Con la luce del giorno – Gabriella Di Venanzio Salvioni – Recensione
Con la luce del giorno – Gabriella Di Venanzio Salvioni
di Marco Tabellione
La storia della propria vita e quella dei propri cari raccontata in un libro quasi come un romanzo, e il tutto per rendere omaggio innanzitutto alla figura paterna ma in secondo luogo a tutta una famiglia che ha attraversato la storia italiana del Novecento.
Si parla di Con la luce del giorno di Gabriella Di Venanzio Salvioni, che ha per sottotitolo: “Memorie, persone in un angolo d’Abruzzo tra i cambiamenti epocali del Novecento”.
Una biografia che si fa anche resoconto storico, folcloristico, culturale e artistico, e che diventa ad un certo punto persino resoconto di guerra, dato che nelle memorie dell’autrice vengono fuori anche i ricordi della guerra e dello sfollamento. Così la storia generale si interseca con la storia particolare, e quella personale e familiare con quella della collettività e della nazione italiana, in un continuo passaggio dal generale al particolare e viceversa. Ma ciò che rende affascinante il libro è che l’autobiografia spesso si trasforma in un trattato storico e antropologico, in cui i ricordi dell’infanzia, magici e romantici, contribuiscono a ricreare un intero mondo e tempo perduti, e darci una fotografia ad esempio della vita abruzzese di parecchi decenni. Esperienze interiori, suggestioni dell’infanzia, percezioni dell’anima, corsi e ricorsi storici, miti, tradizioni, tutto concorre a rendere questo libro molto più che un semplice resoconto biografico, quasi la storia di un’anima, o meglio di molte anime. Tutte quelle che il racconto coinvolge, fino a delineare la storia di un’intera epoca, dei suoi sogni, delle sue speranze, delle sue delusioni e illusioni. Ma anche la storia di una grande passione per la cultura, la quale copre buona parte del libro, specie quando l’autrice si sofferma anche a descrivere i riti della civiltà contadina e di San Valentino dove Gabriella Di Venanzio ha trascorso la sua giovinezza.
Un’opera dunque delicata che ripercorre le fasi dell’esistenza di una famiglia e di una infanzia individuale considerandole anche come tappe di un’intera generazione e, se vogliamo di un’intera civiltà, quella italiana del Novecento, scampata alla brutalità del secondo conflitto mondiale.