Matteo Perazzetti: “Puntiamo tutto sul turismo”

di Mauro De Flaviis

Sabato 26 gennaio nella Casa Comunale di Città Sant’Angelo abbiamo incontrato il giovane sindaco Matteo Perazzetti a valle di un mese di duro lavoro e polemiche per la gestione dell’attraversamento del territorio comunale, sulla viabilità ordinaria, dell’ingente mole di mezzi pesanti e autobus, deviati dall’autostrada, a causa del divieto di transito degli stessi sul ponte del Cerrano della A14. È emersa una piacevole chiacchierata con un amministratore attento alle necessità del territorio e consapevole dei gap infrastrutturali da affrontare con priorità.

D.Qual è la criticità che Città Sant’Angelo sta vivendo a causa del blocco della circolazione dei TIR sulla A14 in atto da metà dicembre e quali le prospettive?

R.Per quanto concerne le criticità che le popolazioni di Atri, Silvi, Città Sant’Angelo, Pineto e anche Montesilvano stanno vivendo, la situazione è davvero critica ed è dovuta alla scarsa o nulla manutenzione applicata da parte di chi oggi gestisce la tratta autostradale, anche se lo Stato, proprietario dell’infrastruttura, avrebbe dovuto vigilare meglio. L’assurdo è che a pagare sono gli ultimi due anelli della catena: i cittadini, abitanti e commercianti, e gli autotrasportatori che fanno il loro sporco lavoro. Uso questo termine con un’accezione positiva perché ho trovato tra gli autotrasportatori persone di una disponibilità incredibile e sinceramente non prevedibile. La situazione è davvero seria. In una recente riunione con il presidente Marco Marsilio sempre in prima linea, le Prefetture di Pescara e Teramo, e i vari Comuni interessati, si è chiaramente identificata la necessità di un’interlocuzione fluida tra Stato, proprietario della infrastruttura attraverso il Ministero dei Trasporti, il gestore della stessa e il GIP che svolge in questa fase la funzione di garante della sicurezza. Sarebbe stato utile che non si arrivasse a questo punto e che l’interlocuzione fosse avvenuta prima di dover bloccare il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte del Cerrano per trovare le soluzioni. Le infrastrutture italiane hanno dimostrato tutta la loro estrema fragilità spezzando l’Italia in due sul versante adriatico. Il 7 gennaio le nostre città si sono paralizzate e subito dopo il prefetto di Pescara, molto attento e disponibile, ha convocato un Comitato Operativo per la Viabilità per cercare di evitare che ciò potesse ripetersi. Purtroppo, le misure alternative implementabili sono poco efficaci perché passare per Roma ha un costo per gli operatori del trasporto insostenibile. Altrettanto vale per l’alternativa ferroviaria che può essere utilizzata per lunghi tragitti ma non per i brevi percorsi, tipici di buona parte dei mezzi pesanti che attraversano la A14 dalle nostre parti.

Noi amministratori locali siamo chiamati a identificare delle alternative viarie sulle quali scaricare la viabilità leggera locale per evitare la paralisi e in quest’ottica abbiamo rivalutato con il sindaco di Atri e altri il progetto della pedemontana. Fino a oggi il problema delle amministrazioni locali è stato quello di pensare esclusivamente al proprio territorio, Città Sant’Angelo per Città Sant’Angelo, Montesilvano per Montesilvano e così via, senza valutare gli impatti sui Comuni vicini.

D.Lei è favorevole alla Nuova Pescara che potrebbe evitare gli effetti di questo campanilismo?

