L’UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ
di Patrizia Cerasoli
A inizio ottobre abbiamo intervistato il signor Giuseppe Tini, Presidente dell’Università della terza età di Montesilvano, per illustrare cosa offre l’università della terza età di Montesilvano e i programmi per l’anno accademico che sta per iniziare.
D. Qual è l’obiettivo dell’Università della terza età?
R. Con la prima rivoluzione industriale, in modo particolare nei paesi occidentali alla fine del 1700, la società si è evoluta ed ha creato delle crepe nel tessuto familiare, con l’aumento di fasce di popolazione che uscivano dal ciclo produttivo. Solo a partire dal 1970 si è preso coscienza che la terza età era una categoria ai margini della società in modo particolare per le istituzioni, tant’è vero che nel 1975 c’è stata, da parte delle Nazioni Unite, una prima risoluzione per porre al centro dell’attenzione i problemi della terza età.
Le università della terza età, o comunque denominate, sono state costituite inizialmente in Francia. In Italia le prime università risalgono al 1975, in modo particolare ci sono bellissime esperienze a Torino in Piemonte e poi a Trento. Il Parlamento ha legiferato una Legge ad hoc, specifica per quanto riguarda le Università della terza età, e a seguire tutte le Regioni hanno recepito tale norma, dando identità alle Università riservate a tale categoria.
Il fine della Università è “l’inclusione” volta a dare una risposta a queste persone che vivono in uno stato di pressoché totale solitudine. Quando si va in pensione, dopo i festeggiamenti, ci si rende conto che si è perso il ruolo ed è facile ci si ritrovi in solitudine.
Alla fine del secolo scorso la solitudine è stata dichiarata il male del secolo. Oggi con il covid si parla del 52% della categoria dei pensionati che vivono in uno stato di totale solitudine. Le Università della terza età tendono a dare una risposta nel senso che si organizzano dei percorsi che non sono corsi veri e propri di laurea. Le nostre attività sono quelle elencate dalla legge regionale che ci orienta ad organizzare delle iniziative sul territorio con delle assemblee plenarie a scadenza settimanale o quindicinale, e poi delle iniziative collaterali, cioè corsi e progetti.
Qui a Montesilvano le assemblee settimanali sono tenute il venerdì pomeriggio. Nella prima parte dell’anno accademico avremo iniziative che si occupano di ambiente e territorio, collegando queste attività a delle visite didattiche; ad esempio, per le olive, andremo a visitare i frantoi. L’obiettivo è trattare temi relativi alle nostre eccellenze regionali.
Un altro tema è relativo alla medicina, per la quale abbiamo convenzioni con l’Università di Chieti, com la Asl di Pescara e con il Distretto Sanitario di Montesilvano. Loro ci mettono a disposizione dei medici, dei professori e dei docenti che vengono in forma gratuita a tenere delle lezioni, ovviamente non svolgiamo gli incontri puntando alla forma scientifica, ma cerchiamo di avere lezioni relative agli argomenti che interessano la terza età. Inoltre facciamo anche degli screening, in parole povere diamo la disponibilità agli enti che li propongono di fare in modo che gli iscritti possano sottoporsi a screening volontari. Ad esempio con l’Università di Chieti abbiamo fatto diversi screening sull’invecchiamento cerebrale.
Sempre in questo ambito abbiamo un progetto denominato “AFA” (Attività Fisica Adattata), percorso previsto dal SSN e noi siamo gli unici nella Regione Abruzzo. Questo percorso prevede una convenzione con la ASL di Pescara che, tramite una dottoressa della Medicina dello sport, una di Scienze motorie e con la presenza di un Fisiatra, permette l’esecuzione di un percorso di ginnastica dolce “di mantenimento”.
A valle del covid affronteremo i postumi di coloro che sono stati infettati dal virus e come conviverci. A tal fine il Dottor Giustino Parruti, del Dipartimento di Medicina e Malattie Infettive di Pescara, ha attivato un progetto.
Sempre nel corso delle attività annuali dell’anno accademico facciamo cultura generale, parliamo di storia, in modo particolare di quella locale, illustrando le bellezze abruzzesi. Faremo delle visite didattiche recandoci direttamente sui luoghi di interesse, ad esempio per l’arte Benedettina visiteremo le chiese Benedettine.
Durante l’attività assembleare del venerdì pomeriggio svolgeremo diverse attività quali: corso d’informatica, lingua inglese, corso di fotografia, pittura e ceramica, storia dell’arte Abruzzese, poesia, musica popolare, laboratorio di musicoterapia e di canto corale. Il nostro coro si è esibito a Norimberga, in Croazia e in Svizzera.
Organizziamo i salotti d’argento, durante i quali in piccoli gruppi vengono tenuti corsi sui mestieri antichi per recuperare la manualità dei nostri iscritti, per esempio produzione di bambole ed oggettistica varia.
