Geometria di una Stella
di Elio Fragassi, architetto (https://www.eliofragassi.it/)
Le forme e le figurazioni geometriche rappresentano i codici grafici mediante i quali codifichiamo e decodifichiamo il luogo, l’ambiente e gli oggetti che ci circondano.
Che la geometria sia alla base delle opere d’arte come linguaggio codificato è confermato anche dalla pubblicazione dell’ultima ricerca su “L’Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci. Sia la stampa che la televisione che moltissimi siti e social hanno riportato, con particolare enfasi, il risultato della trentennale ricerca di Roberto Concas storico dell’arte e già direttore dei Musei Nazionali di Cagliari, come ad esempio l’ANSA.it: “L’Uomo Vitruviano è un algoritmo”; La Repubblica: “Il segreto dell’Uomo Vitruviano è un algoritmo della Divina proporzione”; RaiNews: “L’Uomo Vitruviano nasconde un algoritmo”; il sito fanpage: “Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, scoperto il segreto: nasconde l’algoritmo dell’arte”.
Il disegno di Leonardo sintetizza in maniera perfetta la concezione antropocentrica del Rinascimento in contrapposizione a quella teocentrica del Medioevo. Per questo motivo l’uomo è inscritto contemporaneamente entro un cerchio e un quadrato (Fig. 1) che sono due figure geometriche con precisi significati nel campo della storia dell’arte: “… il cerchio è simbolo di tutto ciò che è celeste: il cielo, l’anima, l’illimitato, Dio” ([1]) mentre il quadrato è “… il simbolo della Terra, in opposizione al cielo, esso simboleggia anche l’Universo creato in opposizione al Non Creato e al Creatore”. ([2]) Ora, dopo cinque secoli Roberto Concas scopre che “… il disegno avrebbe dunque nascosto un inganno, ovvero la formula aritmetica e geometrica che le botteghe usavano e tramandavano solo tra di loro…” ([3]). Lo studio mostra, infatti, come oltre al quadrato e al cerchio si possono individuare (anche se nascoste da Leonardo) due spirali logaritmiche simmetriche (Fig.2) impostate sulle dimensioni del rettangolo aureo come anche per la Pietà di Michelangelo (vedi nota 3).
Nel 1936, quando la sezione dei Fasci combattenti di Rieti conferisce l’incarico all’architetto Francesco Leoni e all’ingegnere Carlo Liguri per la progettazione della “Colonia marina” a Montesilvano, sia il movimento del Futurismo sia il concetto di architettura razionalista si erano affermati e consolidati come nuove esperienze culturali della società che si stava affrancando, in tutti i campi dell’espressione artistica, dalle precedenti correnti in quanto per il Futurismo “… si trattò di un evento del tutto nuovo e rivoluzionario proprio perché toglieva la “creatività” artistica da quell’aura ancora bohemien … e vi oppose invece un’attitudine del tutto moderna, e cioè quella della “progettualità”([4]). Per quanto riguarda l’architettura il pensiero futurista asseriva che “Quest’architettura non può essere soggetta a nessuna legge di continuità storica. Deve essere nuova com’è nuovo il nostro stato d’animo… Nella vita moderna il processo di conseguente svolgimento stilistico nell’architettura si arresta. L’architettura si stacca dalla tradizione. Si ricomincia da capo per forza” ([5]).
Nello stesso tempo si sviluppa e prende forma in architettura la corrente razionalista di cui Le Corbusier, uno dei maggiori esponenti asserisce: “La geometria è il mezzo che ci siamo fabbricati per percepire le cose intorno a noi, per esprimerci. La geometria è il nostro principio fondamentale … [essa] dà anche forma ai simboli che rappresentano la perfezione, il Divino” ([6]). Le forme geometriche sono riconosciute, memorizzate e organizzate dal nostro cervello in immagini continue e ricordi permanenti anche se abilmente nascoste, come nel disegno di Leonardo, ma tali da farci percepire, anche inconsapevolmente, la bellezza e l’armonia delle composizioni sia nei dipinti che nelle sculture e nelle architetture. Sulla base di quanto sopra possiamo indagare anche il progetto della Colonia Stella Maris di Montesilvano grazie ai disegni dell’accatastamento presenti nel testo di Lorenzo Papponetti dal titolo “La colonia marina- Avanguardia architettonica abruzzese a Montesilvano” – Edizioni Tracce – Pescara 2003.
