Commercio & turismo: Cooperazione o muerte!

 

 

Questo articolo prende spunto da un incontro svoltosi giovedì 12 aprile presso l’hotel PRESTIGE di Montesilvano.

All’incontro hanno partecipato le associazioni Confesercenti, commercianti Montesilvano Nel Cuore, e Alberghiamo.

Alla riunione, convocata per coordinare le iniziative, erano state invitate l’associazione culturale amatori delle ferrovie Acaf, gestore del Museo del Treno, e Junior Valerio che, se pur non presenti, hanno confermato la loro piena disponibilità a organizzare anche questa estate le visite guidate al museo, utilizzando il trenino come lo scorso anno, anzi ampliando e migliorando il servizio per intrattenere i turisti a Montesilvano durante le vacanze estive.

Noi commercianti siamo fortemente convinti che la cooperazione sia sinonimo di sviluppo. L’egoismo, in un mondo così complesso e interconnesso, è perdente specialmente quando si parla di un territorio composto da centinaia di piccoli o medi operatori.

L’economia vera, quella che produce ricchezza reale, passa per le mani di uomini che si relazionano ed estraggono valore che in un moto continuo passa di mano in mano. Quindi ci viene naturale stringerci per creare unioni sempre più salde e durature.

Dal 2012, anno in cui i legami hanno iniziato a saldarsi, abbiamo rivolto lo sguardo verso un mondo a noi affine, quello degli operatori turistici.

Nel corso di sei anni abbiamo investito decine di migliaia di euro in attività turistiche e, provando e riprovando, con alterne fortune finalmente ci siamo uniti con vero spirito di cooperazione.

Certo, le distanze fisiche sono difficili da colmare, specie quando non c’è continuità territoriale. Gli hotel della zona sud di Montesilvano scontano una difficoltà oggettiva nel traghettare i loro ospiti verso le nostre attività commerciali, e forse ancora peggio della logistica c’è la reale assenza del centro che con difficoltà si delinea agli occhi dei turisti. Sovente capita di incontrarne alcuni nei pressi della stazione e sentirsi rivolgere la domanda: “Mi scusi, mi sa dire dov’è il centro?”.

Una situazione ancora peggiore, se vogliamo, la vivono gli hotel della zona nord, più vicini a noi. Essi non hanno cartelli pedonali che indichino come raggiungerci e se i turisti sbagliano marciapiede lungo il tragitto si trovano nel bel mezzo della rotatoria di Olimpic, senza strisce pedonali, sul ponte che porta a Marina di Città Sant’Angelo.

È emersa unanimemente la volontà di organizzare una serie di aperture serali nei mesi estivi, perché il turista manifesta l’esigenza di fare acquisti al calar del sole e noi commercianti siamo pronti -come sempre- per trasformare corso Umberto, alzando la qualità dell’intrattenimento estivo in città.

Nei prossimi giorni ulteriori incontri produrranno sinergie economiche e funzionali tra le varie associazioni, altre se ne uniranno per cercare di accogliere al meglio gli ospiti in città. Chiediamo all’Amministrazione di sostenere tutte le iniziative provenienti dal simposio turistico, commerciale e culturale che si sta delineando per la prima volta nella nostra città.

È finita la Montesilvano ‘giardino’ che accoglieva turisti in un territorio bello e sano; oggi la scadente edilizia continua a rendere i quartieri a mare sempre più osceni e impresentabili, con buona pace dell’Amministrazione la quale avalla veri e propri scempi edilizi che mortificano l’idea stessa di turismo.

Se non vogliamo perdere anche i pochi ospiti che continuano a venire, siamo costretti a indirizzarli in luoghi accoglienti e, tutto sommato, con risorse adeguate e un po’ di buona volontà, il centro si candida ad assumere il ruolo di quartiere turistico commerciale. Non possiamo regalare clienti a Pescara o ai centri commerciali; invece di vergognarci rimbocchiamoci tutti le maniche e rendiamo bello quel po’ di città che ci è rimasta.

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