Aggiramento del fair play finanziario del calcio Europeo
di Enrico Cappuccilli (num.Settembre 2018)
Il sistema di controllo finanziario con cui l’ Uefa sperava di abbassare i debiti del calcio sta mostrando tutti i suoi limiti con un singolare ed apparente legale aggiramento.
Un esempio viene dalla prima grande operazione fatta dal PSG attraverso la Qatar Investment Authority che pochi anni fa ha sponsorizzato il PSG attraverso 4 diverse società per un totale di 225 milioni di €.
Con questo stratagemma non ha avuto problemi a ingaggiare Neymar come testimonial di una delle tante ramificazioni aziendali, versando al Barcellona i 222 milioni della clausola rescissoria facendolo così arrivare al PSG di Parigi da svincolato.
Tale sistema ha consentito così di tesserare non solo Neymar, ma qualsiasi altro giocatore di prezzo elevato con una delle squadre del campionato del Qatar tutte riconducibili allo Stato e logicamente non sottoposta alle norme dell’ Uefa.
In definitiva dopo aver pagato la clausola rescissoria si sarebbe potuto poi prestare il giocatore alle squadre Europee sottoposte invece ai regolamenti europei.
Questo singolare metodo ha permesso a Neymar di passare al PSG.
In definitiva uno schiaffo al sistema di controllo imposto nel 2009 da Platini e che sembra anche legale.
Ne vanno di mezzo di conseguenza le Società più piccole che non possono permettersi investimenti di grande valore, mentre molte delle grandi con giocatori di immenso valore tecnico ed anche mediatico (come Neymar) possono fare un campionato a parte.
Questo aggiramento delle regole Uefa ricorda l’ombra delle famose “terze parti” con cui si controllavano i giocatori attraverso fondi d’investimento che però erano vietati dalla Uefa.
Da tutto questo si deve concludere che l’Uefa deve trovare soluzioni diverse per evitare questi aggiramenti delle regole attualmente in vigore.