Le coincidenze?
Le coincidenze?
di Mauro De Flaviis
Cari lettori, torniamo a proporvi il nostro prodotto a fine mese come da abitudine.
Nel numero corrente il tema dello spettro, a cui abbiamo scelto di dedicare da tempo uno spazio con continuità, viene trattato in questo numero ancor più approfonditamente. Ho intervistato, su sollecitazione dell’editore la scrittrice Luisa Sordillo che ha scritto un romanzo romanzo mettendo in luce gli effetti dello spettro sulle famiglie. Consiglio la lettura di “Voce di sale” in quanto riesce a trasmettere al lettore gli stati d’animo e le sofferenze delle famiglie che si trovano ad affrontare le difficoltà generate dello spettro. Il merito del romanzo è quello di mettere in luce le difficoltà di inserimento in una scuola che non è pensata per i diversamente dotati in quanto normalmente non possiede le competenze per accogliere e valorizzare le potenzialità di un autistico. Lo scopo dell’autrice è quello di permettere la scoperta del mondo delle famiglie che gestiscono bambini nello spettro a tutti e ha il merito di farci comprendere come possiamo aiutare concretamente queste famiglie in oggettiva difficoltà. Oltre a questa bella scoperta abbiamo ricevuto una bellissima lettera da una madre, Maria Antonietta Salvatore, che ha voluto ringraziarci così per aver scelto di dare spazio allo spettro. Infine abbiamo ricevuto dalla Associazione Vittoria una richiesta di aiuto nel progetto di riqualificazione di un edificio a Cugnoli che ospiterà una fattoria dove lavoreranno persone con autismo. Pubblichiamo la loro richiesta nelle pagine interne e vi chiediamo di contribuire come possibile.
Non credo alle coincidenze. Credo l’universo ci sottoponga stimoli che spesso non riusciamo a connettere, in questo caso ritengo evidente essi ci confermino la giustezza della nostra scelta iniziale e ci invitino a proseguire su questo percorso spingendoci ad accogliere a braccia larghe queste famiglie in difficoltà.
È la prima volta in cinque anni non siamo stati in grado di identificare un tema in primo piano perché abbiamo tentennato nella scelta su alcuni temi interessanti. C’è sempre una prima volta. Come abbiamo scelto il tema della vignetta in prima pagina? Tra tutti gli accadimenti recenti abbiamo ritenuto essere importante l’incontro avvenuto in Piazza Diaz il giorno 11 ottobre e promosso dal comitato contro la Nuova Pescara. Tutti noi sappiamo quanto sia difficile coinvolgere e portare in piazza tante persone, ma è un dato di fatto i promotori del comitato contro la Nuova Pescara non sia riuscito a mobilitare neanche amici e parenti tanto la piazza è rimasta semivuota. Il segnale è chiaro, pochi si sono appassionati alla crociata contro la fusione nella Nuova Pescara.
La nostra posizione è favorevole ad un equilibrato processo di analisi delle esigenze delle differenti comunità per negoziare e definire la migliore soluzione tema per tema nella fusione. Ciò è ottenibile solo se tutte le parti comprendono che è arrivato il tempo di sedersi e abbandonare posizioni di facciata utili solo a una immediata ed effimera notorietà.
La redazione sta organizzando un convegno che si terrà all’Aurum il 5 Dicembre 2019 dal titolo: La conoscenza e i suoi tanti nemici. Perché nell’era dell’iper comunicazione la conoscenza non gode di buona salute?
Il titolo del convegno si ispira a un libro di Tom Nichols, di recente pubblicato anche in Italia dal titolo La conoscenza e i suoi nemici mettendo in evidenza l’affermazione di una sorta di Dichiarazione di indipendenza che sta inducendo sempre più persone a mostrare una certa avversione verso gli esperti. Queste stesse persone sono sempre più propense a prendere per vere le fake news e, ciò che è peggio, a opporsi a investire in conoscenza. Di fronte a tanta possibilità di accedere a una mole incredibile di conoscenza, la gente pur di non dover cambiare le proprie convinzioni sbagliate, sceglie l’ignoranza. Il problema sembra insito nel fatto che «siamo di fronte a qualcosa di peggio dell’ignoranza: si tratta di un’arroganza infondata, dello sdegno di una cultura sempre più narcisistica che non riesce a sopportare neanche il minimo accenno di diseguaglianza, di qualsiasi tipo essa sia».
Ospiti del convegno saranno lo storico Enzo Fimiani, al quale chiederemo di ripercorrere la nascita di movimenti populisti in cui l’uomo medio erge una barriera contro il mondo degli esperti; la docente universitaria. Paola Desideri autrice di molti libri, che affronterà il discorso politico e di come i meccanismi del linguaggio abbiano un ruolo importante nella politica; il Social Media Manager. Jacopo Franchi autore del libro “Solitudini connesse”, a cui verrà affidato il compito di rispondere alla domanda di come una tale disponibilità di informazioni, a cui la società contemporanea è esposta, abbia provocato tanta solitudine, ma anche tanta frustrazione.
Perché approfondire il tema della diffusione della conoscenza in un convegno a ciò dedicato? Nel nostro agire vorremmo evitare di rinchiuderci in una torre d’avorio parlandoci addosso. Ci piacerebbe essere attori di una diffusione della conoscenza che prendendo spunto dai contenuti del nostro mensile accenda la curiosità del lettore a proseguire nel processo di acquisizione di ulteriori contenuti. Leggiamo evidente il rischio della autoreferenzialità di chi propone contenuti e non riesce a incuriosire e coinvolgere il lettore scuotendolo dalla sua indifferenza. Nel mondo della overdose di contenuti accade che essi non riescono a coinvolgere il lettore che rimane mediamente distaccato. Ecco perché organizziamo questo convegno. Riusciremo a bucare e otterremo il vostro coinvolgimento? Lo speriamo. Vi attendiamo numerosi presso la Sala Tosti dell’Aurum il prossimo 05 dicembre.
Siamo sempre più in difficoltà a trovare lo spazio per pubblicare le vostre numerose lettere al direttore e la cosa ci riempie di gioia. È esclusivamente una coincidenza ricevere una decina di lettere in un mese a fine estate? Probabilmente no. Forse riusciamo a sollecitare i lettori a partecipare attivamente alla agorà virtuale messa a disposizione sulle nostre pagine. Questa è una evidenza della sostanziale buona accettazione da parte del nostro prodotto da parte vostra. Siamo dilettanti appassionati e non professionisti che realizzano un prodotto mai uguale a sé stesso che riesce a coinvolgervi. Forse si legge l’artigianalità del nostro operato e ciò risulta vincente? Tanto ci basta per stimolarci a continuare nel percorso intrapreso.
Grazie per continuare a seguirci e supportarci.