Borgo Autentico d’Italia e bandiere, finzione o realtà?
di Mauro De Flaviis
Esordisce così il comunicato stampa dell’11 maggio 2018: Montesilvano Colle entra tra i Borghi Autentici d’Italia. È questo l’ultimo riconoscimento ottenuto dal Comune di Montesilvano dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale da parte del Consiglio direttivo dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, che ha espresso parere favorevole alla richiesta presentata dall’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Maragno. “Si tratta di un prestigioso riconoscimento – afferma il primo cittadino, questa mattina in conferenza stampa – che consente a Montesilvano di ottenere una nuova visibilità nazionale e internazionale. La risposta positiva da parte dell’associazione Borghi Autentici è il coronamento del grande lavoro svolto dall’Amministrazione per la valorizzazione delle peculiarità turistiche e culturali del territorio”.
Come si aderisce all’Associazione Borghi Autentici d’Italia? Va inviata la manifestazione di interesse da parte dell’Ente interessato dichiarando di aderire ai suoi principi e ai suoi documenti costitutivi. L’Ufficio di Presidenza dell’Associazione, se riterrà accettabile la richiesta, delibererà l’accoglimento della manifestazione di interesse. In seguito, per aderire formalmente all’Associazione, i Comuni dovranno deliberare l’adesione in Consiglio Comunale. La delibera dovrà contenere l’approvazione dello Statuto, del Codice Etico e del Manifesto Borghi Autentici. Sempre in tale deliberazione dovrà essere assunto l’impegno di spesa relativo alla quota associativa annuale pari a 1.320 euro.
Il codice etico dell’associazione nella dichiarazione d’intenti dichiara: “Tutti i partecipanti del Sistema Nazionale Borghi Autentici , aderendo all’Associazione, si impegnano in un percorso, anche complesso, di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del contesto sociale, ambientale e culturale, secondo un approccio basato sulla qualità diffusa e sulla coerente sostenibilità ambientale, economica e sociale. La rete dei Borghi Autentici trae le sue motivazioni strategiche per avviare progetti, iniziative e azioni di sviluppo, nell’identità, nel paesaggio, nella cultura produttiva, nel proprio modo di vivere, nella storia e nelle tradizioni dei suoi luoghi, compreso il valore dei loro patrimoni di biodiversità. Tutti i partecipanti al Sistema Nazionale Borghi Autentici sono accomunati dall’impegno e dall’aspirazione di concorrere alla messa in qualità del territorio italiano, alla diffusione e al rispetto di principi e prassi operative capaci di migliorare la qualità di vita delle comunità locali e preservare le risorse oggi disponibili e ottenibili per le future generazioni e in questo quadro la difesa e la corretta gestione dei cosiddetti “beni comuni” costituiscono fattore dirimente di tutta la strategia. Il presente Codice Etico e di Responsabilità Sociale completa il quadro valoriale del Sistema Nazionale Borghi Autentici; infatti il Codice unitamente al “Manifesto dei Borghi Autentici” costituiscono il contesto culturale, strategico e politico a cui fanno riferimento gli aderenti all’Associazione nel loro agire politico, sociale, imprenditoriale ed economico”.
Aderire all’associazione equivale a rispettare il manifesto e il codice etico. Rispetto a ciò che sta accadendo nelle traverse a mare, dove una sostituzione massiva di case a due o tre piani, con palazzine da sei o sette piani, nel medesimo reticolo stradale senza marciapiedi, spazi verdi né parcheggi, mi pare ci sia incoerenza con quanto dichiarato nel codice etico (impegno e aspirazione di concorrere alla messa in qualità del territorio italiano, alla diffusione e al rispetto di principi e prassi operative capaci di migliorare la qualità di vita delle comunità locali).
Esordisce così il comunicato stampa del 3 marzo 2018: «Montesilvano è ufficialmente un Comune Ciclabile 2018». L’annuncio arriva dal sindaco Francesco Maragno. «Abbiamo ricevuto una comunicazione ufficiale circa l’ottenimento della Bandiera Gialla, il riconoscimento conferito dalla Fiab Onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che andremo a ritirare il prossimo 21 marzo a Bologna, nell’ambito della cerimonia ufficiale organizzata presso la Cappella Farnese. Lo scorso gennaio – ricorda il primo cittadino – abbiamo presentato la nostra candidatura di adesione alla rete di città attente alla mobilità sostenibile. Siamo particolarmente soddisfatti di aver ottenuto questo attestato che evidenzia l’ottimo lavoro svolto sino ad ora e tutte le iniziative che metteremo ancora in campo per rendere Montesilvano una città ideale per la mobilità sostenibile e per il ciclo turismo».
Come si ottiene lo status di Comune Ciclabile? Tutte le Amministrazioni partecipanti riceveranno l’attestato e una bandiera da esporre con l’indicazione dei “bike smile conquistati”. Per candidarsi, la singola amministrazione deve possedere almeno due requisiti tra quelli richiesti nella candidatura: uno nell’area infrastrutture urbane (“ciclabili urbane” e/o “moderazione traffico e velocità”) e uno in almeno una delle altre tre aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”). Montesilvano ha ottenuto due bike smile e nella scheda di partecipazione ha dichiarato quanto segue:.
Piste ciclabili di Montesilvano:
In sede propria
- circa 4,5 km sull’intero lungomare, dal confine con Pescara sino a Città Sant’Angelo, tracciato realizzato nell’ambito del progetto regionale “Bike To Coast” che prevede la realizzazione di un’unica pista ciclabile lungo l’intera costa abruzzese, da San Salvo a Martinsicuro;
- circa 3 km lungo via della Liberazione (c.d. Strada Parco), dal confine con Pescara sino a viale Europa;
- circa 300 m lungo via Cavallotti, da corso Umberto (S.S. 16) sino al parco Giovanni Falcone.