La prima cosa che colpisce è la struttura simmetrica assiale costituita da due triangoli retti affiancati secondo un cateto – a formare un triangolo isoscele- che rappresenta l’asse di simmetria contenente anche il centro della circonferenza che circoscrive tutto il progetto (Fig. 4). La composizione si sviluppa secondo tre assi relativi alle ali (due) e alla fusoliera (uno) che si intersecano nel punto O centro della composizione (Fig. 5). Si osserva, inoltre, come sia le ali che la fusoliera hanno le murature perimetrali convergenti (Fig. 6). I prolungamenti delle rette di queste murature vanno a convergere ciascuno sugli assi della composizione di base determinando un triangolo isoscele ABC (Fig. 7) costituito, come quello generale, da due triangoli rettangoli affiancati sull’asse della fusoliera. Gli assi della composizione non sono altro che le bisettrici di triangoli isosceli, uno definito dalla fusoliera e due per le ali con le basi sulle forme idealizzate dei motori, a loro volta riconducibili al triangolo. Si noti come il punto d’intersezione dei tre assi sia anche l’ortocentro del triangolo ABC e, quindi, il centro della circonferenza circoscritta passante per i tre vertici del triangolo (Fig. 8). Tutta la composizione si sviluppa con un continuo alternarsi di triangoli e circonferenze, di assi, di simmetrie e tangenze (Fig. 9). Se analizziamo questi elementi dal punto di vista della storia dell’arte si evince che: “Secondo simbolo fondamentale tra le figure geometriche, il primo significato del cerchio può definirsi nell’essere un punto esteso” ([7]) mentre più oltre allo stesso indirizzo si legge: “Il significato del cerchio si esprime anche nell’architettura come simbolo dell’armonia” ([8]). E’ da tener presente, inoltre, che le due figure, “…triangolo e circonferenza, sono l’una l’opposta dell’altra. Il triangolo, infatti, rappresenta il massimo della staticità mentre la circonferenza rappresenta il massimo della dinamicità; inoltre, dal punto di vista geometrico, il triangolo racchiude la minima superficie con il massimo sviluppo del perimetro mentre la circonferenza, al contrario, racchiude la massima superficie con il minore sviluppo di perimetro”([9]). Tutta la composizione architettonica evolve e prende forma in un aereo in procinto di staccarsi da terra con un continuo articolarsi e integrarsi di triangoli e circonferenze che, proprio per la loro contrapposizione geometrica, conferiscono dinamismo alla costruzione in quanto (Fig. 10): “Questo sentimento moderno è uno spirito di geometria, uno spirito di costruzione e di sintesi” ([10]) con i concetti futuristi legati alla modernità, alla velocità, alla dinamicità come si evince anche nel manifesto del 1911 dove si legge: “Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente . . .”
([11]). Ecco quindi che se l’Uomo Vitruviano sintetizza il concetto di uomo al centro dell’universo in questo progetto è l’aereo a sintetizzare il concetto del nuovo come scrive Antonio Sant’Elia nel Manifesto dell’architettura futurista: “… noi dobbiamo trovare quell’ispirazione negli elementi del nuovissimo mondo meccanico che abbiamo creato, di cui l’architettura deve essere la più bella espressione, la sintesi più completa, l’integrazione artistica più efficace.” ([12]). Tant’è vero che in ambito futurista Marinetti nel 1929 “… dava alle stampe, in collaborazione con l’aviatore mescolando e contaminando reciprocamente concetti dell’espressione della corrente razionalista con i valori culturali del pensiero futurista”([14]).
