Solidarietà alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria
Solidarietà alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria
Ricevuta via mail dalla professoressa Annunziata De Vincentis
Al MIUR – Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo – Agli organi di stampa
I sottoscritti docenti, il personale ATA e il Dirigente scolastico dell’IIS E. Alessandrini di Montesilvano dichiarano piena solidarietà alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria, docente di Storia presso l’istituto tecnico professionale Vittorio Emanuele III di Palermo, a causa dell’ingiusta sospensione ricevuta per aver consentito ai propri studenti, in occasione del Giorno della Memoria, analogie tra l’attuale Decreto sicurezza e le leggi razziali del 1938.
Convinti che tale sanzione leda i principi di libertà di pensiero, di parola e di libertà d’insegnamento fissati dagli art. 21 e 33 della Costituzione italiana, esprimiamo la nostra indignazione e il nostro dissenso. Per tali regioni, inoltre, invitiamo tutti alla vigilanza dei valori costituzionali del pluralismo e della democrazia affinché in futuro non siano minacciati.
Risposta del direttore:
La libertà di manifestare il proprio pensiero è inviolabile proprio come sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione e anche per questo motivo lo spazio su Il Sorpasso sarà sempre aperto a tutti. L’articolo 33 da lei richiamato afferma che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
Rispetto a questa surreale vicenda ritengo inadeguati sia il comportamento dell’insegnante che dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo.
La docente deve permettere ai discenti di esprimere le proprie idee, ma allo stesso tempo ha il dovere di indicare loro di non cadere in associazioni fra fenomeni differenti tra loro, come ad esempio la foto degli internati nei campi di concentramento e gli immigrati bloccati sui barconi, in attesa di sbarcare, contenuti nel video proiettato nel Giorno della Memoria. Gli ebrei sono stati deportati nei campi di concentramento e sono stati in larga parte sterminati, gli immigrati sui barconi sono venuti in Italia spontaneamente. Certo il clima di odio ingenerato dall’operato del Ministro dell’Interno irrigidendo i controlli ai confini non è accettabile, ma è oggettivo che un problema immigrazione esiste perché i nostri partner europei stanno chiudendo le frontiere e noi, che siamo Paese di confine, soffriamo questa situazione. Lasciare i barconi nel mare non è umano, far entrare liberamente tutti i migranti non è sostenibile. Detto ciò, permettere l’associazione degli operati del Ministro dell’Interno e di Mussolini è per quanto espresso fuori luogo. Inoltre il video a mio avviso non assolve al compito di celebrare il Giorno della Memoria in quanto punta a censurare l’operato del governo del cambiamento e non è vero che la storia si ripete sempre uguale a se stessa. Altrettanto fuori luogo mi appare il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo, immagino adottato a metà maggio probabilmente a valle del risentimento del Viminale, tanto che esso è giunto dopo oltre tre mesi dal Giorno della Memoria, al 27 gennaio. Il provvedimento ha generato un caso di rilevanza nazionale che non fa bene ad alcuno.
Comunque davvero una brutta storia!