Limarubra – Fabio Masci | L’angolo della poesia
L’angolo della poesia a cura di Gennaro Passerini
Vi propongo nuovamente il giovane poeta Fabio Masci che con la raccolta di poesia intitolata Limarubra ossia Confini nella notte, edizione The Freak, si è classificato al 1° posto alla VI edizione del Premio Internazionale di Narrativa e Poesia “Gabriele d’Annunzio” anno 2016. L’opera è strutturata in quattro sezioni, ciascuna delle quali è costituita da 18 componimenti. A queste partizioni – che assumono i nomi delle fasi lunari (primo quarto, plenilunio, ultimo quarto e novilunio) – si aggiungono tre “respiri esplicativi” (proemio, intermezzo ed epilogo), composti da una poesia ciascuno.
Letta dal prof. Raffaele Simoncini.
Mi sali sulla pelle come un’edera
sei la fame che fa del vuoto un’utopia.
La sintesi, spesso, è un’opportunità rilevante, quando le parole tendono a divenire vuote. Il giovane poeta ce ne offre una bella testimonianza in questa lapidaria rappresentazione di una pienezza totalizzante: la metafora dell’edera che s’inerpica sulla pelle ricorda, a chi l’abbia provato almeno una volta,quanto ci sia di meravigliosamente divino in un amore che non finisce mai di stupire, per la sua dolce, costante presenza. Questo verso altamente evocativo – la fame che fa del vuoto un’utopia – non può che rinviare a pagine splendide scritte sull’amore, in ogni luogo e in ogni tempo. A insegnare, appunto, che l’amore è eterno, pur nella sua impossibilità di sottrarsi all’opera crudele e dissacrante di Atropo.