Conosciamo la struttura politica – Intervista a Stracchini
Il consigliere del gruppo Movimento 5 Stelle
Poiché non è stato possibile intervistare Manuel Anelli, capogruppo del Movimento 5 stelle Montesilvano, in quanto fuori sede, su sua indicazione abbiamo intervistato telefonicamente Gabriele Straccini. Il gruppo è costituito da Manuel Anelli, Gabriele Straccini, Paola Ballarini, gruppo di minoranza.
Ha letto la lettera di Gianfranco Costantini pubblicata sul numero di Luglio de Il Sorpasso?
Si.
È disposto come capogruppo a raccogliere il grido di dolore che ne emerge ed essere promotore in Consiglio Comunale del cambio delle regole che oggi permettono la trasformazione in corso delle zone a mare di Villa Canonico e Villa Verrocchio?
Si, le dico di più nel nostro programma elettorale abbiamo scritto che non dobbiamo consumare suolo. Intendo che se applicassimo quanto da noi proposto non avremmo questi problemi.
Non credo che abbia colto la trasformazione in corso descritta da Costantini. Si stanno abbattendo case ad uno due piani e ricostruendo sullo stesso sedime palazzine da 6-7 piani senza consumare ulteriore suolo.
È vero ma diciamo che a parità di suolo non si deve avere volumetrie di oltre 3 mc/mq. Inoltre non mi vorrei sbagliare ma mi sembra ci siano seri problemi di compatibilità delle regole locali rispetto della normativa nazionale. Noi pensiamo che si debba costruire di meno e il nostro modello è la città giardino.
Non ritiene che una revisione complessiva del PRG, piuttosto che concentrarsi su poche varianti, richieda troppo tempo e di conseguenza le trasformazioni in atto danneggino irreparabilmente il quartiere cambiandone i connotati senza presenza degli standard (servizi) essenziali?
Se il consiglio comunale inizia subito la revisione del piano regolatore generale scatta il piano di salvaguardia e non possono essere rilasciate ulteriori concessioni edilizie. La precedente amministrazione di centrodestra aveva portato quasi a termine la revisione del piano affidando l’incarico al prof Zazzara, ma in comune non ci sono tracce degli elaborati. Non è chiaro se il Comune abbia pagato e non abbia ricevuto i documenti, o non abbia pagato e quindi non ha ricevuto i documenti. Sarebbe il caso di recuperare il lavoro già svolto, verificare se compatibile con la visione della città che ha questo consiglio comunale e poi procedere all’adeguamento dello stesso. In alternativa ci si potrebbe far aiutare dall’Università, come abbiamo chiesto accada per il Piano Urbano del Traffico, in modo da avviare gli studi preliminari di supporto all’elaborazione del piano.
Ma non ritiene che la ricerca dell’Università per risparmiare rischi di allungare i tempi indefinitamente dato che il ruolo istituzionale dell’Università è quello di erogare formazione ed effettuare ricerca?
Da tecnico dico che è corretto far fare ad ognuno ciò che è competente a fare, ma da amministratore devo cercare la strada più economica per svolgere il compito, atteso che il Comune ha oggettive difficoltà finanziarie.
Mi sembra ci siano seri problemi di compatibilità delle regole locali rispetto della normativa nazionale