Alberto Fuschi: “A Montesilvano non manca nulla per essere il Leicester d’Italia”
Alberto Fuschi: “A Montesilvano non manca nulla per essere il Leicester d’Italia”
“La mia città ha il potenziale, deve imparare ad esprimerlo, perché non immaginiamo il festival Dean Martin?”
Abbiamo intervistato il giovane giornalista e fotografo Alberto Fuschi che lavora a Roma ma torna spesso a Montesilvano e per Montesilvano ha dato alle stampe ad inizio 2019 un libro che ci piace definire di letteratura sportiva fantastica. In “Leicester d’Italia – Betis Montesilvano – Quando l’immaginazione supera la realtà”, si narra la cavalcata sportiva del Montesilvano nei campionati professionistici immaginando di ripercorrere gli exploit di squadre di città della dimensione similare a Montesilvano tra le quali possiamo ricordare il Sassuolo espressione di una città di 41.000 abitanti, il Frosinone 46.000 abitanti, il Siena 54.000, l’Empoli 49.000, l’Avellino 54.000, l’Ascoli 48.000, il Lecco 48.000, la Pro Vercelli 48.000, Mantova 49.000,… Vi consigliamo la lettura di questo libro gustoso frutto della fervida immaginazione di Alberto che ha il merito di traguardare un futuro glorioso in ambiti ad oggi inimmaginabili per la nostra città. Vi sollecitiamo ad acquistare il volume presso la libreria Giunti (previa ordinazione) o online per godere anche dei contenuti esclusivi di Giuliano Agostinone e Giuseppe Castagna.
di Mauro De Flaviis
D. Buongiorno, quale evento l’ha spinta ad immaginare la vicenda sportiva della squadra della sua città come descritta nel suo libro?
R. Mi piace fare paragoni e conoscere le realtà di altre comunità italiane ed europee anche in ambito sportivo. Come partecipante di un forum su storie calcistiche immaginarie ho costruito il percorso sportivo del Montesilvano per gioco. Ad un certo punto ho pensato che potevo trasformare quanto realizzato sul forum per gioco in libro e dopo quasi un anno di lavoro ho dato alle stampe il libro di cui stiamo parlando. La storia è grottesca ed è piaciuta ai miei amici che hanno molto sorriso dell’idea e ciò mi ha convinto a realizzarla. Inoltre ho avuto l’immenso piacere di consegnare il libro a Ottavio De Martinis, il vice sindaco di Montesilvano.
D. Lei vive a Roma per lavoro e torna a Montesilvano?
R. Vivo tra Montesilvano dove aiuto nell’attività di famiglia e Roma dove realizzo interviste e servizi fotografici durante le conferenze stampa di presentazione di fiction Rai e Mediaset o durante le riprese degli stessi.
D. Come ha immaginato una squadra calcistica di Montesilvano potesse raggiungere i massimi campionati professionistici?
R. Guardi parto dall’assunto che il Sassuolo è espressione di una città molto più piccola di Montesilvano, quasi la metà, eppure è in serie A dal 2013 e nel 2016 si è classificata sesta accedendo all’Europa League. Sassuolo e altre piccole città come Empoli o Mantova, e non solo, sono riuscite nell’impresa di raggiungere la massima serie calcistica, quindi non vedo perché Montesilvano non potrebbe raggiungere la prima o seconda divisione e avvicinare i traguardi del Pescara calcio, esattamente come avvenuto in analogia con il Chievo e l’Hellas Verona. Chievo in realtà è un quartiere di Verona di circa 4.500 abitanti ed è in serie A dalla stagione 2001-2002, con l’eccezione della stagione 2007-2008, avendo ottenuto come miglior risultato il quarto posto nella stagione 2005-2006.
D. Il suo libro è un pregevole contributo a tentare di lavorare nel settore culturale cittadino, ambito in oggettiva difficoltà. È d’accordo con questo punto di vista?
R. La nostra città ha tanto terreno fertile ma non si investe quasi nulla sullo sviluppo culturale. Per anni ho frequentato la città di Busto Arsizio, nella dimensione e vicinanza a una grande città paragonabile a Montesilvano senza il mare, ma vanta il Busto Arsizio Film Festival dal 2003 che ospita annualmente attori e registi di caratura nazionale ed internazionale, tra gli altri e non a titolo esaustivo Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Pupi Avati, Michelangelo Antonioni, Ferzan Özpetek, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Zucchero, Ornella Muti, Claudia Cardinale, Eleonora Giorgi, Francesca Neri, Alessandra Mastronardi, Claudio Amendola, Antonello Fassari, Marco D’Amore, Francesco De Gregori, Luciano Ligabue, Francis Ford Coppola, Faye Dunaway, Peter Fonda, F. Murray Abraham, Danny Glover, John Savage. Busto Arsizio ha creato questo festival solo 15 anni fa, ma è riuscita ad identificare il Festival con la città e a sviluppare un evento di portata internazionale.
Pescara a noi vicina ha promosso il prestigioso premio Flaiano conosciuto a livello nazionale ed internazionale, perché Montesilvano non riesce nemmeno ad immaginare di percorrere lo stesso tracciato e generare un evento culturale di rilievo? Torricella Peligna ha realizzato il festival di John Fante abbinato all’omonimo premio letterario dal 2006 promuovendo il piccolo paese nel mondo. Torricella Peligna nei giorni del Festival è totalmente coinvolta ed è riuscita nell’obiettivo di essere riconoscibile e attrattiva. Montesilvano potrebbe sfruttare il legame con Dean Martin allo stesso modo di Torricella e lanciare un festival di livello. La città c’è, il potenziale pure, forse mancano sia le idee e sia chi può farsene carico nella realizzazione progettuale.
D. Guardi noi de Il Sorpasso riteniamo la città pulluli di belle teste e lei è una di queste. Belle teste che attendono solo di mettere a fattor comune le idee. Noi nasciamo con l’intenzione di ospitarle diffondendo le idee e facilitando la costruzione della rete. Vuole essere parte attiva del progetto?
R.. Il vostro giornale fa un lavoro splendido e lo seguo da tempo e sono onorato di essere intervistato. Compatibilmente con i miei impegni sono disposto a partecipare alla crescita culturale della mia città. Lo sport in un certo senso è cultura e spero il mio libro possa contribuire al vostro progetto.
D. La ringraziamo della disponibilità e le confermiamo il nostro invito. Ha per caso in serbo altri progetti in cantiere o vuole raccontarci i primi feedback ricevuti dopo la presentazione del libro?
R. Sono sempre alla ricerca di idee e credo che entro l’anno darò alle stampe un secondo libro sempre del genere sportivo fantastico ambientato a Sacrofano, un paese vicino Roma che ha vissuto il mito di Garrincha. Poco prima di presentare il libro quando ho visto i piloni del nuovo ponte sul Fiume Saline, non conoscendo il progetto del ponte ho avuto un colpo al cuore perché avevo immaginariamente localizzato lo stadio in quella posizione a ridosso del Fiume Saline, esattamente come al Craven Cottage di Londra con il fiume Tamigi e proprio come il Leicester City con il King Power Stadium che si trova a ridosso del Fiume Soar. Mi sono subito avvicinato e ho capito si trattava di un ponte, ma l’immaginazione corre veloce e avevo già visualizzato lo stadio in via di realizzazione. Diciamo mi piacerebbe essere stato un veggente.