All’I.I.S. “E. Alessandrini” di Montesilvano il Premio “Federico Caffè”
L’Associazione “Federico Caffè” in collaborazione con il presidente prof. Mario Tiberi dell’Università “La Sapienza” di Roma e lo SPI-CGIL di Pescara nella persona del segretario dott. Paolo Castellucci ha reso noti i nomi dei vincitori del terzo concorso regionale sul pensiero dell’illustre economista pescarese che, per l’anno 2019- 2020, ha trattato il tema sullo stato di precarietà occupazionale dei giovani.
Analizzando i vantaggi e le speranze della globalizzazione, le cause e le conseguenze di come le innovazioni della tecnologia abbiano determinato un cambiamento nel sistema produttivo e nel mondo del lavoro, che richiedono un più alto grado di istruzione e formazione ed evidenziando il divario tra ricchi e poveri, la disparità di redditi e le disuguaglianze sociali, così come l’esodo di tanti giovani delusi che emigrano verso le aree economicamente più avanzate, le alunne Giorgia Malandra e Michelle Ciantra, della 5° A Turismo dell’I.I.S. “E. Alessandrini” di Montesilvano hanno sviluppato la tematica sui giovani e il mondo del lavoro: “Non ci si può rassegnare all’idea che un’intera generazione di giovani debba considerare di essere nata in anni sbagliati e debba subire come fatto ineluttabile il suo stato di precarietà occupazionale”, e si sono soffermate ad analizzare gli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione al fine di costruire una società più giusta nel rispetto della dignità della persona.
In ciò, richiamano, negli scritti di Caffè, quanto sia importante la funzione dello Stato e cioè che “l’accettazione da parte dello Stato della responsabilità della piena occupazione è la necessaria dimostrazione conclusiva che lo Stato esiste per i cittadini – per tutti i cittadini – e non per sé medesimo o per una classe privilegiata”. È presente nel lavoro un altro forte richiamo all’art. 4 della Carta Costituzionale e alle parole del Presidente della Camera Sandro Pertini che, negli anni Settanta, affermò: “La classe dirigente del nostro Paese deve essere guidata da rettitudine e onestà …. promuovere una crescente giustizia sociale, provocare un mondo degno d’uomo”.
Inoltre, è preso in considerazione il valore del lavoro con riferimento alla “Populorum Progressio” di Paolo VI (1967) e all’enciclica “Laborem exercens” di Giovanni Paolo II; si analizza la “teoria generale” (1947) di J.M. Keynes nel correggere i difetti presenti all’interno del sistema capitalistico e la preoccupazione di Caffè nel vedere la precaria situazione dei giovani e le tristi conseguenze che ne derivano. Per Caffè la disoccupazione fa sembrare gli uomini come esseri inutili, emarginati e da questa condizione di incertezza del lavoro derivano frustrazione, delusione sulle aspettative con i sogni e le promesse che si infrangono nel susseguirsi degli avvenimenti politici e dell’economia del mercato globale. Interessante è anche l’aver inserito i dati recenti del Rapporto Svimez 2019 sulla fuga di molti giovani che hanno lasciato il Mezzogiorno “2 mln e 15 mila residenti, la metà giovani fino a 34 anni, quasi un quinto laureati”. Circa le iniziative per una nuova politica del lavoro per avvicinare i disoccupati agli imprenditori, si segnalano la formazione secondo le esigenze del mercato, gestire il proprio profilo sui social network e come utilizzare il web nella ricerca del lavoro.
Infine, una riflessione sull’intervento pubblico che svolge “una funzione fondamentale nella condotta economica” (In difesa del Welfare State, 1986); infatti, gli eventi determinati dalle leggi del mercato potrebbero essere risolti con la condotta di vita degli uomini che hanno a cuore le sorti di ogni generazione coltivando ideali di giustizia e libertà. Il nuovo modello di Welfare dell’economista pescarese è attento al rispetto della dignità dell’uomo e ai valori di giustizia e libertà con l’economia al servizio dell’uomo, a vantaggio di una “riconquistata socialità”.
Allora, agli inizi della globalizzazione, come ora, con la diffusione della pandemia da Covid-19, il suo pensiero attuale è ricco di riflessioni da cui attingere validi insegnamenti. A causa dell’emergenza pandemica Covid-19, purtroppo non si è ancora potuta svolgere la premiazione relativa all’anno 2020 e conseguentemente non si è svolto il Premio per l’anno 2021, ma con l’inizio del nuovo anno scolastico nel mese di settembre sicuramente si definirà la sede (probabilmente l’aula magna di una scuola di Pescara), nella quale le alunne riceveranno il premio.