“La Sindrome del Laziale”
di Armando Marcucci (Presidente CNAPPD – Comitato Nazionale Antidiscriminatorio per Persone con Disabilità)
Non so se siate andati mai andati a vedere una partita di calcio della Lazio a Roma.
Io si, e la sensazione che si prova dentro l’Olimpico, colorato di “bianco – celeste”, strapieno e festante è che tutti nel mondo tifino Lazio e che quel Mondo esista, sia importante ed esportabile ovunque …
C’è un però …
Finita la partita, il pubblico Laziale si disperde, allontanandosi dallo Stadio e si mescola in una Roma in cui i colori laziali, scompaiono a poco a poco… fino a scomparire quasi del tutto, cedendo il posto ai colori dominanti, ovvero il giallo ed il rosso della Roma …
Cosa c’entra tutto questo con le Persone con disabilità?
Lo spiego subito …
I Laziali siamo noi specialisti del settore che, quando partecipiamo a “Convegni”, “Seminari” aventi per oggetto le disabilità, le normative relative, etc. etc. parliamo linguaggi tecnici, forbiti, settoriali e tra di noi ci comprendiamo, si ci comprendiamo perfettamente, solo che,,,,, si solo che, come i Tifosi Laziali (io sono uno di questi ovviamente n.d.r.) una volta usciti dallo Stadio o dal “Seminario” i nostri colori scompaiono, il nostro Linguaggio non viene più compreso e noi non esistiamo più, il nostro mondo non esiste più, ma al contrario esiste il mondo dominante, che non prevede né comprende il nostro verbo, le nostre parole.
Dovremmo invece e da subito, essere “contaminanti” con la Società, parlare in maniera meno aulica, meno scientifica, ma saper spiegare anzi saper raccontare il variegato e complesso mondo delle disabilità, anche accettando compromessi linguistici, tutto nell’unico scopo di farci comprendere e di interagire fattivamente e non più marginalmente, con la Società civile nel suo complesso.
Noi esistiamo, noi contiamo (siamo e rappresentiamo milioni di Persone), ma ad oggi non siamo riusciti a spiegarci, a raccontarci e se vogliamo, anche a “contare” adeguatamente.
L’utilizzo di un Linguaggio più semplice, più immediato, più diretto, potrà senza alcun dubbio, favorire tale percorso.