Le cene all’aperto (seconda parte)
di Maria Letizia Santomo
Dopo un numero di assenza per impegni personali, torna Saper Vivere con la seconda parte sulle cene e i pranzi all’aperto. Avevo iniziato a parlarvene nel numero di aprile con qualche suggerimento di carattere generale riguardante l’allestimento: illuminazione, barbecue, attenzione agli insetti, etc. .
Adesso proseguo dandovi qualche spunto per la mise en place vera e propria.
Partiamo dal tovagliato che, se disponete di un bel tavolo di legno, cristallo o ferro battuto, non è detto che ci debba essere per forza. In un’occasione informale come un pranzo o una cena all’aperto possiamo lasciare il tavolo totalmente nudo o coprirlo solo in parte utilizzando tovagliette all’americana o runner, se il tavolo merita.
Comunque, sia che scegliate la tovaglia tradizionale sia che optiate per tovagliette o runner, io mi sento di caldeggiare l’utilizzo di tessuti naturali come cotone e lino e colori neutri, bianco ed ecrù, o pastello, per mantenere quell’atmosfera fresca e informale. Ma, soprattutto sulla terrazza o nel giardino di una casa al mare, non mi dispiace nemmeno una tovaglia a righe bianche e blu dal sapore marinaro, accompagnata da decorazioni a tema.
Le tovagliette, invece, potranno essere anche in legno, bambù, foglie di banano intrecciate e altri materiali naturali di questo tipo. Si trovano in commercio anche delle simpatiche tovagliette fatte proprio a forma di foglia di Monstera deliciosa. Saranno perfette!
Ovviamente il tavolo va abbellito con un centrotavola e, solo se è sera perché a pranzo sarebbero inutili e farebbero troppo calore, delle candele. I fiori freschi e le piantine vere sono sempre il miglior centrotavola. In questo caso la scelta dovrebbe cadere su piantine grasse o fiori di campo.
Piegate poi il tovagliolo nel modo più semplice possibile o aiutandovi con un fermatovaglioli, e decoratelo con uno dei fiori del centrotavola.
Le candele invece potete adagiarle in dei vasi con sabbia o sassi oppure prendere dei barattoli Quattro Stagioni, che chiunque ha in casa, e metterci dentro una tea light o riempirli d’acqua e farvi galleggiare una candelina flottante. Il tutto decorando magari il bordo del barattolo con della rafia.
Nella prima parte abbiamo già parlato dell’opportunità di disseminare qua e là qualche candela di citronella che avrà la tripla funzione di illuminare, fare atmosfera e proteggervi dagli insetti.
Per piatti e stoviglie poi giocherei con ceramiche colorate e anche un po’ vissute, magari volutamente scompagnate, per sottolineare maggiormente il clima informale.
Infine, io creerei un angoletto carino e “intimo”, tipo un piccolo buffet, per l’aperitivo, cosicché i vostri ospiti possano servirsi da soli e intrattenersi finché non ci si è radunati tutti o la cena non è pronta, e ci si può finalmente accomodare a tavola.
Nelle foto vedete qualche ispirazione: i piatti in ceramica colorata su tovagliette in lino bianco, la candela nel vaso con sabbia e sassi, i tovaglioli decorati, in questo caso con dei rametti di more, la tovaglia a righe e l’angolino aperitivo.