R.Io sono contrario alla Grande Pescara. Quando mi è stato chiesto di aderire alla Grande Pescara ho risposto negativamente perché la struttura territoriale di Città Sant’Angelo è assolutamente avulsa a quella di Montesilvano e Pescara, che invece possono avere una vocazione comune. Ci sono delle valutazioni da fare per le infrastrutture che devono necessariamente servire un’area metropolitana che va da Francavilla, attraversando Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo, fino a Pineto. Se un’infrastruttura viaria viene progettata solo da Città sant’Angelo di certo non potrà soddisfare l’area metropolitana. Noi manchiamo del collegamento tra il ponte Delli Castelli e il ponte sul Piomba per collegare le province di Pescara e Teramo: se avessimo avuto attivo quel collegamento, avremmo parzialmente alleviato i problemi derivanti dal blocco provocato dai mezzi pesanti in questi giorni. L’uscita autostradale di Città Sant’Angelo ha una maggiore criticità rispetto a quella di Pineto perché si immette direttamente sulla rete viaria di grande percorrenza e non tramite un raccordo. Quando ho saputo del blocco del ponte ho immediatamente scritto alla Società Autostrade, direzione del 7° tronco, chiedendo l’obbligo di uscita a destra per evitare l’intersecarsi dei flussi in uscita dal casello con la direzione mare-monti. Lo svincolo a destra è stato un provvedimento positivo e molto probabilmente lo manterremo anche dopo la criticità. Purtroppo, il finanziamento del prolungamento della circonvallazione di Pescara è stato perso, ma dovremo lavorare per tentare di creare alternative per tempo a queste situazioni di criticità. Spero di essere in grado di realizzare la lungo Saline dal nuovo ponte sul Saline fino a via della Scafa, a ridosso della zona artigianale di Montesilvano per aiutare a decongestionare il tratto stradale dell’uscita autostradale.

D.A che punto è il collegamento tra il ponte Delli Castelli e il ponte sul Piomba?

R.Abbiamo ereditato una situazione di totale stallo con la cessione bonaria dei terreni di 32 proprietari. Il progetto dovrebbe essere realizzato entro la fine di febbraio e abbiamo in piano di procedere entro la prima settimana di febbraio con gli espropri degli otto proprietari residui. Con la Provincia di Pescara stiamo tentando di realizzare un solo cantiere invece dei due previsti, uno per la pista ciclabile gestito dalla Provincia con una linea di finanziamento e quello della strada di competenza comunale.

D.La pedemontana a cui si riferiva è un progetto concreto?

R.La pedemontana Valfino è stata progettata a suo tempo, ma poi non realizzata perdendo i relativi finanziamenti. Con i sindaci di Elice, Silvi, Atri e altri con cui condividiamo il progetto, stiamo tentando di rivitalizzarlo per realizzare la SP 31 che dalla marina arriverebbe a Villa Bozza sulla SS553.

D.Mi può indicare che tipo pianificazione ha oggi l’Amministrazione per il tratto costiero ricompreso fra il mare e il rilevato ferroviario?

R.Quella zona è stata per tantissimo tempo abbandonata a se stessa. La realizzazione dell’asse viario tra i due ponti darà di certo un impulso ai proprietari al fine di valorizzare quei terreni. Questa amministrazione non ha la volontà di costruire palazzi alti come nella skyline di Montesilvano e Silvi. Vorremmo uno sviluppo compatibile con l’attuale naturalità dell’area, senza lasciar costruire casette singole tutte differenti tra loro o palazzi, ma una urbanizzazione ecosostenibile, come ad esempio quello delle Dune di Silvi. D’altra parte, dobbiamo intervenire sull’arenile per proteggerlo ridelimitando l’area demaniale. Inoltre vorremmo realizzare uno o due trabocchi e, nell’ottica di preservare l’area da un forte carico urbano come accaduto a Montesilvano e Silvi, anche uno sviluppo di aree a vocazione sportiva. Purtroppo le acque del Saline non sono tali da garantire una qualità eccellente delle acque marine e per questo motivo ho chiesto un aiuto alla Capitaneria di Porto nel controllo degli sversamenti sul fiume Saline sul versante angolano.

D.Lei è a conoscenza di eventi ripetuti di sversamenti? Ritiene la rete delle acque nere e bianche della marina di Città Sant’Angelo dimensionate adeguatamente per raccogliere le acque nere e meteoriche senza inevitabili immissioni sul Saline?

