Festa del Majo al Parco della Libertà – 1 maggio
Festa del Majo
di Simona Speziale
Questa mattina a Montesilvano presso il Parco della Libertà si è tenuta la Festa del Majo o maggiolata, una tradizione abruzzese antichissima durante la quale si compiono una serie di riti per propiziare la buona stagione.
E’ un momento in cui ci si ricongiunge alla natura attraverso i suoi elementi essenziali acqua, fuoco, terra, aria.
Sono stata accolta da una delle organizzatrici che mi ha spiegato in breve che questo rito lo svolgono come CATA – Compagnia Tradizioni Teatine in base agli studi condotti dal prof. Francesco Stoppa direttore del C.A.T.A., Centro di Antropologia territoriale degli Abruzzi dell’Università G. d’Annunzio.
In realtà la tradizione che ci avrebbe riguardato più da vicino è quella teramana in quanto Montesilvano era anticamente annessa a Teramo, ma essendo la compagnia teatina, si è svolta in base alla tradizione di Chieti.
Inizialmente tutti i presenti si sono messi in cerchio stringendosi la mano alternando uomo donna. Al centro gli elementi della natura e due musicanti. Le donne in costume d’epoca hanno iniziato a girare intorno al cerchio facendo in modo di coinvolgere il pubblico bagnando le mani, facendo passare una pietra di mano in mano e infine ognuno ha alimentato il fuoco nell’antico bracere.
Una volta messi in contatto stretto con la natura madre, tutti si sono spostati in un altra area del parco dove è stato piantato un maggiociondolo, l’albero protagonista, il Majo, un albero a cui anticamente venivano attribuiti dei poteri magici. Anche qui sono stati coinvolti tutti i presenti che hanno attinto l’acqua da una conca di rame ed hanno innaffiato insieme l’albero.
A questo è seguito un corteo e un pranzo direttamente sull’erba sotto forma di rituale in cui si porzionano i semi, non ha importanza se legumi o cereali, nella proporzione 3 volte 9 (totemaje teatino) o 3 volte 7 (virtù teramane) questo dava modo di svuotare le dispense dai semi messi da parte per l’inverno e prepararsi al nuovo raccolto. A seguire nel pomeriggio corsi di ballo antico e la bruciatura finale del Majo.
La manifestazione ha portato un pizzico di tradizione che non guasta in città difatti gli organizzatori hanno spiegato che di solito sono riti che svolgono nei borghi mentre quest’anno hanno volutamente scelto di portarla in città dove le tradizioni si vanno perdendo sempre più per sensibilizzare tutti al rispetto della natura madre.
Thank you ever so for you post.Much thanks again.