Il pasticcio dei nuovi di nuovi sensi unici in alcune vie cittadine dei quartieri Villa Canonico e Villa Verrocchio a Montesilvano
di Mauro Di Cola*
Con l’ordinanza n. 211/22, dello scorso giugno 2022, si è data attuazione da parte dell’amministrazione comunale ad una serie di sensi unici, in particolare sull’asse viario Via Emilia, Via Lazio e Via Chieti (direzione Nord-Sud), nonché in talune traverse che collegano i quartieri con il mare, tali da rivoluzionare integralmente il precedente assetto viario. Tutto questo in assenza di alcuna reale esigenza ed anzi a dispetto della efficienza e razionalità complessiva del sistema.
Infatti la preesistente e consolidatissima (da decenni ormai) modalità viaria di “quartiere” ha consentito il fiorire di numerose attività commerciali di prossimità, oggi drasticamente penalizzate dalla perentoria riduzione dei passaggi di potenziali utenti, al punto che per molte di loro la stessa possibilità di sopravvivenza appare ora oggettivamente problematica.
Detti interventi dunque, oltre ad esser caratterizzati da legittimi dubbi in merito alle modalità d’istruttoria (la cittadinanza infatti ha a più riprese fatto richiesta di accesso agli atti prodromici all’ordinanza n. 211/22, senza tuttavia ottenere risposta alcuna, con una raccolta firme protocollata in Municipio nel giugno 2022 e con la richiesta via pec di accesso agli atti, lo scorso 5 dicembre 2022) e da una pronunciata contraddittorietà con le premesse stesse dell’ordinanza in parola, si mostrano del tutto irrazionali in quanto non tengono conto, ad esempio, oltre che della preesistenza delle attività commerciali, anche e soprattutto del conseguente aumento del carico dei flussi di traffico generatisi sulla riviera e sulla SS 16 (con l’aumento delle polveri sottili, dei tempi di percorrenza, del maggior consumo di carburante, solo per citare alcuni dei problemi emersi). Come se non bastasse, sull’asse viario in questione sono presenti tre scuole interessate dalla rimodulazione viaria, rimaste del tutto prive di una indispensabile “Zona scolastica” (art. 3, comma 58/bis, Codice della Strada) funzionale alla protezione degli “utenti deboli” della strada (i pedoni, e non solo loro), e di una “Zona 30”, che induca l’automobilista ad una maggiore prudenza, ovvero anche mediante installazione di appositi dissuasori; mentre al contrario, tutte le evidenziate esigenze appaiono drammaticamente eluse con la istituzione di una sola corsia di scorrimento che indiscutibilmente favorisce una circolazione a velocità più sostenuta.
Del resto, è cosa nota che all’interno di una città di oltre 50.000 abitanti, il cui numero aumenta peraltro a dismisura nel periodo estivo, come Montesilvano, occorre obbligatoriamente dotarsi di strumenti di vera pianificazione urbana, che tengano nel dovuto conto tutte le impellenze della c.d. “viabilità sostenibile”, da armonizzare in una sistema capace di razionalizzare il presente e contemporaneamente di progettare il futuro: ossia la formazione di un “piano urbano del traffico”, da concertare con tutte le amministrazioni interessate, e la partecipazione di cittadini ed operatori economici locali, mediante gli apporti di esperti ed in coerenza con le direttive emanate dal Ministero delle Infrastrutture (art. 36 Codice della Strada).
Interventi di tale natura quindi appaiono evidentemente inconciliabili con quelli contingenti, frammentari e per molti versi inspiegabili, che qui si evidenziano.
Il neo costituito “Comitato di Quartiere Villa Canonico e Villa Verrocchio” ha cercato in questi mesi di interloquire con i decisori comunali, tuttavia senza ottenere alcun oggettivo riscontro. Nulla. Solo silenzio! Ha nel frattempo istituito una raccolta spontanea di firme tra i residenti e i fruitori del traffico di quartiere (siamo a ben oltre 700 firme raccolte finora), ma visto che l’amministrazione comunale si mostra ancora “sorda” alle legittime richieste di confronto poste in essere dai cittadini, ha deciso (dando incarico ad uno studio legale esperto in materia di viabilità sostenibile) di diffidare il Sindaco dal dare ulteriore seguito alle determinazioni istitutive dei predetti “sensi unici”, invitandolo di conseguenza a ripristinare la situazione viaria preesistente nell’esercizio di una doverosa forma di autotutela. Altresì lo ha invitato ad astenersi dall’asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove segnaletiche e percorsi stradali cui possano conseguire aggravamenti delle lamentate condizioni inerenti le attività commerciali e la viabilità cittadina.
*presidente pro tempore Comitato di Quartiere “Villa Canonico e Villa Verrocchio”