R.Una delle criticità più importanti che ho rilevato è la regimentazione delle acque nella zona marina, perché diversi comparti sviluppati in questi anni non sono adeguatamente dotati di infrastrutture per la raccolta delle acque bianche. Abbiamo un fosso in via Torre Costiera su cui pervengono durante le grandi piogge sia acque nere che bianche, come anche a monte in Fosse Trocco e Fosso Alzano, dove nel tempo le analisi effettuate hanno rivelato evidenze di scarichi fognari, poiché a causa della non capacità delle pompe di sollevamento a gestire la portata in arrivo, si verificano sversamenti su questi fossi. Noi abbiamo già una progettazione in essere per via Dei Fiori dove si succedono allagamenti frequenti. Sappiamo dove sono le altre criticità: in via Antinori, via dell’Autostrada e via Belvedere, che affronteremo a breve. Sono opere importanti per le quali abbiamo presentato alla Regione progetti finalizzati alla ricerca di finanziamenti in quanto i fondi comunali sono purtroppo insufficienti.

D.Mi complimento per la sua onestà intellettuale nel riconoscere i gap infrastrutturali e per l’impegno profuso nella progettazione chiedendo alla Regione le risorse.

R.Pur avendo ad oggi una breve esperienza amministrativa, ho quasi cinque anni per governare la mia città e questo è uno degli obiettivi primari. Ho chiesto alla mia Polizia Municipale di controllare scrupolosamente gli allacci delle acque bianche e nere delle case in costruzione, e nella revisione del PRG la revisione delle linee di raccolta delle acque nere e bianche è un prerequisito. Le problematiche vanno affrontate seriamente e se le risorse non sono disponibili bisogna alzare la mano e muoversi per trovare le risorse necessarie.

D.Ritenete di modificare il PRG nella zona a mare a ridosso dei palazzi costruiti nei pressi del ponte Delli Castelli per evitarne ulteriori, come da lei indicato in precedenza?

R.Abbiamo già fatto due incontri con i tecnici che lavorano sul territorio perché sono quelli che conoscono meglio di cosa hanno bisogno il territorio e i cittadini. Faremo un riscontro con i cittadini che vogliono convertire il loro terreno da edificabile ad agricolo e spalmeremo il delta dei volumi in modo da avere efficienza urbanistica. Città Sant’Angelo ha un territorio molto vasto pari a 63 kmq e i filari di abitazioni che si sono sviluppati sparpagliati su tutto questo territorio costano tantissimo in termini di gestione dei servizi primari: trasporti, raccolta rifiuti porta a porta, raccolta acque reflue … . Molto costoso ma non efficiente perciò dovendo rispalmare volumi di edificabilità li dirotteremo nei pressi degli agglomerati urbani in modo da tentare di migliorare l’efficienza complessiva dei servizi. Se possibile, favorirò il riuso dell’esistente, così come sta facendo l’ATER. Ho chiesto ad esempio all’ATER di riqualificare alcune abitazioni nel centro storico per contrastare lo spopolamento del borgo.

D.Le ho rubato già abbastanza tempo: ha qualche progetto a cui tiene molto?

R.Stiamo facendo uno sforzo importante per la promozione del territorio angolano affinché possa essere il fiore all’occhiello della Provincia di Pescara. Lo facciamo curando il territorio, ad esempio abbiamo appena ottenuto un finanziamento per sistemare il grande avvallamento di fronte il cimitero, e di pari passo lavoreremo sulle contrade abbandonate. Nel centro storico completeremo il consolidamento della circonvallazione e ci impegneremo sulle aree come quella del Casale per riqualificarle. A marina di Città Sant’Angelo, come ho detto, lavoreremo per risolvere i problemi primari. La Giunta e il Consiglio Comunale sono composti da professionisti che stanno operando al meglio per puntare tutto sul turismo. Valorizzeremo la fortunata citazione di Forbes in modo da identificare il connubio tra cultura e turismo, e ottenere una visibilità che ci permetta di primeggiare come località turistica di eccellenza nell’area del pescarese.

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