NUOVI SEMAFORI TRAPPOLA, SPERIAMO SIA UNO SCHERZO

di Gianfranco Costantini

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Confesercenti e Montesilvano nel Cuore: “Siamo pronti a ogni forma di protesta contro questa gestione folle”

Montesilvano, 19 marzo 2018

Di fronte a un assessore ai lavori pubblici che con toni trionfalistici annuncia l’installazione di 6 nuovi semafori trappola, vogliamo sperare sinceramente si tratti di uno scherzo. Se così non fosse, saremmo pronti a ogni forma di protesta contro questa gestione folle del Comune di Montesilvano. Lo affermiamo con forza tutti noi associati a Confesercenti e all’Associazione Commercianti Montesilvano nel Cuore. L’assessore ai lavori pubblici della terza città d’Abruzzo non annuncia che da qui all’estate metterà in sicurezza le strade ridotte a un colabrodo, non comunica che farà disegnare la segnaletica orizzontale cancellata dal tempo, non comunica che finalmente si è trovata una soluzione per deviare il traffico pesante da corso Umberto: niente di tutto questo! Trova le energie e il tempo di annunciare che verranno installate 6 nuove foto-trappole ai semafori del corso e di via Chiarini. Il nostro assessore, lo stesso che ha lasciato decadere ogni spazio pubblico della città, lo stesso che con toni trionfalistici inaugura di tutto, strade che finiscono per ricongiungersi a mulattiere o parcheggi inutili sotto i ponti e spacciati per indispensabili, proprio lui, attraverso la stampa ha annunciato che questa Amministrazione è pronta a metterci pesantemente le mani in tasca.
Secondo noi aderenti a Confesercenti e Montesilvano nel Cuore, queste decisioni sono l’ultimo tentativo di abbattere ogni residuo di vitalità nel cuore della città. Se fosse vero che l’assessore Cozzi e il sindaco Maragno hanno a cuore la sicurezza delle strade e l’incolumità dei fruitori, avrebbero lavorato per deviare il traffico pesante che attraversa pericolosamente tutte le strade urbane, avrebbero ridotto la velocità in tutte le strade minori con zone a 30 km/h, e la stessa cosa avrebbero fatto sul lungomare con l’uso degli autovelox. Invece no, l’obbiettivo è fare cassa, quindi se sul corso un autotreno investe un anziano in bici o sul lungomare un’auto lanciata a forte velocità investe una mamma con il proprio figlio, si potrà sempre dire che l’Amministrazione è attenta alla sicurezza delle strade perché ha istallato 6 nuovi semafori trappola. E invece nessuno riesce a dire come vengono spesi i soldi incassati dalle multe, né quali sono i progetti per un reale miglioramento della viabilità. La verità è che oggi si incrocia via Adige solo se costretti. Molti cittadini già oggi preferiscono il lungomare o via Verrotti per paura della foto trappola. Siamo stanchi di un’Amministrazione chiusa nel Palazzo e nel suo cemento: siamo pronti a ogni forma di protesta contro queste decisioni folli.

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