La Commissione Pari Opportunità Abruzzese (parte seconda)
La Commissione Pari Opportunità Abruzzese (parte seconda)
di AnnaMaria Palladini
In riferimento alle attività svolte negli ultimi anni, la Commissione Pari Opportunità ha veicolato in varie forme messaggi finalizzati ad abbattere gli stereotipi di genere, con un’azione informativa ed educativa mirata alla difesa dell’immagine femminile.
In quest’ottica nel 2011 ha bandito il concorso fotografico nazionale “Uno scatto di dignità”, con l’obiettivo di rappresentare le donne attraverso immagini che fossero “un riscatto” dall’uso improprio della figura femminile propagandata dalla moderna società, rispondente più a interessi commerciali in cui vengono veicolati messaggi offensivi, a volte volgari, che vedono protagoniste le donne o a loro si rivolgono. Il compito dei mezzi di comunicazione dovrebbe essere quello di svolgere un ruolo sociale finalizzato al rispetto della dignità di ogni donna, stimolando la società affinché guardi la figura femminile con occhi diversi. Al contrario, purtroppo i media mostrano spesso immagini stereotipate e falsate rappresentando identità femminili non corrispondenti alla realtà che ogni donna vive quotidianamente.
Le donne rappresentate negli scatti che hanno partecipato a questo concorso sono invece donne vere, reali: mogli, figlie, mamme impegnate a conciliare lavoro e cura della famiglia, affrontando ogni giorno una sfida che, talvolta, porta inquietudine, disagi, dolori ma anche gioia. È in questa quotidianità che emerge la vera forza delle donne!
Successivamente nel 2014 con il progetto “Donna e Artigianato” la Commissione ha bandito un duplice concorso per promuovere la figura e il ruolo della donna nella società, e per valorizzarne la creatività, e contemporaneamente ha promosso il progetto “Mai Sola”, finalizzato alla creazione e diffusione di una web-app gratuita sulla violenza di genere, accessibile con una connessione a internet da diversi dispositivi come PC, tablet e smartphone.
L’applicazione, presente nel sito del Consiglio Regionale (http://maisola.crabruzzo.it/), vuole essere un punto di riferimento per le donne vittime di violenza e fornire loro informazioni, far conoscere i propri diritti e trovare nella regione i servizi antiviolenza attivi ai quali le donne possono rivolgersi e iniziare un percorso di uscita dalla violenza e di recupero della propria vita, o direttamente contattarli grazie al collegamento diretto con il 1522, numero verde antiviolenza del DPO.
Alle molteplici iniziative di sensibilizzazione e promozione delle pari opportunità realizzate in questi anni, nel 2015 la Commissione ha promosso un progetto pilota per la realizzazione di un braccialetto elettronico che aiuti le donne a monitorare gli spostamenti dei loro stalker, in accordo con un gruppo di esperti tra cui università, forze dell’ordine e autorità giudiziaria.
Recentemente, il 16 febbraio 2018, la Commissione ha infine inoltrato una richiesta al Presidente della Regione e al Consiglio Regionale con la richiesta di modifica della L.R. 9/2013 circa le “Norme per l’elezione del Consiglio Regionale e del Presidente di Giunta” per introdurre la cosiddetta doppia preferenza di genere, la cui assenza nell’attuale legge elettorale abruzzese rischierebbe di invalidare le future elezioni regionali perché “in contrasto con i principi sovraordinati di rango legislativo statale”.
A tal fine, l’11 aprile a Pescara presso la Sala “G. d’Annunzio” dell’Aurum, è stato organizzato un momento di confronto nella tavola rotonda dal titolo “Doppia preferenza. Unica democrazia”, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessora Pari Opportunità Regione Abruzzo Marinella Sclocco, della Consigliera Regionale Sara Marcozzi, della Consigliera di Parità Alessandra Genco e del Direttore ISSIRFA-CNR Ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università di Teramo prof. Stelio Mangiameli.
Nel comunicato stampa diffuso, la Presidente Gemma Andreini afferma: “A settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, l’Italia si trova ancora a fare i conti con una democrazia imperfetta e non paritaria, spesso causa, ma al contempo esito, di arretramento culturale. Il tema del rinnovamento passa anche e soprattutto da una giusta rappresentanza di entrambi i generi nelle Istituzioni, locali e nazionali”.
La Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini si batte ormai da molti anni affinché anche nel nostro territorio si giunga a una definizione più compiuta della parità nelle Assemblee legislative, a partire proprio da quella regionale… . La nostra ad oggi resta una delle poche Regioni che ancora non si adegua alla normativa nazionale espressa nella Legge n. 20 del 15 febbraio 2016, secondo cui le regioni a statuto ordinario, nel disciplinare con legge il proprio sistema elettorale, devono promuovere le pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive attraverso misure specifiche come le quote di lista, l’espressione della cosiddetta “doppia preferenza” e l’alternanza di genere.
La tavola rotonda è stata inoltre l’occasione per la presentazione del libro “100 donne che cambieranno l’Italia”, nato dalla volontà degli Stati Generali delle Donne e curato dalla scrittrice Marta Ajò, che raccoglie storie di donne impegnate nel sociale e nella politica territoriale nonché nelle rispettive professioni; storie che aiutano a comprendere meglio come l’apporto di genere possa essere di aiuto ai grandi cambiamenti economici, sociali e alle sfide di oggi e del futuro.