Cilli: “Riviera 1’apripista per futuri sgomberi?”
Cilli: “Riviera 1’apripista per futuri sgomberi?”
Intervista telefonica effettuata il 16 luglio con l’obiettivo di ricostruire il punto di vista della Amministrazione rispetto alla vicenda del palazzo di via Leopardi.
di Mauro De Flaviis
D. Quando avete ricevuto la perizia attestante il rischio di crollo del condominio Riviera 1 ritiene che avreste potuto fare scelte differenti rispetto alla ordinanza emessa?
R. A valle della ricezione delle perizie attestanti il rischio crollo improvviso del condominio Riviera 1 non avevamo altra scelta che emanare l’ordinanza che rimuovesse l’agibilità dello stabile che implicava quindi lo sgombero e la richiesta all’amministratore di procedere alla messa in sicurezza dell’edificio.
D. Vi siete sentiti nella condizione di essere costretti se non emanare l’ordinanza?
Quadro lesionativo rilevato al di sotto di ogni pilastro in corrispondenza degli archi di appoggio.
R. È esattamente così, non avevamo alcuna alternativa ad emanare quella ordinanza e sinceramente speriamo sia l’ultimo caso a cui dovremo far fronte. Molte persone hanno immaginato che con l’emissione dell’ordinanza l’Ente comunale dovesse farsi carico della ricollocazione dei condomini, essendo stato lo stesso Ente ad emanarla.
Questa cosa non corrisponde alla realtà. Il nostro è stato un atto dovuto, i condomini hanno rapporti privati di locazione ed è nelle loro mani la gestione del rapporto con il locatario, compresa la ricerca di alternativa quando sono stati oggetto di ordinanza di sgombero.
D. Perché è passato così tanto tempo da quando è stata emanata l’ordinanza sindacale n. 22 del 15 maggio 2021 che imponeva lo sgombero e l’azione di forza pubblica del 07 luglio ’21 che ha fatto rispettare l’ordinanza?
R. Abbiamo atteso la notifica agli oltre 250 interessati.
D. È vero che queste famiglie hanno rischiato di essere smembrate con i minori affidati alla casa famiglia?
R. La legge impone che il comune debba farsi carico dei minori qualora una famiglia non riesca a farsene carico. Quindi all’atto dello sgombero, qualche famiglia poteva essere in queste condizioni, ma grazie agli assistenti sociali, si è trovata una mediazione, aiutando le due sole famiglie rimaste senza un appoggio a rimanere unite.
D. Queste due famiglie saranno in condizione di trovare un’altra abitazione?
R. Purtroppo siamo in estate e sappiamo benissimo che le abitazioni disponibili sono riservate ai turisti ed è difficile trovare una sistemazione in tempi brevi. La responsabilità della ricerca di una soluzione abitativa è a carico delle famiglie perché il rapporto di locazione è un rapporto tra privati e nulla può essere chiesto all’Ente comunale.
Comunque si sta cercando una soluzione accettabile e sono certo che appena la stagione estiva volgerà al termine le due famiglie potranno trovare una soluzione abitativa adeguata.
Questa storia ha comportato grande sofferenza, per i famiglie residenti, per le famiglie residente e per le attività commerciali ivi presenti. Ora speriamo che non si utilizzi in altre circostanze il metodo della perizia con rischio di crollo per ottenere lo sgombero dell’edificio da parte della forza pubblica.
Schema strutturale condominio Riviera 1