Fedele Azzari il “Primo dizionario aereo italiano” (Fig. 11), che costituisce la prima raccolta sistematica al mondo della terminologia aviatoria …”([13]). Ecco quindi che parola e immagine trovano completa e compiuta integrazione nell’architettura del progetto della Colonia Stella Maris di Montesilvano dove pensiero futurista, geometria razionalista e i cinque punti dell’architettura moderna di Le Corbusier trovano sintesi espressiva e rappresentativa (Fig. 12). Infatti: ”Tutta la combinazione degli elementi portanti l’idea progettuale è basata, su relazioni geometriche tra queste due figure che intersecandosi, sommandosi e/o dividendosi nei loro enti costituenti determinano i punti fondamentali della composizione architettonica
Indice delle figure
Le figure 3-4-5-6-7-8-9-10-12 sono estratte dalla ricerca: “Colonia Stella Maris: Architettura e geometria – Geometria dell’architettura” al seguente indirizzo: https://www.eliofragassi.it/
Figura 1. L’Uomo Vitruviano di Leonardo (Raffaele Monti: Leonardo–Sadea–Firenze 1965)
Figura 2. L’Uomo Vitruviano è un algoritmo (Estratto da: https://www.repubblica.it)
Figura 3. Colonia Stella Maris: modellino tridimensionale in scala 1:100
Figura 4. Colonia Stella Maris: pianta del piano primo e figure geometriche della composizione
Figura 5. Colonia Stella Maris: ricerca degli assi della composizione
Figura 6. Colonia Stella Maris: geometria delle ali e della fusoliera
Figura 7. Colonia Stella Maria: triangolo fondamentale e relativi enti geometrici
Figura 8. Colonia Stella Maris: triangolo fondamentale e circonferenza circoscritta
Figura 9. Colonia Stella Maris: ulteriore sviluppo della geometria della composizione
Figura 10. Colonia Stella Maris: articolazioni delle figure geometriche della composizione
Figura 11. Copertina del Dizionario aereo italiano (Estratto da: Alessandro Ferioli-op. cit.)
Figura 12. Colonia Stella Maris: Visione d’assieme della geometria “nascosta” nella composizione
[1])http://www.storia-dell-arte.com/arte-e-simbolo/significato-simbolico-delle-figure-geometriche/
[2])http://www.storia-dell-arte.com/arte-e-simbolo/significato-simbolico-delle-figure-geometriche/
[3])https://www.repubblica.it/tecnologia/2019/12/02/news/il_segreto_dell_uomo_vitruviano_e_nell_algoritmo_della_divina_perfezione-242453844/
[4]) Maurizio Scudiero in: http://www.artelabonline.com/article_files/file_1248711194_840.pdf
[5]) L’arte nella società: Collana diretta da M. Calvesi- Il Futurismo- Fratelli Fabbri – Milano 1976
[6]) Le Corbusier: Verso una architettura – Longanesi – Milano
[7])http://www.storia-dell-arte.com/arte-e-simbolo/significato-simbolico-delle-figure-geometriche/significato-del-cerchio/
[8]) http://www.storia-dell-arte.comc.s.
[9]) Elio Fragassi: Architettura e geometria/Geometria dell’architettura: https://www.eliofragassi.it/
[10]) Estratto da: L’architettura fascista – Liceo S. Pertini
[11]) La pittura futurista-Manifesto tecnico – 11 aprile 1910
[12]) Antonio Sant’Elia: Manifesto dell’architettura futurista – Milano 11 luglio 1914
[13]) Alessandro Ferioli: Futurismo e aviazione –http://www.arengario.it/futurismo/_pdf/testi-conferenze/ferioli-aviazione.pdf
[14]) Elio Fragassi: op. cit.