Corsie ciclabili a raso in carreggiata senza delimitazione fisica:
- circa 350 m dentro il parco Giovanni Falcone che si estende nel primo tratto di via Di Vittorio, sino al nuovo distretto sanitario di base, in fase di realizzazione;
- circa 500 m lungo via Saffi, da via Chiarini a via D’Azeglio.
Sono in corso di realizzazione progetti per l’interconnessione delle piste ciclabili esistenti e per la costruzione di nuovi tracciati. Inoltre, l’Amministrazione ha sottoscritto una convenzione con i Comuni di Cappelle sul Tavo, Moscufo e Collecorvino, volta a rivalorizzare i 20 km di tracciato ferroviario dismesso ex Fea, parte della linea Pescara – Penne, riconvertendoli in pista ciclopedonale.
Montesilvano ha anche avviato il progetto “BiciSicura”, un sistema di identificazione delle bici per mezzo della punzonatura. In sostanza, i possessori di una bici, anche non residenti a Montesilvano, possono far punzonare gratuitamente la propria bici. Per ottenere la punzonatura della bici bisognerà presentarsi presso i marking point allestiti dal Comune di Montesilvano muniti di bicicletta, carta di identità, codice fiscale e fotocopia di tali documenti. I dati confluiscono in una banca dati denominata “Anagrafe delle bici”, detenuta dal Comune di Montesilvano e a disposizione delle Forze dell’Ordine. La marcatura permette in maniera univoca la rintracciabilità dei veicoli, disincentivando i furti e il riciclaggio di bici rubate.
Al netto del progetto BiciSicura che ha raccolto indiscussi apprezzamenti, non appare chiaro il piano della attuale Amministrazione per permettere il realizzarsi di uno degli obiettivi primari di Comuni Ciclabili e cioè aumentare il numero degli spostamenti giornalieri su bici per il raggiungimento del posto di lavoro o della scuola. Ricordo che nessuna scuola di Montesilvano è servita da una pista ciclabile. Esistono due assi ciclabili paralleli, il lungomare e via della Liberazione, ma nessun progettazione pubblica di connessione di queste con il resto della città. La citata convenzione con i comuni della valle Vestina non potrà portare alcuna pista ciclabile a Montesilvano perché il tracciato ex Fea non è più utilizzabile in quanto abbandonato e inglobato nelle differenti proprietà private.
Nella nota metodologica di Comuni Ciclabili a pag.17 è dichiarato: “Va ricordato una volta di più che ComuniCiclabili non è un premio, bensì una valutazione con relativo riconoscimento per confrontare, con criteri omogenei, le eterogenee realtà dei comuni italiani. Si è quindi stabilito di assegnare i riconoscimenti in una scala da 1 a 5, evidenziando che i l valore 5 non è assolutamente indicativo di un grado di ciclabilità ideale, ma il livello raggiunto dalle migliori esperienze italiane. Sono stati individuati 30 indicatori, di cui ben 9 riguardanti le infrastrutture ciclabili, per valutarle in modo adeguato. Grande peso è stato dato anche alla moderazione del traffico e della velocità, che si traduce nell’estensione delle are pedonali, delle ZTL e delle Zone 30, perché l’obiettivo non è appunto avere piste ciclabili, che sono solo uno strumento, ma città a misura di persone, e questo lo si può ottenere anche e talvolta meglio limitando accessi e velocità dei mezzi motorizzati. Diversi indicatori sono stati dedicati alla governance, perché il processo di trasformazione della mobilità e dunque della città necessita di obiettivi strategici, di pianificazione (PUMS, Biciplan ecc.), di organi dedicati (mobility manager, ufficio biciclette) e azioni non solo infrastrutturali, come ad esempio l’organizzazione e gestione di servizi pedibus e bicibus. Vi è infine la valutazione delle azioni di comunicazione, poiché il cambiamento della mobilità urbana, e dunque dell’uso e della qualità dello spazio urbano, è prima di tutto un cambiamento culturale, che passa necessariamente per la condivisione, attraverso la comunicazione, di una idea diversa di città e di comunità. Riguardo le “pagelle” che accompagnano ogni comune vi è un indicatore del livello raggiunto in ciascuna di queste aree, evidenziato da un numero di ruote di bicicletta da zero a cinque”.
Montesilvano ha ottenuto 2 bike smile su area comunicazione e 1 bike smile su cicloturismo, governance e cicloturismo, zero bike smile su moderazione. La valutazione attuale e le prospettive non sembrano giustificare toni trionfalistici. Personalmente continuo a sognare una pista ciclabile che permetta ai residenti della Vestina di raggiungere il lungomare per decongestionare gli assi paralleli via Chiarini, via Vestina e lungofiume.
La scelta di aderire all’Associazione Borghi Autentici e a ComuniCiclabili sarà una scelta vincente se sarà tale da imporre alla comunità di tendere rapidamente agli obiettivi delle due organizzazioni; viceversa sarà un boomerang se l’adesione è stata realizzata semplicemente per ottenere il riconoscimento e fregiarsene.
A questi riconoscimenti si aggiunge la bandiera verde ottenuta dai pediatri per le spiagge più adatte ai bambini.
È auspicabile che si pongano in atto le misure tendenti a colmare i gap che non permettono il soddisfacimento di tutti i 33 criteri previsti per l’ottenimento della bandiera blu, riconoscimento questo che permetterebbe l’aumentata appetibilità turistica di Montesilvano