Abbiamo anche il laboratorio di cucina L’Abruzzo a tavola con l’obiettivo di recuperare i piatti tipici della nostra regione, recuperando la loro storia.
Abbiamo richiesto al Vescovo di Pescara di avere un assistente ecclesiastico. A tal proposito è stato nominato Don Paolo Curioni come assistente ecclesiastico della nostra Università, facendo in modo che tutte le iniziative vengano trattate alla luce della cultura cattolica.
Tenendo conto che l’obiettivo primario delle nostre attività è l’inclusione, le nostre iniziative volgono lo sguardo ai giovani e per questo ci interfacciamo con le istituzioni scolastiche. Con le scuole abbiamo organizzato tante iniziative, ad esempio siamo stati con i nostri iscritti nelle scuole medie, a testimoniare il nostro passato attraverso immagini e fotografie della migrazione. Con i nostri docenti agronomi abbiamo fatto dei corsi di potatura, coinvolgendo gli studenti del Liceo Scientifico e dell’Istituto Alessandrini. Si sono, altresì, tenuti corsi d’informatica e di inglese, con i giovani nel ruolo di docenti e tutor, permettendo loro di acquisire crediti formativi.
Con l’Amministrazione Comunale e il Liceo Scientifico abbiamo stipulato una convenzione ed è stato progettato anche un Erasmus sul tema “L’energia delle miniere”.
Abbiamo un altro gemellaggio con la città rumena di Onesti, che ha in comune con Montesilvano le saline, un tempo presenti presso il fiume Saline, mentre per Onesti il fiume interessato è il Trotus.
D. Che periodo si intende per anno accademico e quali sono le novità per il prossimo anno?
R. L’anno accademico inizierà l’8 ottobre 2021 e finirà a giugno 2022, gli incontri saranno tutti i venerdì, fino all’anno scorso abbiamo utilizzato l’aula magna dell’Istituto Alessandrini, mentre ora, non essendo possibile l’accesso, utilizzeremo la sala della Parrocchia di Sant’Antonio.
I corsi vanno in parallelo e inizieranno tutti a partire dall’8 ottobre, tranne inglese ed informatica che si terranno in aule multimediali nell’Istituto Alessandrini ed inizieranno a gennaio. Si può seguire più di un corso in parallelo, ovviamente compatibilmente con gli orari.
Tra le novità vi è il progetto “Troviamo il tempo da una generazione all’altra”, con volontari che hanno dato la disponibilità ad accompagnare anziani soli per andare a fare la spesa, per recarsi in farmacia o in ospedale per delle visite mediche. Ciò è utile a contrastare la solitudine che è esplosa nel brutto periodo che abbiamo attraversato.
Un altro progetto recente è “Pronto, io ti ascolto”, un numero dedicato dove dalle prossime settimane attiveremo delle videochiamate per quelle persone che si trovano nella condizione di solitudine. Legato a questo progetto vorremmo attivare delle iniziative formative in linea con le dichiarazioni che ha fatto il Presidente Mattarella in occasione della scorsa giornata mondiale dei nonni a proposito del divario tecnologico della terza età.
Abbiamo anche un altro progetto “La terapia forestale”, per portare i nostri iscritti in boschi dove è più facile trovare un equilibrio psicologico attraverso le passeggiate.
R. D. Ci sarà un evento per la riapertura dei corsi?
Sì, ci sarà un evento a tema ambientale in vista della riapertura dell’8 ottobre 2021. Avremo Don Paolo Curioni, che ci parlerà sulla filosofia del “Laudato si’” e della lettera aggiuntiva di Papa Francesco sull’ambiente, poi il direttore del Parco Luciano Di Martino, il vicepresidente della giunta Regionale Emanuele Imprudente, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, il presidente dell’Ente Parco “Majella” il prof. Lucio Zazzara, il segretario regionale Cisl Michele Tosches e il coordinatore Fed-pensionati Cisl Ezio Guidi.
D. Da quando esiste l’Università della terza età a Montesilvano?
R. A Montesilvano dal 2007, quest’anno è il quindicesimo anno accademico.
D. Quanti iscritti avete e come si può aderire? Esiste un limite inferiore di età?
R. Abbiamo attualmente 325 iscritti e ci si iscrive facendo una normale richiesta e pagando una quota associativa annuale di € 50.
Bisogna essere pensionati o aver superato il cinquantesimo anno d’età, ma non siamo così fiscali, in passato abbiamo avuto ad esempio allievi più giovani nel coro e nel corso d’informatica. Noi rientriamo nel terzo settore e siamo regolarmente iscritti all’albo regionale del terzo settore come Associazione di promozione sociale e dobbiamo assicurare i nostri associati.
D. Le attività vengono finanziate con le iscrizioni?
R. Noi non riceviamo nessun contributo da parte delle istituzioni, sono tutte iniziative autofinanziate con la quota associativa, inoltre i nostri docenti forniscono il loro servizio gratuitamente vedendosi riconosciuto solo un rimborso spese.