Sogno una città-giardino
Sogno una città-giardino
di Mauro De Flaviis
Carissimi lettori, sono a presentarvi il numero di settembre a valle del meritato riposo goduto durante la tipica italica pausa agostana.
Torniamo a voi rinfrancati e con sempre più voglia di rappresentare la realtà che ci circonda, utilizzando lenti quanto più obiettive possibile e tentando di non calpestare né il campo della critica non costruttiva, né quello dell’accoglienza senza analisi delle decisioni assunte.
A fine luglio la Giunta Maragno ha aggiunto due assessori, dopo le dimissioni dell’ing. Cilli a febbraio e la estromissione, per via di una sentenza per non rispetto della quota rosa del TAR, di Fabio Vaccaro, tornando alla composizione consueta a sette assessori più il Sindaco. Sono stati nominati assessore Manola Musa e di nuovo Paolo Cilli con le seguenti deleghe: Urbanistica, Politiche Sociali e della Casa, Commercio la prima e Igiene Urbana, Manutenzioni e Servizi il secondo. Abbiamo pensato di comprendere le ragioni di questo tagliando di metà legislatura avanzata e vi proponiamo le interviste ai due neoassessori, realizzate entrambe a fine agosto. Oltre a queste interviste abbiamo intervistato il Sindaco Francesco Maragno, cercando di comprendere quali siano gli obiettivi di Giunta a breve e medio termine, comunque da raggiungere entro fine consiliatura, prevista terminare a primavera 2019, quando saremo chiamati alle urne, a meno di improbabili cadute.
Vi chiederete come mai ci occupiamo così in profondità degli accadimenti di palazzo, dato che siamo usi evitare di commentarli approfonditamente. È presto detto: ad oggi non abbiamo percepito alcuna azione incisiva sul cancro montesilvanese, l’edilizia. Il comparto delle costruzioni, e tutto ciò che gli ruota attorno, ha saccheggiato dagli anni del boom edilizio e fino a ieri le risorse della città, vomitando milioni di metri cubi sui terreni liberi senza preoccuparsi di rendere ospitali gli spazi pubblici. Ciò è chiaramente accaduto con il beneplacito di chi ci ha governato, senza interessarsi di rendere la nostra una città a misura d’uomo, ottenendo come risultato una città di bassa qualità ambientale. Quasi tre anni e mezzo sono passati dall’insediamento della Giunta Maragno e apparentemente nessuna azione è stata messa in atto per invertire la tendenza. Vero è che nessun nuovo evidente mostro ha ottenuto la autorizzazione a nascere in questi mesi, ma altrettanto vero è che, da stime condivise dai più, circa 5.000 unità abitative in mano ai costruttori attendono di trovare acquirenti e questo stallo ha rallentato le richieste di nuove costruzioni.
Abbiamo immaginato che lo stallo forzato avesse fatto comprendere agli attori del mercato delle costruzioni quanto è necessario aumentare la qualità degli spazi pubblici prossimi alle nuove costruzioni per renderle attraenti e competitive su un mercato così inflazionato.
Noi abbiamo più volte ripetuto che sogniamo una città-giardino e siamo coscienti che non sia facile recuperare l’esistente, ma non tutto è perduto per l’elevato potenziale esistente. Abbiamo proposto più volte delle azioni concrete per andare nella direzione della città-giardino e abbiamo voluto interrogare i decisori per comprendere se abbiano intenzione di percorrere un sentiero nella direzione del miglioramento degli spazi pubblici.
Abbiamo molto apprezzato la dichiarazione dell’assessore Cilli “Personalmente credo vada rivalutato il PRG in modo da esaltare la funzione turistica, mi concentrerei solo sulla frazione di territorio da corso Umberto al mare dove bisogna fare grandi trasformazioni urbane, che prevedono la riqualificazione del tessuto. Non dobbiamo fare come fatto finora, demolire un’abitazione e costruire un palazzo, ma demolire una serie di abitazioni e ricostruire con spazi pubblici adeguati, parcheggi, marciapiedi, piste ciclabili e quanto necessario per valorizzare la funzione turistica”.
Siamo perplessi di fronte la dichiarazione della MUSA assessore all’Urbanistica “Non ho trovato atti propedeutici per avviare la variante completa del PRG e ritengo non ci siano i tempi per terminare la revisione entro fine legislatura”, perché è vero che venti mesi sono pochi per terminare il processo di revisione del PRG, ma è altrettanto vero che si può partire con la revisione del PRG con un obiettivo chiaro, ad esempio quello espresso da Paolo Cilli, e lasciare alla nuova consiliatura l’onore/onere di concluderne il processo amministrativo.
Il Sindaco sulla questione revisione PRG ha una posizione di mediazione del tipo “vorrei ma non posso”, comprensibile per la volontà di rimanere alla guida della città e di evitare rischi in Consiglio, ma inaccettabile ai miei occhi che sogno una città-giardino dove sia possibile camminare su marciapiedi e andare in bici al mare e nei parchi con i bimbi in sicurezza. Comunque apprezzabile l’elenco di attività in corso e in via di attivazione che il Sindaco ha espresso nel corso dell’intervista, dimostrando una presa in carico di una serie di criticità.
Vi rimandiamo alle interviste per farvi un’idea di quali obiettivi si pongano i nostri amministratori entro la fine del loro mandato.
Abbiamo tardato l’uscita, prevista per la settimana scorsa, perché abbiamo scoperto la concessione di una autorizzazione a costruire per un nuovo palazzo, nel solito tremendo stile montesilvanese che speravamo appartenesse al passato, a ridosso di piazza Trisi. Abbiamo voluto approfondire il tema e vi rimando alle interviste ai consiglieri Di Stefano e Aliano, oltre che alla rubrica Volando Alto. Vero è che esiste una sentenza del TAR che dà ragione al proponente, ma probabilmente vero è anche che si sarebbe potuto/dovuto trovare il modo di evitare una depauperazione dello spazio pubblico con l’eliminazione di piazza Trisi e il conseguente dimezzamento dei posti auto, a favore esclusivo del proponente e non della comunità. Non basta un giardino che presto si trasformerà in aride vasche di essenze seccate, per mancata capacità di manutenzione. Ne abbiamo tristi esempi in tutta la città di giardini praticamente abbandonati a se stessi che non incrementano in alcun modo la qualità dello spazio pubblico. Il dubbio emergente è: perché non discutere la concessione in Consiglio Comunale, ma volerla approvare in Giunta?
All’interno, un’intervista del prof. Simoncini alla carissima Donatella Di Pietrantonio vincitrice dell’ultimo Premio Campiello, che ringraziamo sempre per la sua immensa disponibilità.
Vi segnalo anche le interviste a Benedetta Di Simone, giovane montesilvanese che dà lustro alla città con la sua capacità di arpista, e a due donne che raccontano due storie di vita molto interessanti, Milva e Antonietta.
Scusandomi con i redattori per i quali non abbiamo trovato spazio, vi saluto augurandovi un buon inizio di autunno, continuando a godere degli ultimi scampoli di bel tempo che la nostra Montesilvano ci regala a piene mani.