Il Grande Rifiuto
Piccola ma doverosa precisazione in merito alle mancate Notti Blu di Montesilvano
La nostra associazione ha sempre auto finanziato le manifestazioni estive con un modestissimo contributo economico da parte dell’Amministrazione comunale e con la concessione dello spazio pubblico.
Dal 2012 fino al 2016 le manifestazioni hanno avuto un taglio legato all’autogestione degli eventi dei singoli punti vendita ed è stato dato molto spazio agli ambulanti. Essi in cambio hanno contribuito con il pagamento di quote utilizzate per coprire le spese: bus navetta gratis per tutti, pubblicità, sicurezza… . Lo scorso anno invece abbiamo deciso di elevare la qualità con intrattenimenti artistici.
Ovviamente il costo delle manifestazioni è triplicato e al contempo abbiamo deciso di limitare la presenza del commercio ambulante che pagava per essere presente, accettando solo venditori di prodotti non presenti nei negozi.
Detto questo, è facile capire che per organizzare tre eventi di un livello più alto l’associazione ha dovuto dar fondo a tutte le risorse, lanciando il cuore oltre l’ostacolo. Quest’anno, forti del successo e del vasto consenso raggiunto, ragionando con i colleghi albergatori aderenti all’associazione Alberghiamo, abbiamo immaginato di offrire ai turisti una serata a settimana dedicata allo shopping, e con l’intento di far crescere le manifestazioni estive è nata l’idea del “mercoledì dello shopping”. Gli eventi così immaginati sarebbero stati ripetuti per almeno sei sere nei mesi di luglio e agosto, e avrebbero contribuito a diversificare l’offerta turistica della città. Al contempo l’iniziativa avrebbe consentito di intercettare risorse economiche che normalmente vengono spese nei comuni limitrofi, maggiormente attrezzati.
Dopo alcuni momenti di tensione abbiamo trovato una linea di dialogo con il nostro Sindaco che ha sposato l’iniziativa e ci ha spronato a organizzarla. Abbiamo informato l’Assessore agli eventi della cifra necessaria: almeno 30 mila € da parte del Comune e almeno 30 mila € da parte dei privati divisi in 10 mila € conferiti dagli hotel e 20 mila € da parte dei commercianti.
A giugno, dopo diversi tentativi andati a vuoto con gli albergatori, ci siamo presentati con i nostri 20 mila € di impegno al Comune e in quella sede abbiamo appreso dall’assessore agli eventi che l’Amministrazione al massimo avrebbe potuto compartecipare con 5 mila €, a fronte di una spesa totale per gli eventi estivi che supera i 120 mila €. Neanche la proposta di organizzare tre eventi con 15 mila € pubblici e altrettanti privati ha riscontrato successo.
A fine giugno, saltato il piano di eventi estivi, saltata la prima serata di apertura dei saldi (la più interessante per le vendite), capito che l’Amministrazione avrebbe destinato tutto al lungomare e al borgo sul colle, abbiamo provato a interloquire con il Sindaco per cercare di salvare il salvabile. Abbiamo ripiegato su due eventi ad agosto, con la richiesta di un contributo di 10 mila € da parte del Comune e di 10 mila € di nostri fondi. Il Sindaco dagli iniziali 5 mila €, somma a nostra disposizione, ha offerto altri 3 mila € con l’eventualità non vincolante di reperire gli altri 2 mila mancanti.
C’è da dire che, a differenza degli anni scorsi, è in vigore il Decreto Sicurezza che avrebbe procurato un aggravio di spesa per noi organizzatori di circa 4 mila €, per due eventi. Quindi senza la sicurezza di ottenere la somma complessiva (un forse senza molte speranze), con la certezza di un aggravio di costi esagerato, con la responsabilità civile e penale per la sicurezza ricadente su di noi e non sulla parte pubblica naturalmente votata a svolgere tale ruolo, abbiamo declinato e annullato anche le due ultime serate.
Avevamo anche deciso di accettare 8 mila € con l’inserimento della manifestazione nel piano di pubblica sicurezza del cartellone degli eventi estivi, ma la nostra richiesta non è stata neanche presa in considerazione dall’Assessore agli eventi.
L’aspetto fondamentale della vicenda che ci ha portato ad annullare le due date di agosto, è stato l’assoluto disinteresse da parte dell’Amministrazione; il nostro diniego è la conseguenza dell’atteggiamento dei nostri interlocutori che lasciano l’organizzazione del periodo più importante dell’anno all’assoluta improvvisazione, senza valutare lo spessore e il ritorno economico dell’intrattenimento. Non è possibile snobbare l’unica iniziativa che richiama decine di migliaia di persone ogni sera e organizzare un calendario di eventi che mediamente non raduna più di qualche centinaia di spettatori; non è possibile spendere tanti soldi senza una valutazione preventiva dei costi e dei benefici per la collettività (ne saranno stati fatti forse a livello elettorale); non è possibile scaricare su una associazione di operatori tutti i rischi e le responsabilità dell’ordine pubblico; oltre ai costi, con quale titolo noi ci dovremmo sostituire all’Amministrazione?
Noi commercianti non ci arrenderemo mai, continueremo il percorso di valorizzazione del territorio che ci ospita e offre l’opportunità di esprimerci umanamente e commercialmente in uno scambio simbiotico. Non ci piegheremo mai a una gestione del territorio di tipo feudale, non cederemo mai al ricatto del politico di turno che intende gestire privatamente la cosa pubblica. Non saranno certo due vigili che con un tempismo invidiabile sono stati mandati a multare i fruitori di corso Umberto in difetto per il disco orario a intimorirci. Confidiamo nella prossima Amministrazione, sperando che sia rinnovata sia nel contenuto umano sia in quello spirituale.