiaramente, inutile
dirlo, per fare cassa.
Anche quest’anno dal 23 al 25 novembre i negozi fisici nel weekend hanno proposto sconti
folli (a loro dire) ai clienti. Lunedì 26 novembre c’è stata invece la vendetta commerciale
degli e-commerce con il loro Cyber Monday, con sconti pazzi per i clienti (sempre a dire
degli esercenti).
Nei negozi fisici in occasione del BF gli acquirenti più “attenti” si sono appuntati (anche
fotografando selvaggiamente le vetrine) tutti i prezzi dei prodotti di loro interesse per
confrontarli con quelli futuri proposti dal negoziante.
Online invece in occasione del Cyber Monday, gli acquirenti più accorti hanno installato sui
propri dispositivi delle applicazioni di monitoraggio dei prezzi che segnalavano in tempo
reale il mutare dell’andamento degli stessi. Per punire l’esercente furbetto o “dishonesto”
che ha rialzato loro i prezzi per poi ribassarli, molti di questi si sono iscritti al Movimento 5
Stelle in cerca di “honestà”, altri hanno lasciato recensioni negative su Trustpilot o tolto il like
alle pagefan dell’esercente al grido di “tolgo il like” e “LADRI” scritto in MAIUSCOLO sui
commenti pubblici dell’attività. Immancabili i commenti nei post pubblici dell’esercente quali
“devi morire” , “un lupo si occuperà di te” e altre affermazioni pubbliche simili, degne dei
migliori AF (analfabeti funzionali).
Sempre per la cronaca, online (purtroppo) la gente NON si è potuta accalcare fisicamente di
fronte agli store reali dove NON ha potuto generare lunghe code per poi picchiarsi
vicendevolemente a dovere, come accade sempre più spesso e generando scompiglio e
panico.
Queste americanate non si sono limitate ad arrivare da noi in questi singoli giorni. Dagli inizi
di novembre le nostre caselle di posta hanno iniziato a riempirsi di offerte commerciali di
ogni sorta e genere tali da generare un “Black November”.
Il Black Friday ed il Cyber Monday, incastonati nel mese delle promozioni di Novembre,
purtroppo, non sono nient’altro che un modo per generare grossi volumi d’affari
esclusivamente da parte di importanti gruppi commerciali, sia off che online. Il piccolo
negoziante non avrà mai la forza di assorbire delle perdite dettate dagli abbassamenti
repentini dei prezzi ma dovrà limitarsi ad offrire dei prodotti datati, a bassa rotazione di
magazzino, o peggio, a proporre dei fondi magazzino.
Chi ci guadagna davvero come al solito saranno i big dell’offline e dell’online, con buona
pace del piccolo commercio che deve mettersi in testa di dover iniziare a dare una
importante e rinnovata gamma di servizi ai propri clienti geolocalizzati, lasciando perdere
queste americanate e soprattutto i piagnisdei con il sindachetto di turno.
E ai consumatori finali cosa diciamo? Io gli direi che col tempo dedicato alla ricerca delle
offerte online ed offline si sarebbero guadagnati un importo utile a coprire i costi di una
meritata vacanza: la vacanza dal Black November.