Rubrica: Abruzzo a tavola: Carnevale

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Oggi vi propongo in occasione del carnevale dei dolci tipici della mia tradizione famigliare.

Non possono mancare la cicerchiata e le chiacchiere, dolci fritti, delizie profumate e croccanti dal gusto irresistibile che hanno come componente fondamentale il gustoso e salutare miele di cui mio nonno, nel secolo scorso, è stato un noto produttore nazionale.

Il nome “cicerchiata” ha origini medievali: deriverebbe dalla cicerchia e dal cece (noti legumi) alimenti fondamentali dell’epoca nella dieta di regioni come Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia, Lazio, e dalla forma rotondeggiante del dolce (a ciambella).

Le chiacchiere o cenci, o frappe o galani…, dolci poveri realizzati con un impasto semplice e con forme irregolari movimentate e sempre diverse, portano con sé l’antica tradizione romana dei dolci fritti nel grasso di maiale (frictilia), preparati per festeggiare i Saturnali (feste dell’antica Roma) e per accontentare in strada un gran numero di persone, il popolo, in poco tempo e con una spesa minima. La cicerchiata e le chiacchiere sono tipici dolci legati alla ricorrenza del carnevale che per la loro caratteristica ben si adattano al carattere allegro e multicolore di questa festa.

La cicerchiata


Ingredienti per quattro persone: gr. 500 farina 00 – tre uova – gr.60 olio extravergine di oliva – mezzo bicchiere vino bianco + un bicchierino di limoncello – gr.250/300 miele – buccia di un limone non trattato – buccia di un’arancia non trattata – gr.200 mandorle pelate e tostate – gr.50 cedro candito – olio di semi di arachide quanto basta per friggere.

Realizzazione: 

Ponete in una terrina la farina, le uova, l’olio, il vino bianco e il limoncello. Iniziate a impastare a mano poi trasferite l’impatto su una spianatoia e impastate fino a ottenere un panetto compatto e omogeneo, aggiungendo, se necessario, altra farina. 

Coprite il panetto con un canovaccio e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo con un coltello dividete il panetto in 7/8 parti uguali. Con ciascun pezzo create dei bastoncini spessi circa un centimetro. Tagliate i bastoncini a pezzettini di un centimetro circa e disponeteli su un telo facendo attenzione a non sovrapporli.

Scaldate in una padella l’olio di semi e quando sarà ben caldo immergetevi i pezzetti di pasta con una schiumarola; per non abbassare la temperatura dell’olio non eccedete nel numero di pezzetti di pasta; continuate a mescolare sempre con la schiumarola lentamente per ottenere una cottura uniforme. Saranno sufficienti 2/3 minuti per ottenere dei bocconcini dorati al punto giusto; scolateli e trasferiteli su un vassoio rivestito con carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso; fate raffreddare e riponete.

Pelate e tostate le mandorle, tagliate a pezzettini piccolissimi la buccia del limone, dell’arancia e il cedro candito; riponete.

In una pentola caramellizzate il miele a fuoco basso, quindi spegnete il fuoco e aggiungete le palline di pasta, le mandorle, la buccia di limone, di arancia e il cedro candito amalgamando molto bene.

Prendete un piatto da portata, spennellatelo con un po’ di olio, al centro posizionate un barattolo di vetro e versateci intorno la Cicerchiata calda, aiutandovi con le due metà di un limone per modellare il vostro dolce a ciambella; togliete il barattolo, delicatamente, con un movimento di rotazione prima che la cicerchiata si raffreddi completamente.

Quando la cicerchiata si sarà completamente raffreddata, per arricchirla ulteriormente potete guarnirla con confettini colorati e gocce o riccioli di cioccolato fondente.

Le chiacchiere


Ingredienti per quattro persone: gr.500/600 farina 00 – mezzo bicchiere olio extra vergine di oliva – un bicchiere vino bianco + un bicchierino limoncello – mezzo bicchiere acqua – miele millefiori – olio di semi di arachide quanto basta per friggere.

Realizzazione:

Versate in una terrina il vino, l’acqua e l’olio, aggiungete un po’ per volta la farina fino a ottenere un composto omogeneo che dovrà risultare compatto ma abbastanza malleabile (se necessario aggiungete altra farina).

Trasferite l’impasto su un piano di lavoro o su una spianatoia e lasciatelo riposare per 30 minuti circa.

Dividete il composto in porzioni, lavorate ognuna singolarmente appiattendola con il palmo della mano, infarinatela e stendetela con il tirapasta allo spessore più largo. Ripiegate la striscia di pasta ottenuta e tiratela nuovamente con il tirapasta impostando ogni volta uno spessore minore fino a raggiungere uno spessore di due millimetri circa. 

Eseguite lo stesso procedimento su tutte le porzioni d’impasto.

Tirate le sfoglie; con una rotella a taglio smerlato sagomate strisce rettangolari, a rombo, triangolari, quadrate…, lunghe e larghe diversamente l’una dall’altra in modo da ottenere poi forme diverse: fiocchi, nodi, farfalle … .

Scaldate in una padella l’olio di semi e quando sarà ben caldo immergetevi 4-5 pezzi di sfoglia sagomata e con l’aiuto di una schiumarola fateli cuocere su ambo i lati fino a che non raggiungano un aspetto dorato.

Scolate le chiacchiere su carta assorbente e una volta fredde impiattatele e cospargetene una parte con abbondante zucchero a velo mescolato con della cannella in polvere, una parte colandovi del miele millefiori che avrete a fuoco lento reso più fluido e con una spolveratina di confetti colorati.